Cold Stare

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«Perciò, infine, iniziamo questa riunione.» Dichiarò Tommaso Rizzo, dopo aver detto alla vecchia governante di "mettere a posto" l'ingresso e sostituire le due guardie morte.

La vita degli uomini vale sempre meno.

Disse Chara mentre andavo ad appoggiarmi alla parete. Sans mi gettò un'occhiata e si sedette su una delle numerose poltrone di pelle, vicino ai suoi... Genitori? Fratelli?

Gli altri due scheletri sovrastavano lui e tutte le persone della stanza, entrambi erano in giacca e cravatta con un cappello che non li rendeva molto visibili in volto.
Sans invece indossava un giubbotto di pelle nera, aperto, e sotto una semplice camicia rosso scuro. Evidentemente al Mostro non interessava molto del modo in cui si vestiva.
La cosa che mi aveva più sorpreso erano i suoi denti a squalo, impossibili da trovare in una bocca umana. Quei pezzi d'osso avrebbero dovuto fare molto male se si fossero trovati a contatto con la pelle umana.

Decisi di tenerlo d'occhio. Il fatto di non essersi mai conosciuti prima era una nota positiva, nel mondo dei gangster, ma secondo me quello scheletro voleva qualcosa da me e dovevo fare attenzione al riguardo. Ignorai il suo sguardo fisso su di me e ascoltai Rizzo.

«Tutti saprete che Don Findus è morto questa notte verso le tre, polmonite doppia. Il suo erede è stato già messo in carica e tuttora sta cercando di frenare gli assalti alla villa del Don, dove diverse bande come i membri del Sole di Mezzanotte e altre gang a sfondo religioso si sono messe subito sull'offensiva per ostacolare il nuovo erede. Dobbiamo decidere da che parte stare, signori. Vi ho chiamato qui col fine di chiedervi di allearvi a Findus ed evitare di far cadere la città nel caos, in questo modo ognuno-»

«Ognuno potrà finalmente veder esaudito il proprio desiderio: essere il cane di un altro Don Findus.» S'intromise aspramente Ryuko Tamashi, spegnendo il sigaro che stava fumando ed accavallando le gambe.«Ci stai chiedendo di giocare il tuo gioco in modo che tu ottenga le briciole migliori da quel bastardo di Diomede Findus, no? Patetico.» Si rivolse a tutti. «Credo che ognuno di noi abbia lavorato tanto per ottenere quello che ha adesso e dubito che con tutto il mazzo che ci siamo fatti abbiamo voglia di leccare il culo a qualcuno che ha preso in eredità l'impero di suo padre. O qualcun altro vuole giocare al ruolo del cagnolino insieme a lui?»

Tutti gli altri si misero a bisbigliare, incerti, i tre scheletri rimasero silenti.

Ryuko Tamashi si rivolse a me.«E tu, streghetta? Che ne pensi?»

Mi diede fastidio il modo in cui me lo chiese, prendemi in giro come se fossimo sicuramente dalla stessa parte.«Dubito altamente di potermi sottomettere a qualcuno, specie se quel qualcuno potrebbe persino non essere indicato per quel ruolo. Sicuramente il nuovo Don Findus cercherà di impossessarsi di tutto ciò che è nostro come se gli appartenesse di diritto ed è quello che noi vogliamo evitare, perciò probabilmente ne rimarremo fuori.»

«Cosa c'è, majo*? Hai paura di rischiare la pelle?» Mi punzecchiò lei.

«No cara, semplicemente non ne vale la pena. Noi dei Sette Umani Caduti siamo soddisfatti con quello che abbiamo, detto questo...» Feci per andarmene, ma qualcuno entrò dalla porta da cui volevo uscire e mi bloccò la strada: una donna di mezz'età bionda e alta, che mi guardò dall'alto al basso come si fa con gli scaraggi. Riconobbi la donna di fianco a me nella caffetteria.
Indossava un taller color carta da zucchero e un cappellino a rete del medesimo colore, un bel vestitino per un faccia di merda come la sua.

Mi lanciò un'occhiata truce poiché non accennai nemmeno un movimento per farla passare.
«Spostati, puttana.» Sibilò lei.
«Nah, fallo da sola.» Ribattei tranquillamente. Non so cosa avrebbe fatto la biondina, perché sentii due mani ossute afferrarmi una spalla e spostarmi delicatamente.
Sans fece una gran risata e disse a me ed al rospo di stare tranquille, come due bambine che litigano per una bambola.

La donna borbottò qualcosa di non molto carino a proposito dei Mostri e andò a mettersi in centro alla stanza, mentre io spinsi via la mano dello scheletro e lo guardai male. Lui alzò le mani in segno di resa e fece spallucce.

«Sono Giorgetta Findus, la nuova erede di mio padre.» Rizzo quasi cadde dalla poltrona.

Giorgetta Findus? Frisk, ma che nome è?!

Esclamò Chara per poi scoppiare ridere a crepapelle, facendomi venire la voglia anche a me. Che nome ridicolo.
Sentii dei colpi di tosse e con la coda dell'occhio vidi Sans coprirsi la bocca e tossire cercando anche lui di non ridere.
Mentre Chara si spetasciava dalle risate nella mia mente, Rizzo chiese terrorizzato alla donna cosa fosse successo a suo fratello Diomede Findus.

Pff...Diomede Findus.... un uomo che cavalca un sofficino al formaggio AHAHAHAHAHAHAHA!

Chara non accennava a smettere ed io ero costretta a mordermi le mani pur di non ridere, come tutti gli altri all'interno della stanza.

«Mio fratello Diomede è sfortunatamente deceduto un'ora fa, è stato ucciso da un gruppo di infiltrati nella villa di nostro padre. Perciò, sapendo che lei gli aveva mandato una lettera per richiedere la sua presenza in questo incontro, sono....» La donna si interruppe quando il rumore della risata un tantino sguaiata di Ryuko Tamashi si fece sentire in tutta la stanza.
«Questa sì che è una grande barzelletta, signora Findus! Mai sentito niente di più divertente, ma ora mi permetta una curiosità: mi dica, come ha ucciso suo fratello?»

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*majo = strega

I Ain't No Kid, Pal (Mafiafell Frans)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora