Capitolo 2

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Alpha Black è stato così gentile da procurarmi una stanza, non credevo che andasse tutto liscio come l'olio, ho sottovalutato la loro gentilezza, mi metto a girare per la sontuosa stanza, mi ero dimenticata quanto fosse bello poter vivere negli agi, senza che nulla ti manchi, senza la preoccupazione di non riuscire a cenare per la carenza di cibo, non ho sempre vissuto dentro una roulotte, ho avuto un infanzia bellissima, nella villa di mia nonna e delle mie zie, insieme alle mie tre cugine, dovevamo intraprendere la vita da streghe, imparare a padroneggiare i nostri poteri innati, come fecero tutte le streghe della rosa dei venti prima di noi, è un potere che ricevono solo le discendenti donne, e ognuna di noi ha poteri naturali diversi, io posso vedere passato, presente e futuro, mia cugina Diana può far apparire cose dal nulla, Alyssa può far fluttuare tutto ciò che le capita a tiro mentre Soraya può parlare con ogni singolo essere vivente, animali, piante, da quando le nostre zie sono morte, i poteri sono passati a noi, purtroppo le mie zie erano solo tre, alla nascita la quarta non è riuscita a sopravvivere e mia nonna ha dovuto continuare a tramandare il potere fino alla mia nascita, quindi oltre ad avere i nostri poteri ci siamo ritrovate con i poteri della discendenza, in quanto strega del Nord l'acqua è il mio elemento, in tutte le sue forme, solido, liquido, Diana è la strega dell'Ovest, padroneggia i venti, una volta per dispetto mi scagliò contro un piccolo tornado, Soraya è la strega dell'Est e il suo elemento è la terra, mentre Alyssa è la strega del Sud ed il fuoco è il suo potere discendente, siamo state separate ancora giovani ma ci tenevamo sempre in contatto tramite i nostri elementi, poiché collegati fra loro riuscivamo a percepirci, erano così testarde, ho insistito dicendo loro che non era prudente andare da sole ad affrontare i druidi, ma erano così convinte di riuscire a portare a termine la missione della nonna che alla fine sono partite <<Mi mancate così tanto>> dico osservando la neve fuori dalla finestra, mi rifiuto di pensare che siano morte, loro sono ancora vive, lo sento, i loro poteri, le loro scintille vitali seppur deboli sono presenti, ci sono, ed io le troverò.
Sospiro, non so cosa avrei fatto se Black e la legione non fossero stati disponibili, ripensando alla legione un improvvisa sensazione di calore mi pervade, ripenso a tutti e sette, così forti e alti, nella mia vita ho avuto poco a che fare con gli esseri di sesso maschile, come le mie cugine d'altronde, avevamo un compito e questo non richiedeva la presenza di uomini, ma adesso mi domando se non mi sia persa un importante esperienza di vita, tutte le ragazze normali arrivate all'adolescenza incominciano a sperimentare le prime cotte e i primi amori, mentre io quando ero adolescente imparavo come far solidificare l'acqua, i miei doveri di strega non mi hanno fatto vivere appieno la mia adolescenza, ma ho una vita molto lunga dinanzi a me, sono una strega ancora giovane, ma esperta, posso dedicarmi a cose come l'amore adesso, ma proprio uno della legione? Non sembrano i tipi da professare amore eterno, soprattutto lui, quello con le cicatrici in volto, anzi, lui farebbe paura ad una ragazza normale, ma io non ho paura, non mi spaventa parlare con lui o toccarlo, come sarebbe la sua pelle al tatto? Liscia o ruvida? Ma poi, tra tutti i componenti della legione mi interessa giusto il più tenebroso? Anzi no, non mi interessa, più che altro mi incuriosisce perché è diverso, si certo, deve essere così, un lieve bussare mi risveglia dalle mie fantasie e improvvisamente avrei bisogno di un po' d'aria, le mie guance stanno avvampando e prima di poter far entrare chiunque, raffreddo la mia temperatura corporea, ringrazio il cielo di essere la strega del Nord e non del Sud perché in quel caso sarei andata direttamente a fuoco <<Avanti>> un uomo fa capolino dalla porta e mi lancia un sorriso così splendente che lo giuro sto per svenire qui e ora, lo riconosco come un componente della legione <<Ciao, mi chiamo Connor, hanno mandato me perché sono ovviamente quello che fa meno paura del gruppo, e modestamente parlando sono anche il migliore per parlare con il genere femminile>> avrei giurato facesse un occhiolino malizioso ma niente, nonostante il suo atteggiamento da "Stai tranquilla sono innocuo" riesco a percepire quanto sia pericoloso <<Perchè ti hanno mandato?>> mi sorride <<Alpha Black deve darti le istruzioni per il viaggio e sarai felice di sapere che tutta la legione verrà con te, non solo Viktor>> lo guardo confusa <<Viktor?>> mi prende per mano trascinandomi fuori dalla stanza <<Ma si, quello pelato e tenebroso>> si chiama Viktor quindi, sorrido, un bel nome, proprio un bel nome.

Arrivati nell'ufficio di Black mi sembra praticamente di soffocare, la legione è più rilassata da quando li ho visti l'ultima volta, ovviamente avranno discusso e capito che non sono una minaccia, infatti Connor va verso due legionari e si mette prontamente a parlare ignorandomi completamente, nonostante gli altri rispetto a Connor siano più riservati si sente che sono a loro agio tra loro, infondo una squadra deve essere così, il mio sguardo però, come se fosse attirato da qualche forza oscura va a posarsi su Viktor, mi si mozza il fiato, è seduto su una poltrona poco lontana ma anche così sembra un colosso, ora che sono più rilassata posso notare dei particolari della sua persona che prima, con tutte le informazioni che dovevo dire a Black non ho notato, indossa degli anfibi neri con un pantalone stile militare completamente nero, nonostante fuori stia nevicando indossa una maglietta nera semplice a maniche lunghe, la cicatrice che porta sulla guancia con un po' di abitudine non fa nemmeno così tanta paura mentre la testa completamente priva di capelli gli dona un aria da assassino, non che la cicatrice non faccia parte del lavoro, come se percepisse il mio sguardo si volta verso di me e fissa i suoi occhi nei miei, color ambra, semplicemente stupendi <<Allora Amalaya, ci sono novità e dettagli che ho bisogno di sapere sul cerchio>> mi volto di scatto distogliendo lo sguardo da quegli occhi ipnotici <<Posso dirti tutto quello che so>> dico a Black appena entrato in ufficio <<Il cerchio è protetto da qualcosa o da qualcuno?>> scuoto la testa <<Non più, prima c'era un guardiano creato dalle streghe della rosa dei venti ma da quando sono morte io e le mie cugine non potevamo più recarci lì per crearne un altro, non sapevamo a cosa saremmo andate incontro>> tutti si zittiscono e incominciano ad ascoltare, o a raccogliere informazioni dipende <<Ma le tue cugine si sono recate al cerchio ugualmente nonostante fossero a conoscenza dei pericoli>> annuisco <<Le avevo avvertite, non eravamo ancora abbastanza potenti per fermare la magia dei druidi, ma loro sono ancora vive, lo sento>> dico avvicinandomi <<Le salveremo non temere, è in gioco il futuro di tutte le razze>> prima di tornare a parlare guarda gli uomini che sono con noi <<Tutti loro verranno con te, nessuno escluso, è una missione delicata e più persone esperte avremo sul campo più possibilità di successo avremo>> annuisco speranzosa <<Il cerchio dista almeno una settimana da qui, non possiamo prendere auto o simili perché il potere del cerchio farebbe andare in corto circuito qualunque congegno tecnologico>> Connor si imbroncia <<Dovremmo andare a piedi?>> annuisco <<E' più sicuro>> Black annuisce convinto <<Va bene, ragazzi preparate tutto l'occorrente partirete domani mattina>> guardo Viktor prima di uscire dall'ufficio, come avrei fatto a non andare in escandescenze per una settimana?


Angolo me :

Eccoci qui con il nuovo capitolo! Spero che questa storia vi stia piacendo come inizia a piacere a me! 
Piano piano mi sto innamorando di Viktor sempre più! 

Lasciate le stelline e qualche commentino, buona lettura ;)

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