Ti amo

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Jeongguk aprì gli occhi lentamente, risvegliandosi dal torpore che aveva avvolto le sue membra mentre dormiva a causa di un raggio di sole che puntava con una certa insistenza sul suo volto.

La prima cosa che notò era che si trovava quasi al bordo del letto, cosa insolita per lui che dormiva ogni volta che poteva abbracciato a Taehyung.

La seconda, che vide non appena buttò un'occhiata al fidanzato dormiente, era che questo tremava leggermente per il freddo, il collo della maglia era parecchio largo dietro - probabilmente l'aveva messa al contrario e non se ne era neanche accorto - e la tuta dei pantaloni non avvolgeva le sue gambe ma solo dalle ginocchia in giù, prova che dopo il pompino che Jeongguk gli aveva fatto e quella "discussione" - non sapeva neanche se poteva chiamarla così, aveva praticamente parlato solo Taehyung - che avevano avuto il maggiore si era limitato ad addormentarsi, senza dar peso alle gambe denudate e i glutei ambrati che Jeongguk riusciva a scorgere da sotto il piumone.

Seppur quella vista fosse particolarmente invitante per il minore egli si limitò a coprirlo il più silenziosamente possibile, alzandogli i pantaloni e imbaccuccandolo nelle coperte. Per qualche motivo a lui sconosciuto aveva bisogno di allontanarsi da lui, come se quella visione angelica potesse farlo sentire in colpa per la sua indecisione. Dunque, silenzioso quanto lento Jeongguk si alzò, mordendosi l'interno guancia quando sentì uno spostamento da parte di Taehyung, segno che si era svegliato.

<<Ti alzi già? Sono solo le sei...>> mugugnò quest'ultimo quasi dimentico di quanto accaduto il giorno prima, desiderava solo essere avvolto dalle braccia dell'uomo che amava e sentirsi rassicurato da quest'ultimo, che però sembrava avere tutt'altra intenzione.

Jeongguk sospirò in maniera appena percettibile, voltandosi a guardarlo, visto che essendosi alzato dal lato del suo letto gli stava dando le spalle, e il suo cuore fece un paio di capriole a quella vista così tenera: i capelli scompigliati, gli occhi socchiusi e gonfi di sonno, le labbra che si sporgevano bambinescamente in avanti per un bacio e le braccia avvolte attorno al cuscino, quasi come se cercasse inutilmente di sostituire il suo corpo con esso.

Kim Taehyung era il bambino - non bambino più bello del mondo.

Jeongguk gli sorrise teneramente, non resistette e posò con la stessa delicatezza di una farfalla le labbra sulle sue, sorridendo maggiormente quando sentì quelle dell'altro muoversi in maniera pigra, appena appena tese in un timido sorriso.

Si portò su di lui per approfondire il bacio e si beò delle affusolate mani di Taehyung che presero a giocare con le piccole ciocche alla base dei suoi capelli, spingendolo contro il proprio corpo per sentirne il calore. Sorrise come un fanciullo quando Jeongguk avvolse le proprie muscolose braccia attorno alla sua vita e si staccò di pochi millimetri, a corto di fiato; fissò gli occhi nei suoi con il cuore che batteva all'impazzata senza sapere che anche quello del minore sembrava che potesse scoppiare da un momento all'altro, battendo quasi all'unisono col suo.

Si sentiva, in quel momento così intimo e dolce, profondamente legato a lui, e capì che non importava il non poterlo baciare in pubblico o rivendicarlo come proprio fidanzato, se poteva godere di quei piccoli attimi di semplice ma sincera tenerezza allora non avrebbe dato peso al fatto che Jeongguk non volesse dire a tutti della loro relazione.

Forse era semplicemente meglio così, viverlo in segreto, con baci rubati e sorrisi complici, mani che si sfioravano alla luce del giorno e corpi che si univano quando la luna brillava intensamente nell'oscurità, coperta dallo smog della città o da semplici e grandi nuvole scure.

<<Ti amo. Mi dispiace per ieri,>> sussurrò quindi Taehyung, chiudendo gli occhi e infilando il capo nell'incavo del suo collo per lasciarvi un bacio, <<ho preteso troppo.>> fece un po' male dirlo ad alta voce, sia per lui che per il minore, ma entrambi sapevano già che tutto ciò che Taehyung pensava prima o poi sarebbe venuto fuori, dalla sua bocca o dalle sue espressioni facciali e comportamenti.

Jeongguk sospirò, perchè aveva dovuto cacciare quell'argomento proprio mentre si stavano coccolando?

Si alzò, staccandosi da lui nuovamente, procurando un'altra crepa nel cuore già provato di Taehyung. <<Mi dispiace, io non->> tentò inutilmente di rimediare il maggiore, venendo bloccato sul nascere.

Jeongguk portò una mano in avanti, come a dire che non sarebbe servito. <<Non importa.>> disse solo prima di andarsene fuori dalla stanza.

Se non fosse stato che Taehyung era davvero stanco di piangere avrebbe ripreso a farlo con la stessa semplicità di un bambino, ma si limitò a mordersi fortemente il labbro al punto di far uscire il sangue e alzarsi dopo qualche minuto anche lui, la testa piena di sensi di colpa e preoccupazioni, così come quella di Jeongguk.

Finiva sempre per toccare qualche tasto dolente, sbagliato, e la cosa peggiore era che lo faceva proprio quando stavano bene insieme e sembrava che potessero affrontare qualunque cosa mano nella mano.

Ma ancora una volta, Taehyung doveva ficcarsi in testa che la vita non è una favola. Solo perchè Jeongguk diceva di amarlo ciò non significava che tenesse a lui tanto quanto Taehyung teneva al suo prezioso Kookie, e faceva davvero tanto male capirlo sulla propria pelle, venir deluso dalla persona a cui più teneva insieme ai suoi genitori, i suoi nonni e gli altri cinque ragazzi sparpagliati nelle stanze delle loro case.

E poi...

Non aveva neanche ricambiato il "Ti amo".

Waist It On Me {Yoonmin/Taekook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora