Dopo mille paranoie e cambi d'abito, credevo di aver finalmente trovato l'outfit adatto per la serata: optai per un mini gonna con un body che si allacciava dietro la nuca, lasciando la schiena e un lembo di pelle tra i seni totalmente scoperti. Scelsi come era mio solito fare quando volevo attirare l'attenzione un total white, il mio incarnato orientale risaltava magnificamente con quel colore e in più non si poteva dire che non spiccassi. Io amavo spiccare, amavo che la gente si girasse al mio passaggio, ma non si trattava di manie di protagonismo, ma solo di sana vanità. Andai con tutta calma a completare il look con un trucco bello intenso, adoravo truccarmi e non nego che fossi davvero brava a farlo, non a caso, Eva veniva sempre ad implorarmi di realizzare anche il suo make up. Alle 23.30 decidemmo che era ormai arrivato il momento di prendere la macchina e andare verso il Seven, probabilmente al nostro rientro avremmo trovato un pacco bomba fuori casa, dato che scendendo le scale con i nostri vertigiosi tacchi avevamo fatto non poco baccano.
🔈Mi scusi signora Rosy, abbia pietà della nostra anima🔈
Bisbigliai ad Eva, citando la nostra anziana vicina di casa, che era tutt'altro che socievole, specialmente con i ragazzi, che trovava frutto di una generazione ormai bruciata, che non aveva alcuna chance per il futuro, e che se fosse stato per lei sarebbe dovuta essere abbattuta. La vecchiaia gioca davvero brutti scherzi a certi soggetti....
Stavamo percorrendo il breve tragitto che separava la nostra casa dalla macchina, facendo lo slalom tra le crepe dell'asfalto milanese e per poco Eva non incastrava un tacco in una di quelle fratture, diciamo che l'inizio di quella serata non fu tra i più rosei, ma dovevamo aspettarne la conclusione per poter trarre le somme.
A mezzanotte spaccata avevamo trovato parcheggio e ci eravamo avviate fuori la discoteca, che pullolava di ragazzi già completamente ubriachi, uno era stato addirittura soccorso da un'ambulanza mentre era in fila per entrare.
Riuscimmo ad incanalarci nella parte di fila riservata ai privee e subito dicemmo di essere in lista per il tavolo di Amed. Dopo un veloce controllo sulla lista, il bodyguard ci condusse presso un piano sopraelevato dal resto della discoteca, arredato con divanetti in pelle rossa e un bar privato che serviva alcolici di qualsiasi genere.
Ci dirigemmo verso il tavolo, dove vedemmo Amed che ci fece cenno di accomodarci, sembrava particolarmente allegro, complice probabilmente l'alcool o qualcosa di più....A:⏺️ allora dolcezze come va?⏺️ Chiese con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra
E:⏺️alla grande, questo posto è una bomba e non vedo l'ora di conoscere tutta la troupe, approposito.... Ghali?⏺️Se non fosse che Eva aveva posto quella domanda per poi girarsi verso di me con una faccia da ebete, avrei anche evitato di incenerirla con lo sguardo, purtroppo la mia amica faceva decisamente finta di non arrivare a certe cose...
A:⏺️È andato a firmare qualche autografo di sotto, ma credo stia per ven.... Eccoti brother! Guarda un po' chi è arrivato! Eva e Nefertari!⏺️
Cazzo di nuovo, l'ennesima persona che sbagliava il mio nome, questo inconveniente stava cominciando decisamente a darmi sui nervi, ma prima ancora che potessi controbbattere, il tunisino prese parola...
G:⏺️Nefti, si chiama Nefti. Nefertari era una regina, Nefti è superiore, è una divinità ⏺️
Era tutto corretto, peccato che adesso il ragazzo mi guardasse con gli occhi adulatori e la cosa mi metteva parecchio in imbarazzo... Cominciai a diventare rossa in volto... Maledizione! Odiavo non riuscire a nascondere il mio imbarazzo in nessun modo, diventavo rossa e basta, che fastidio!
Mi fece un occhiolino, per poi prendermi la mano e baciarne il dorso, mi sorpresi che esistesse ancora qualcuno capace di simili gesti di galanteria....PRONTO!!!! TERRA CHIAMA NEFTI, È SOLO UN MODO PER PORTARTI A LETTO PRIMA!
Il mio subconscio cominciò subito a riecheggiare nei miei pensieri, non dovevo farmi intortare da quel ragazzetto, ed è vero che magari mi stavo lasciando andare troppo agli stereotipi del classico trapper che vuole scoparti e basta, ma in passato ero stata troppo ferita, la rottura con Marco mi aveva completamente lacerato l'anima e in questi casi, come dice il detto, "prevenire è meglio che curare".
Dopo quel lusinghiero gesto ci accomodammo sui divanetti e fummo subito raggiunti dal resto della comitiva, composta per lo più da ragazzi di colore. Sembrava avessero fumato un' intera prateria a giudicare dal colore alterato dei loro occhi, ma poco importava, erano davvero divertenti e di buona compagnia...
Gli addetti al bar iniziarono a portare svariate bottiglie di spumante e di alcolici vari al tavolo, e i futuri colleghi di Eva cominciarono a giostrarsi con vari cocktail fatti da loro, inutile dire che la percentuale di alcool in quei bicchieri superava di gran lunga le porzioni corrette....
Voltai la testa e notai Eva felicissima, parlava con chiunque, stava vivendo un sogno e sorrisi all'idea, che forse un po' avevo contribuito anche io alla sua realizzazione....G: ⏺️Allora cosa ci fai qui a Milano, dall'accento noto che non sei di qui⏺️
Esordì Ghali, mettendomi una mano intorno alle spalle e facendomi sentire non poco in soggezione...
N:⏺️Sono di Napoli, ma studio alla IULM, amo da sempre lingue e culture diverse e quindi eccomi qui, nel top del top dell'Università per studi linguistici⏺️
Risposi tutta fiera, era tutto ciò che avevo sempre desiderato e non nego che mostravo con vanto quanto fossi orgogliosa di poter far parte di un ateneo così prestigioso....
G:⏺️wow e pensare che io a scuola ero un macello hahahaha, non sono nemmeno riuscito a diplomarmi, diciamo che mi sono realizzato seguendo un'altra strada... ⏺️
Sorrise, porgendomi uno di quei drink "fai un sorso e vai in coma etilico".
Comincia a bere e subito notai quanto il sapore amaro dell'alcoll sovrastasse qualsiasi altro gusto all'interno di quel bicchiere. Storsi un po' la bocca per il forte sapore, ma svuotato il recipiente sentivo già la testa più libera e i miei fianchi ardevano dal desiderio di assecondare la musica...G:⏺️ti va di andare a ballare un pò? ⏺️
Chiese il mio interlocutore, allungandomi una mano per aiutarmi ad alzare il sedere da quella postazione, che sembrava diventare sempre più comoda.
Aveva delle mani perfette, e potrà sembrare strano, ma tra le prime caratteristiche che notavo in un uomo c'erano proprio le mani.
Così sottili e con le dite snelle, trasmettevano forza ed eleganza e quel contatto che ci fu giusto il tempo che io riuscissi ad alzarmi, mi lasció sulla schiena una scia di brividi....
Ci guardammo intensamente negli occhi,per poi raggiungere la pista da ballo....SPAZIO AUTRICE
salve dolcezze, come va? Io sono in vacanza da mio padre, la connessione prende uno schifo e spero riuscirò a caricare questo capitolo ahahahha.
Allora secondo voi come continuerà il prossimo? Intando fatemi sapere nei commenti se vi sta piacendo. Baci G❤️

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FALL ON ME - GHALI
Fiksi PenggemarUna storia così , di quelle che ti tengono con il fiato sospeso, fino all'ultima parola dell'ultimo capitolo, di quelle che difficilmente dimentichi. Due mondi diversi, ma forse solo all'apparenza, perché Nefti e Ghali avranno qualcosa di più in com...