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« Oh basta

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« Oh basta... Ci rinuncio - disse Hyun Jin. Quasi sembrava stesse per piangere, sdraiato sul letto con il braccio che compariva quasi interamente il suo volto.

Davanti a lui, seduti sulle sedie direttamente davanti la scrivania, vi erano Chan e Minho, i quali tutt'un tratto rivolsero la loro attenzione all'amico.

« Come? Dopo tutto questo tempo hai deciso di ritirarti ora?! Mi deludi così... » Min Ho guardava la figura di Hyun Jin.

A volte l'uomo tende a far ruotare la propria vita attorno ad un unico sentimento: l'amore, per l'appunto.
Lo circonda di attenzioni, crede addirittura che la sua stessa esistenza dipenda da questo misero e vano provare amore. Corona il suo nome con oro e gemme, lo adorna a tal punto che non può più gettarlo via.
Dunque esso, idolatrato dall'uomo stesso, acconsente e si lascia onorare, dimenticandosi della vera essenza dell'essere umano.
Infatti quest'ultimo si aspetta qualcosa in cambio, un dono.

L'uomo è egoista, ed in cambio desidera sempre avere qualcosa più grande di ciò che ha sacrificato. Per quanto riguarda l'amore, non importa quanti sacrifici costui ha cindotto, quante memorie ha rovinato, desidera un'anima e un corpo della stessa persona, i quali dovrenno entrambi dedicarsi completamente a lui, promettendo lealtà e fedeltà.

L'uomo è un cane, forse, ma con una mente più contorta.

Hyun Jin si era lasciato trascinare troppo da questo sentimento, e forse lo aveva appena capito.

Min Ho invece insisteva « ci devi riprovare... Dopo tutto quello che hai fatto, non ti meriti di essere felice? »

« La mia felicità è con lei »

Min Ho sorriae. L'amore aveva catturato completamente l'animo dell'amico e questo non sarebbe potuto essere salvato.

Ma ciò non era fonte di tristezza o amarezza. Non c'è posto per la disperazione in un mondo governato completamente dall'amore, o almeno così la pensava il moro.
In qualsiasi occasione, in questo mondo governato da un sentimento così potente, tutte le azioni ruotavano attorno all'atto dell'adorazione dell'amore stesso e venivano portate a compimento così da essere prese come modello per le azioni che sarebbero state condotte in seguito.

Hyun Jin sino a quel momento aveva fatto ruotare le sue giornate attorno alla figura di Eun Mi.
La ragazza aveva risvegliato in lui una forza derivata da quella del sentimento amoroso, un sentimento che porta gioie e dolori.

«  Allora, se proprio ti vuoi gettare tra le braccia di Eros va' da lei e falle vedere quanto vali... » parlò dunque Chan, il uale era stato in silenzio fino a quel momento, pensando ad una frase di senso compiuti da rivolgere all'amico in quella situazione.

« Chan - rise leggermente il biondo - Eros non è propriamente il dio dell'amore... È il dio della ricerca, se così si può dire. Ci porta a ricercare ciò che noi non abbiamo, ma il noatro inconsvio desidera ardentemente... »

« Allora cerca la tua felicità in lei. Non sono bravo con le parole - disse grattandosi la fronte - però Min Ho ha ragione... Hai percosrso tutta questa strada con un obbiettivo ben preciso: se lei ti piace davvero, ed è così, lo so, allora combatti e fatti valere... »

Forse l'amore non è proprio un sentimento. Forse l'amore è un incantesimo che rende impossibile per l'uomo pensare ragionevolmente e razionalmente, ma nello stesso momento dona ad esso una forza sovrumana, la quale va oltre i limiti dell'immaginazione.

𝘋𝘢𝘭ì ✒ 𝘏𝘸𝘢𝘯𝘨 𝘏𝘺𝘶𝘯𝘫𝘪𝘯 (UNDER MAJOR EDITING) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora