☆2☆

1K 75 27
                                    

05:34
13 Gennaio 3067
Europa del Nord
Sta mattina, cioè, circa un'ora fa, quando ancora il sole non era sorto, ci comunicano che la squadra operativa sui muri sud dovrà andare in attacco per via dell'aumentare di zombie in quella zona.
Così ora, io e i miei tre compagni, siamo fuori dalle mura e abbiamo appena ucciso un centinaio di zombie disarmati, uscendo solo con qualche graffio.
Solo Pidge, si era quasi fatta mordere al polpaccio prima che Shiro non sparasse allo zombie, e dopo Hunk ha portato Pidge lontano dai mostri per vedere se era stata infettata.
Fortunatamente stava bene.
Al contrario di come ci hanno insegnato e ordinato, la nostra squadra si aiutava a vicenda e avevamo legato una stretta amicizia.
Shiro era più alto di me, molto muscoloso e con capelli neri. Una cicatrice tagliava il suo volto proprio sul naso.
Pidge invece era la più bassa. No, non ho sbagliato a scrivere la a, Pidge è una ragazza, nata come me dentro le mura ma che al posto di restare ferma e servire solo a fare bambini si è infiltrata tra noi e ora credono che sia uno dei tanti soldati dell'esercito.
Ha i capelli rossicci e due grandi occhiali che durante il combattimento lega dietro alla testa con una cordicina per non farli cadere.
Hunk sembrava un gigante in confronto a Pidge. Era grande e grosso, ma era pieno di dolcezza. Era davvero la persona più gentile e tenera che avessi mai visto. Non so come faccia ad esserlo, in questo luogo che ci ritroviamo.

La zona era stata liberata, ora potevamo tornare dentro al campo protetto e magari mangiare quella sbobba chiamata colazione.

Ci incamminammo verso il muro, quando mi accorsi che il mio pugnale non lo avevo recuperato.
<ragazzi, il mio pugnale, l'ho dimenticato.>
P<e vuoi tornare indietro solo per un pugnale?>
<non voglio essere malmenato solo perché ne chiedo un'altro.>
S<e va bene, stai attento.>
H<ti prendiamo la colazione!>
E così ritornai indietro.

Il sole era ancora poco luminoso e veniva coperto dalla fitta rete di alberi alti, facendo filtrare solo pochi raggi e creando molta ombra.
Il terreno era irregolare, pieno di fango e foglie che scricchiolavano ad ogni mio passo, ed era tartassato dalle grandi radici degli alberi.
Si sentiva un po' di umidità nell'aria e folate di vento fredde venivano a momenti e mi spostavano i capelli.
Rifeci il percorso già eseguito, e ritrovai con gioia il mio pugnale conficcato in un tronco.
Feci fatica per estrarlo, non potevo averlo messo io nell'albero, non aveva senso.
Corrucciai la mente osservandolo e cercando di capire come aveva fatto a finire lì, quando alle mie spalle sentii le foglie al suolo spostarsi.
Mi girai lentamente.
Ai piedi di un albero vicino si trovava un ragazzo trasandato, dai vestiti (maglietta rossa, giacca nera e pantaloni neri) strappati in vari punti, anfibi neri rotti sulle punte e i capelli spettinati.
Aguzzai la vista e capii.
Aveva la pelle verde.
Era uno zombie.
Mi agitai e presi la pistola, puntandola verso di lui.
Alzò la testa e mi guardò negli occhi.
Io potei guardare solo uno dei suoi, l'altro non lo aveva, aveva solo l'orbita oculare vuota.

E qui successe la cosa che meno mi sarei aspettato.

Un colpo di fulmine.

Mi innamorai senza nemmeno volerlo.
No, non posso essere innamorato di uno di quei mostri torna in te Lance!
Eppure nonostante la pelle verdognola era davvero bello...
Spara!!
Voglio baciarlo.
Uccidilo!!!

  <non mi spari?>
Non capii subito chi avesse parlato.
Poi gridai e feci un salto all'indietro quando capii che era stato lo zombie.
<t-tu sai... parlare?>
K<non sapevate che gli zombie parlano?>
<come... è possibile... perché non lo avete fatto prima?!?>
K<ci sparate prima di darci la possibilità.>
<beh questo è vero. E dimmi tu hai... hai un nome?>
K<Avevo un nome, prima di diventare così.>
<qual' era?>
K<Keith.>
<bene, Keith, sei tu che hai messo il mio pugnale sull'albero?>
K<Si. Altrimenti non ti saresti fermato a parlare con me.>
<e perché volevi tanto parlare con me?!?>
K<perché ti amo, Lance McClain.>

☆☆☆

Raga quando ho letto la storia a mia nonna quando stavo leggendo la descrizione di Shiro lei ha commentato:
"Di sicuro sarà napoletano, lì si chiamano tutti Ciro"
HAHAHAHAHAHAHAHAH

ZOMBIE'S SONG - Klance FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora