I meccanismi psicologici su cui fa leva la pubblicità

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Abbiamo già parlato di senso comune, ma se le pubblicità hanno effetto sulla nostra psiche, è dovuto anche ad altri meccanismi radicati nel nostro inconscio. Uno dei principali è quello del condizionamento per associazione.


Il condizionamento per associazione, studiato da Pavlov sul suo cane, consiste nell'associazione, presente nella nostra mente, di due termini. Un'associazione possibile potrebbe essere tra fuoco e calore. Capiamo bene che un meccanismo simile è utile alla nostra sopravvivenza in quanto ci permette di capire di cosa o di chi ci possiamo fidare. Ad esempio, abbiamo innata la tendenza al rifiuto delle verdure da bambini. Nel nostro passato ancestrale, i nostri antenati solo da adulti riuscivano a distinguere una pianta commestibile da una che non lo era e dunque, sapientemente, la natura ci ha dotato di questo saggio meccanismo.


Ma torniamo a noi.


Il condizionamento per associazione influisce sulle nostre scelte in quanto, molte volte associamo il determinato prodotto a delle caratteristiche. Una di queste, che abbiamo già trattato, potrebbe essere quella del colore della confezione.


Inoltre, se si parla di supermercati, le caratteristiche spesso impiegate vanno dal disporre verdura in primo piano, profumare l'edificio o disporre vicino alla cassa le cose inutili e lontane quelle utili, di modo che, se un bambino si metta a fare i capricci, la madre sia costretta a comprargli ciò che desidera e a fare il giro di tutto il supermercato per trovare cose utili.


Sarebbe pleonastico affermare che i supermercati sono dei veri e propri labirinti cognitivi.


L'utile e l'inutile. Il consumismo: cos'è, chi ci guadagna e come difendersiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora