Consumati dal consumismo: il consumismo come piaga della nostra società

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Un'estate mi è capitato di fare un viaggio a Londra. A Londra si vedono bene i principi del consumismo. Ecco, nel mio viaggio a Londra ho saputo capire fino in fondo cos'è un messaggio pubblicitario.

Durante il nostro viaggio ci siamo addentrati a Piccadilly Circus, noto per ospitare la più grande insegna pubblicitaria d'Europa. Subito sotto, ho avvistato uno stand che regalava assaggi di Coca-Cola alla ciliegia. Dopo aver bevuto avidamente, ci siamo diretti verso il negozio di m&m's più grande al mondo. Lì veramente ho avuto l'idea di scrivere questo saggio.
Percorrendo il negozio ho notato un'insegna luminosa con due personaggi a forma di smarties che indicavano e osservavano il consumatore. Come a dire "tu devi assolutamente comprare qualcosa". Ed è così che il consumatore cade inesorabilmente nella trappola, ora non gli resta che comprare qualcosa o è spacciato.
Poco dopo aver riflettuto su questi principi sento l'amica di mia mamma, nota per il suo consumismo sfegatato, dire: -Se entro in questo negozio devo assolutamente comprare qualcosa.- Ecco, questo supporta ciò che ho detto prima. In questo caso si tratta di bisogni indotti. In diritto esiste la distinzione tra bisogni primari e secondari. La pubblicità ci fa percepire i bisogni secondari come se fossero primari, utili per la sopravvivenza dell'individuo.
Una volta, in route con gli scouts, il mio capo si era arrabbiato perché un mio amico aveva comprato una bottiglia di Fanta in un bar. Queste erano state le sue parole:-Ragazzi, perché avete comprato questa bottiglia? Inconsciamente avrete pensato: " Mi renderà felice". E invece non è così. Vi siete appena resi conto che ciò che avete preso non era essenziale e per di più non vi ha resi minimamente felici se non in maniera effimera.-

Pensate ora di dover iniziare a fumare le sigarette da un pacchetto completamente bianco. Immaginatevi la scena. Cosa provereste? Probabilmente niente. Oltretutto, dal momento che in un esperimento del dottor Ezio Aceti, i test empirici sui ragazzi hanno dimostrato che in realtà il sapore del fumo non piace agli stessi ragazzi, molto probabilmente, oltre al marketing, agisce un altro effetto psicologico. Il senso comune. Solo per questo bisognerebbe dedicargli cento pagine. Ma cos'è di preciso? È la tendenza dell'essere umano a imitare le azioni del suo gruppo sociale.

Se poi guardiamo i dati statistici, ci rendiamo conto di quanto i nostri bisogni siano indotti: per, esempio, quando andiamo in un supermercato, l'80% della spesa risulta costituita da cose inutili.

Perché ciò accade?

L'utile e l'inutile. Il consumismo: cos'è, chi ci guadagna e come difendersiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora