Dicembre (I miei saluti).

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Mi tocca quel pensiero che tutti sfiorano, ovvero: Ma a capodanno cosa si fa? Niente, si lavora, come sempre.
Mi trovo bene, le ore sono troppe e la paga è una miseria, con i miei orari sono costretto e costernato a far smuovere mio Padre, non amo molto chiedere favori, ma in attesa della patente devo fare così!
Sono costretto a sentirmi dire cose che non vorrei sentir pronunciare neanche dalla persona più cara a me, ma, ahimè, succede!
Accade che siamo quasi alla fine di quest'anno trascorso fra risate (poche) conoscenze (durate due o tre mesi) lavori (lasciati dopo poco per ovvi motivi) e incomprensioni astrali.
Io amo scrivere, leggere, ascoltare musica, o meglio, le parole, le persone si concentrano al suono, io no, alle parole, quelle...
Quelle ti entrano dentro e da lì non escono più! Le ricorderai per sempre.
Credo che lascerò anche quest'altro lavoro, così non posso continuare, lavorando a nero i titolare si arrogano il diritto di sfruttarti come vogliono, alle volte, forse spesso, esagerano con i modi barbari, si è dipendenti non proprietà, e n'è tanto meno robot, non sono un robot, ma un essere umano, ed anche se dormo poco ciò non vuol dire  che non mi senta stanco.
Quest'anno è stato davvero incredibile, c'è stato di tutto, partendo dal dire la mia disforia a mia Madre, vedendo la sua reazione, ma non capendo quella di mio Padre, almeno non ad occhio nudo.
Partecipando ai pride, che mi danno una forte energia, e nello stesso tempo, la speranza, la comprensione, l'unione, ed è pur sempre vero che si va ad un pride sopratutto per divertirci.
Facendo conoscenza e parlando della mia disforia e problematiche a persone meravigliose e compententi in questo.
Assistendo a qualche dibattito, fino al teatro, ah, quello per ora l'ho lasciato nuovamente! La patente è la mia priorità, se non la prima ma subito dopo, c'è la patente.
Ho ancora molte cose da fare, ho ancora altre cose da vedere e da rivedere, da ricordare e da memorizzare!
Ho la mia rinascita da affrontare e le mie paure.
Ciao Dicembre.

Voglio ringraziare a tutti, perché mi siete stati vicino, avete letto e commentato, avete gioito e pianto.
Ponendovi domande e parti non capite.
Non so se ci sarà un seguito, ma se ci sarà, verrò seguito, e ci metterò ancor più tempo.
Sta' arrivando gennaio, accogliamolo con un sorriso ed un abbraccio forte proprio come quello che ho dato a Lisa, lasciandomi con le lacrime agli occhi, io che non piango mai.

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