Novembre. (Settima parte)

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E' arrivato lunedì, è una bella giornata, non fa tanto freddo, si sta bene.
Sono sempre qui, su queste fantastiche scale fredde, vedo questi ragazzi che ripetono, altri che dormono, si sa, si va all'universita anche per dormire un po'.
Devo aspettare le 13, per andare a fare quest'altro colloquio, però sono felice, perché so che avrò la mia adorata relazione, e con essa posso iniziare a chiedere l'aiuto di un avvocato che forse ho trovato e sono felice anche di questo, con la relazione scritta e firmata da chi mi ha seguito è fantastico! Perché con essa posso andare dall'endocrinologo e iniziare la terapia ormonale che durerà per tutta la vita.
Sono un ragazzo transessuale, è difficile da credere e da sentir dire, vero? Non per me.
All'inizio ho faticato tantissimo, non ci credevo, poi ho iniziato a vedere che il mio corpo stava cambiando e cin essa la voce, e con la voce il corpo, conoscevo il mio seno, le mie curve ma non mi riconoscevo dentro essa.
Non ho mai accettato di vedere mio fratello con i primi peli in faccia e con i peli vedevo delle belle spalle larghe e non grosse, e il suo petto era piatto, mentre il mio iniziava a crescere.
Poi ho iniziato ad avere il ciclo, All'inizio non avvertivo nessun dolore, solo una perdita di peso eccessiva.
Il ciclo per me è sempre stato un problema grande quanto una casa, ora è peggiorata.
Piango anche se non ho dolori, il seno mo si gonfia al tal punto da non riuscire ad indossare il binder.
Voglio star bene, vedermi in un corpo che conosco e che riconoscerò soprattutto ad occhi chiusi.

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