Capitolo 1

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Logan

Sorseggio il mio the caldo con lentezza, con calma, quasi a volerne assaporare ogni goccia che mi sporca la lingua e scende nella gola.

Credo che vivere davvero significhi questo: assaporare ogni momento. Con cautela, senza fretta.

Dopo ieri, dopo il ritrovamento di Iris, la scoperta del fratello di Bobby e tutto il resto, ho bisogno di essere positivo, di... pensare positivo.

Stanotte non ho dormito per niente, non ci sono riuscito.

Ho bisogno di qualcosa di forte, qualcosa che mi aiuti a sfogarmi.

Ma non commetterò di nuovo gli errori del passato. No!

Stavolta farò tutto per bene perché non voglio mandare a puttane le cose con Iris.

Ho bisogno di lei più dell'aria che respiro. Sarei stato disposto a rivivere l'incubo, da capo, ancora e ancora, se fosse servito a salvarle la vita.

Non sono niente senza lei. Niente!

Ho già chiamato Serena, con la quale ho preso appuntamento per oggi pomeriggio. Mi sento impotente, sento che se resto ancora a casa, così, senza far niente, impazzisco.

Stamattina ho intenzione di passare in ospedale da mamma e, dopo, inizierò a girare per comprare alla mia piccola Rhoden l'anello più bello che abbia mai visto.

Sarà un solitario costosissimo perché la mia donna merita il meglio che ci sia sul mercato. Perché lei è il meglio, per me, e io voglio e devo donarle il meglio.

D'ora in avanti il mio unico scopo sarà farla felice, regalarle il matrimonio che ha sempre sognato. E, chissà, magari un giorno saremo pronti per avere dei figli.

Scommetto che la mia piccola Rhoden sarebbe sexy anche col pancione.
L'immagine mi fa sorridere e, per un attimo, mi sento più rilassato.

Anche solo pensarti mi fa stare meglio, amore mio!

Qualcuno suona alla porta e io mi chiedo chi sia, visto che sono appena le sei del mattino.

Mi alzo dalla sedia di malavoglia e vado ad aprire.

Quando spalanco completamente la porta, il volto triste di mio padre mi travolge e la paura si impossessa di me in un istante.

«Papà! Che fai qui? Mamma sta bene?» chiedo agitato.

Il suo volto si distende e mi sorride.

«Sì, Logan, mamma sta bene» dice e io lo faccio entrare richiudendo la porta dietro di me.

«Sono passato a trovarla ieri sera tardi, ho dormito tutta la notte fuori dalla sua stanza. Sembra stare meglio. Mi ha chiesto di te, vuole vederti.»

Papà si siede sul divano in salotto e io mi allontano per riprendere in mano la mia tazza di the e continuare a sorseggiarlo.

Quando ho fatto, ritorno da lui e prendo posto sulla poltroncina di fronte al divano dov'è seduto, ultimo arrivo d'arredamento che ha scelto la piccola Rhoden per me.

«Dopo passo a trovarla. Tu stai bene?» chiedo e lui abbozza un sorriso forzato.

«Sì, insomma... sì, abbastanza. Vorrei provare a recuperare il rapporto con tua madre, ma... so di non meritarla. Non merito lei né un'altra chance. L'ho trattata sempre da schifo e lei mi è stata sempre accanto. Se fossi in lei vorrei starmi distante anni luce» ironizza e, anche se è vero, si è sempre comportato da stronzo con lei e anche con me, in qualche modo... mi fa pena.

Ever, Mr. Dark (Mr. Dark series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora