Vino di buona annata.
Si sarebbe abbinato perfettamente all'odore dolciastro delle shampoo di Nam.Se solo lui fosse quí...
Forse avrebbe persino concordato con me riguardo a questo insolito abbinamento.
Vino e mela verde.
No, non l'avrebbe mai fatto. Troppo onesto e critico persino nei suoi confronti. Avrebbe trovato il modo di sminuire anche il suo profumo, che a me da sempre fa piacevolmente girare la testa. Proprio come il vino.
Pensavo.E stavo lì, seduto a terra con la schiena al muro e un bicchiere di vino tra le dita, con i capelli ancora bagnati dalla doccia, scompigliati sulla fronte, a crogiolarmi nei ricordi.
Ma erano realmente ricordi?
I ricordi dovrebbero essere sfocati, sconnessi, giusto qualche istante.
Eppure quei ricordi erano così vividi, quasi li stessi rivivendo.
Stupido vino.Osservai a lungo quel liquido rosso ondeggiare leggermente nel bicchiere, prima da un lato e poi dall'altro, girare su se stesso con delicatezza.
Poi spostai lo sguardo, che cadde sul mio bel pianoforte: la mia vita ma allo stesso tempo la mia rovina, o la nostra, dipende dai punti di vista.Tutto per colpa di quella maledetta canzone, così sbaglia, così...no basta pensarci.
Mi alzai con le gambe non del tutto in condizioni di reggermi in piedi e mi avvicinai al piano, lucido e nero.
Vi poggiai il bicchiere sopra e mi sedetti.
Avvicinai le mani tremanti ai tasti ma rimasero sospese a mezz'aria, non riuscivo ad avvicinarle ai tasti, a sfiorare quel bianco lucido che tanto avrei voluto di nuovo toccare.Eccolo: un altro ricordo mi riaffiora nella mente.
Noi due intenti a suonare il piano a quattro mani, io seduto sulle sue gambe e ridevamo, come due bambini ridevamo.Prendo un altro sorso dal bicchiere e faccio per alzarmi, giro la testa e vedo lui, all'ingresso di casa mia. Si sta togliendo le scarpe e sta vendendo verso di me. Si siede ed inizia a suonare. È così concentrato, chiude gli occhi e con la testa ondeggia seguendo la melodia.
Quando ha terminato il brano indugia un momento, poi gira leggermente la testa e mi guarda con quegli occhi neri, sfuggenti e accusatori, ma belli da togliere il fiato. Per un attimo mi è parso di poter cogliere una nota di stanchezza in tutto quel nero.
È troppo intenso per essere solo frutto della mia immaginazione.Ma è davvero solo un ricordo?
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bittersweet ° namgi
Short StoryCaffè caldo. Odore di carta bruciata. Battiti di due cuori stanchi ma affini. Briciole di una storia d'amore