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Andy aprì gli occhi di scatto e si guardò in torno respirando ad una velocità elevata.
«Solo un incubo...Un altro» pensò il ragazzo dopo ormai giorni che faceva lo stesso e identico incubo.
Strofinò con i palmi delle mani gli occhi e finalmente il suo respiro si fece regolare.
«È lo stesso incubo che mi persegue da quanto...? 6 giorni di fila ormai» pensò ancora alzandosi dal letto.
L'incubo inizia con Andy ed i ragazzi che vanno a parlare con Blair della band solo che finisce con quest'ultimo che spara a Rye mentre guarda Andy disperato.
Era davvero una scena orribile per Andy in quanto vedere il suo migliore amico così, non è una cosa bellissima.
Andy scese in cucina e prese un bicchiere D'acqua per schiarirsi le idee e ragionare sul perché vive sempre quell'incubo.
Doveva cominciare a frequentare alcuni psicologi? Forse.
Andy si diresse subito in bagno e si guardò allo specchio.
Aveva delle occhiaie davvero grandi, capelli spettinati e un aspetto davvero orribile.
Si lavò velocemente la faccia e tornò a letto sperando che finalmente potesse fare sogni positivi.
Si buttò sul letto matrimoniale e finalmente si addormentò.

"Andy, avanti alzati! Sono le 2:30Pm!" Urlò qualcuno scuotendolo.
Andy aprì gli occhi sbattendoli varie volte per abituarsi a quella poca luce che illuminava la sua camera.
Guardò il ragazzo che lo stava praticamente facendo diventare un frullato per quanto lo scuoteva.
"Ho capito. Adesso arrivo" disse Andy voltandosi dalla parte opposta.
"No, tu Adesso ti alzi altrimenti ti spacco il culo" Rye lo minacciò scuotendolo ancora.
"Ho capito Rye. Adesso scendo" detto ciò, sentì uno sbuffo dal suo migliore amico e decise di alzarsi.
"Oh finalmente. Ti abbiamo aspettato per mangiare, ma non ti facevi vivo. Credono tutti che sei morto" rise Rye scompigliando i capelli già in condizioni orribili ad Andy.
"Non vi liberete facilmente di me" disse Andy sorridendo.
Andarono insieme in cucina sotto lo sguardo divertito degli altri.
"Che aspetto orribile Fovvs. Ovvio che non la trovi la ragazza con quella faccia da cane!" Rise Mikey ovviamente scherzando.
«e qui si sbaglia» pensò Andy.
Infatti, nessuno lo sapeva, ma il biondo era Gay da ormai un paio di mesi.
L'ha scoperto solo perché alle volte Rye gira a petto nudo per casa e all'amichetto di Andy quella visuale piace molto, se ci capiamo.
Perciò...si, Andy è follemente innamorato di Rye e ovviamente la cosa non è contraccambiata.
Come ha detto Mikey poco fa, è impossibile che qualcuno lo prenda con quella faccia.
"Di solito sei mattiniero, ultimamente invece...che succede?" Domandò preoccupato Jack.
Per quanto possa essere sciocco quel ragazzo, era veramente preoccupato in quel momento e la cosa sembrò leggermente strana.
"Mah, niente...solo che ultimamente mi sveglio di notte e non riesco a prendere più sonno" disse con noncuranza il biondo alzando di poco le spalle.
Non voleva dirgli che ogni sera vedeva il loro manager uccidere il suo amore, non lo avrebbe detto a nessuno.
"Sicuro?" Domandò Rye guardandolo serio. Nei suoi occhi leggeva preoccupazione.
"Vi ho detto di si" ribadì Andy stufo di tutta quella attenzione.
"Bah, io c'ho fame. Quindi mangiamo" disse Brook che fino ad ora non aveva aperto bocca.
In sostanza 7 persone che mangiavano in silenzio.
Non c'era mai stato così tanto silenzio in quella casa.
Si potevano sentire solo le zampette di Biscuit, il loro cane, che facevano rumore al contatto con il pavimento e le forchette che si posavano sui piatti di ceramica.
Era davvero fantastico quel silenzio per il biondo.
Adorava il silenzio e dentro quella casa non governava mai.
Quel giorno, a quanto pare, non era così.

Quando finirono, toccò a Rye e Andy sparecchiare Mentre tutti gli altri si diressero in camera loro per fare i cavoli propri.
Andy prese i piatti e Rye lo seguì con le posate.
"Andy..." Rye richiamò l'attenzione di Andy che, dopo aver buttato i tovaglioli usati, guardò Rye implorandolo con lo sguardo di non fargli altre domande.
Di certo, non si sarebbe aspettato mai un abbraccio da lui, ma fu così: per una delle poche volte, Rye abbracciò Andy il quale ricambiò.
Non ce la faceva più: voleva dirgli tutto, voleva dire tutto ciò che lo faceva stare male in modo che poi sarebbe stato libero da un peso, un peso inutile.
Perché non solo Rye viene ucciso, ma Andy non può fare niente, non riesce a fare niente e quello, per il biondo, è un peso enorme nel cuore.
Un peso a cui non riesce a pensare senza frignare.
Si, per lui è solo un piagnucolone che non riesce a salvare la vita del sul migliore amico.
"Shh, tutto okay" disse Rye accarezzandogli la schiena e i capelli contemporaneamente.
Andy, come al solito, era riuscito a piangere.
"Mi spiace Rye" disse solamente piangendo il doppio. Quelle parole era tante piccole schegge che ti entrano dentro il corpo e ti uccidono da dentro.
Rye non avrebbe capito, ma Andy si sarebbe sentito meno in colpa.
"Per cosa?" Chiese il moro staccandosi dall'abbraccio e perdendosi negli occhi oceano del biondo.
Andy non gli rispose bensì distolse lo sguardo guardando i suoi piedi.
"Andy, guardami" disse quasi implorandolo Rye stingendo il mento del maggiore.
"I-Io non posso dirtelo" Andy pianse ancora e scappò via.
Diamine come si sentiva in colpa.
Andy sapeva che era solo un sogno e che non sarebbe mai successo, ma a volte non bisogna dare per scontato l'idea che possa accadere sul serio...
«e se fosse un sogno premonitore? Io, che cazzo faccio? Guardo come vanno a finire le cose? No, non posso assolutamente» pensò Andy aprendo la finestra di camera sua.
Sentì il venticello fresco che scompigliava il doppio i suoi capelli biondo cenere e chiuse gli occhi ancora pieni di lacrime istintivamente godendosi quel momento per bene.
Finalmente, si era calmato e si sentì quasi rinato.
Andy respirò un'ultima volta prima di chiudere la finestra, vestirsi, cambiarsi e scendere di sotto.
Sarebbe uscito, non lo faceva mai.
Adorava restare chiuso in casa a cantare o suonare, ma quel pomeriggio voleva godersi quel cielo che prometteva pioggia, ma non gli importava.
"Dove vai?" Chiese Elvis, il loro fotografo e cameramen che abita con loro.
Ma Andy non gli rispose e prese velocemente le chiavi dell'auto uscendo e andando in macchina.
Accese il motore e si diresse verso il primo bar che avrebbe trovato.
Ryan scese di sotto dopo aver sentito la porta chiudersi.
Guardò Elvis che sembrava quasi scioccato.
"Ma che succede?" Domandò il moro all'amico.
"Andy è praticamente scappato" disse Elvis alzando le spalle come per dire 'è sicuramente impazzito'.
«Andy non me la racconta giusta...» pensò Rye con faccia preoccupata.
Si andò velocemente a vestire, prese altre chiavi della sua auto e partì sperando di trovarlo...

«odio essere me»

Allura!
Buon Salve a tutti tulipani!
Innanzi tutto scusate gli errori poi
sì, nuova storia sulla Randy.
Chi non ama quei due insieme?
Comunque ditemi che ne pensate, vi piace l'inizio?
Beh, che dire...ciaooo!
~Irene 🦋

L'incubo//Randy [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora