All'ombra della quercia che era posizionata su una collinetta che affacciava su un prato di fiori appena sbocciati, Beth intinse un sottile pennello in un barattolo con del colore e creò l'immagine del campo sopra una tela. Il cinguettio degli uccelli in lontananza e l'occasionale ronzio delle api provocano una sensazione di felicità in lei. Non aveva realizzato quanto le fosse mancata la primavera in Inghilterra.
Il galoppo di un cavallo, tuttavia, interruppe la quiete. Il cavallo nitrì appena William tirò le redini, facendola fermare appena arrivarono in cima alla collina. William gettò le gambe di lato e scese dal cavallo con un tonfo, legando le redini del cavallo al tronco dell'albero prima di avvicinarsi a Beth.
Lei non lo nuagò neppure sebbene l'avesse sentito fermarsi dietro di lei. Invece, aspettò che suo marito le avvolgesse le braccia intorno alla vita da dietro, come solitamente faceva quando la disturbava mentre dipingeva, e lasciasse un bacio sulla sua guancia. Tuttavia, non lo fece, e fu obbligata a posare il colore e il pennello e a voltarsi.
"Posso aiutarvi?" chiese lei.
Quando lui non sorrise alla sua presa in giro, si accigliò. "È arrivata una lettera per voi." disse lui, allungando la mano.
Lei socchiuse gli occhi prima di prenderla e girarla. Il suo cuore si fermò alla vista del sigillo, la cera rossa sciolta con il disegno appartenente alla corona spagnola. Velocemente lo strappò e aprì la lettera, i suoi occhi scannerizzarono le parole più velocemente di quanto potesse comprendere.
Mia cara Beth,
Sebbene avrei voluto che questo addio avessi potuto fatto di persona, una lettera è stata la miglior cosa che sia riuscita ad ottenere da mio fratello, dal momento che non pensava che vi avrebbe aggradato salutare un'assassina, specialmente ora che avete ottenuto il titolo di contessa. Spero che questa vi raggiunga, my lady, perchè il contenuto di questa lettera è più di un semplice addio.
Non sono colpevole dei crimini di cui sono stata accusata, ma non sono neppure completamente innocente. È vero che ho guidato il Duca alla sua morte, ma non l'ho ucciso. È vero che ho cercato di uccidere mio fratello, ma non l'ho fatto. Ma questo è abbastanza da legittimare la morte- non è di questo che voglio parlarvi so che morirò per i miei peccati. Voglio dirvi che il vero assassino è un uomo di cui io mi sono innamorata. Voi siete l'unica persona a conoscenza dei miei incontri con il misterioso gentiluomo inglese chiamato Harry, e vi dico che è lui il responsabile degli omicidi.
Vi supplico di dirlo al Re, mio fratello. Non cambierà la mia sentenza, ma pulirà il mio nome. Se voi non garantite per la mia sincerità, sarò per sempre conosciuta come la Principessa Assassina. La storia mi disprezzerà per sempre ed Harry troverà le sue prossime vittime, come ha sempre pianificato di fare. Vedete, lui non mi ha mai amata. Era nei suoi piani incantarmi con il suo decoro misterioso e la mia disperazione per una storia d'amore. Disse che stava completando il lavoro di Dio, ripulendo i palazzi dai peccatori, e che saremmo scappati insieme dopo aver concluso tutto.
Mia cara amica, se mi considererete ancora tale, mi dispiace per avervi raggirata e avervi messa da parte quando avete provato ad avvertirmi dei pericoli che erano vicini. Se non potrete fare come ho chiesto, lo capisco. Prego che vostro marito sia un uomo di vera gentilezza, che abbiate trovato l'amore e la felicità nel vostro matrimonio, e che dobbiate soffrire un fato come il mio. Non avete mai dovuto temere dell'ira omicida di Harry, dal momento che voi incarnate veramente tutte le sette virtù.
Con amore,
Magdalena"Elizabeth, cara?" chiese William. Beth sollevò lo sguardo per incontrare quello di suo marito. "Qualche notizia dalla Spagna?"
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Seven [h.s. - italian translation]
FanfictionLussuria, avidità, pigrizia, ingordigia, ira, invidia e orgoglio; i sette peccati mortali. Sembra che possano essere tutti trovati nel Palazzo Reale di Madrid. Mentre Natale si avvicina e gli ospiti occupano le stanze nel palazzo per i festeggiament...