xi

703 57 0
                                    

Quando i raggi del sole mattutino attraversarono la finestra e raggiunsero i suoi occhi, Felipe mandò via la cortigiana con cui aveva dormito la notte. Lei si alzò in piedi e si vestì pigramente, prima di uscire dalla camera del Re. Quando le porte vennero chiuse, inspirò mentre si strofinava gli occhi stanchi.

"Pigrizia, avidità, orgoglio." mormorò. "Dio proteggetemi."

___

Clara aspettava fuori la camera della Principessa come faceva ogni mattina, ma, questa volta, era diverso. Victoria era morta e Beth era in ritardo. Si strinse le braccia intorno alla vita, guardando spesso a destra e a sinistra per vedere se Beth sarebbe arrivata in tempo, sempre se era ancora viva. Quel pensiero le fece scorrere i brividi lungo la chiena e fece accamponare la sua pelle. Per paura della sua sicurezza, decise di smettere di aspettare in corridoio ed entrò nella camera della Principessa.

Quando chiuse la porta e alzò lo sguardo, la Principessa era già sveglia, gli occhi fissi sul soffitto e le mani incrociate sul suo stomaco. Clara si irrigidì alla vista, ma Magdalena sbattè le palpebre e voltò la testa per fissare Clara. La dama da compagnia sospirò sollevata.

"Vi ho spaventata?" chiese Magdalena, sollevandosi sui gomiti.

"Solo un po', vostra Altezza Reale." disse Clara con un piccolo sorriso.

"Dov'è Beth?"

Clara si leccò le labbra con nervosismo. "Non lo so."

Mentre i minuti passavano e Clara aiutava Magdalena a prepararsi in silenzio, la porta venne aperta con forza e Beth comparve sul ciglio di essa. I suoi capelli chiari erano a malapena pettinati e gli occhi erano gonfi, con delle borse viola sotto di essi. Fece una piccola riverenza.

"Stavamo iniziando a pensare che non saresti venuta." disse Magdalena, guardando Beth con la coda dell'occhio.

"Scusatemi, Principessa." sussurrò Beth. "Mi sono svegliata tardi."

Magdalnena mormorò in risposta e si trovò persa nei suoi pensieri, mentre Calra e Beth continuavano a pulirla. Continuava a pensare a ciò che avrebbe fatto quel giorno. Poteva davvero condurre il Duca alla sua morte? Dio l'avrebbe veramente perdonata per tale peccato? Sarebbe stata capace di perdonare se stessa?

Quando Clara concluse di acconciare i capelli di Magdalena, lei e Beth lasciarono la camera della Principessa alla sua richiesta di passare la mattinata da sola. Uscirono silenziosamente dalla camera, chiudendosi dietro la porta.

Clara si voltò verso Beth appena la porta fu chiusa. "Mi avete spaventata." disse in un sussurro. "Pensavo che voi..." si interruppe, incapace di parlare.

"Sto bene, Clara," disse Beth, stringendole in modo rassicurante la mano. "Non avete detto nulla alla Principessa, vero?" Clara scosse la testa. "Bene. Il Re vuole che nessun altro lo scopra."

"Ma, Victoria era la sua dama."

Beth intrecciò il suo braccio con quello di Clara e iniziò a guidarla lungo il corridoio. "È meglio per chiunque che lei non lo sappia. Chiunque stia facendo questo, non deve sapere che abbiamo paura. Devono credere che ci stiamo comportando normalmente, che loro non hanno il sopravvento." smisero di camminare appena raggiunsero la cucina, i domestici si muovevano freneticamente per fare recapitare la colazione nelle camere degli ospiti. "Andrà tutto bene, Clara. Sono sicura che il Re stia facendo tutto ciò che può fare per risolverlo."

___

"Boo."

La Principessa si voltò. Harry marciò verso di lei, le braccia aperte, e la strinse in un abbraccio, facendola roteare. Lei ridacchiò come una bambina mentre roteava, i piedi sollevati da terra come se le fossero cresciute delle ali e stesse volando. Quando lui la abbassò, lei premette le mani sul suo petto e si avvicinò per un bacio.

Seven [h.s. - italian translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora