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Occhi iniettati di sangue, pelle tinta di blu, la saliva che colava dagli angoli della bocca. La vista era orribile.

Clara si attaccò a Beth, afferrando le sue mani con forza. Mentre lei tirava le mani di Beth, pregandola di lasciare la scena agghiacciante, Beth cercò tra i cortigiani spaventati la Principessa. Dal lato opposto della stanza, la individuò- Magdalena, nel mezzo del pandemonio, si allontanò dal tavolo a cui era seduta e si intrufolò nel passaggio dei domestici che era stato costruito nelle mura della Grande Hall. Prima che Beth potesse liberarsi di Clara per seguire la Principessa, si trovò a essere trascinata fuori dalla Hall da un braccio, e tirata da Clara dall'altro.

Nel frattempo, Magdalena sollevò la gonna del suo vestito e iniziò a correre lungo il corridoio, che era illuminato debolmente dalle torce lungo le mura di pietra. Si fermò quando raggiunse un bivio e guardò entrambe le direzioni. Alla sua destra, sentiva i passi distanti di qualcuno che correva. Svoltò l'angolo e li seguì.

Nell'oscurità, riuscì a malapena a vedere la figura di un uomo. "Harry." disse, la voce echeggiò nel corridoio vuoto.

L'uomo si ferm e si voltò, il volto illuminato dal fuoco delle torce. "Elena." disse lui.

Lei stava tremando; aveva le ginocchia deboli e il cuore che le batteva contro le costole, ma non era per la paura nei suoi confronti. Corse da lui e gli gettò le braccia intorno al collo. "Il suo viso, Harry." sussurrò. "Il suo viso morto."

Lui la strinse con forza, strofinandole la schiena per calmare i suoi piccoli singhiozzi. "Lo so, ma il nostro lavoro qui non è ancora finito."

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Il Re arrancò verso il corpo del Duca, che era stato slegato dalla corda ed era stato steso sul palco. Si inginocchiò accanto ad esso e gli aprì la bocca, trovandola vuota. Arrabbiato, frugò nelle tasche del suo abito, svuotandole come un criminale in cerca di soldi.

"My lord, cosa-"

"Uscite tutti di qui." comand, interrompendo la guardia che gli stava parlando. "Fuori! Tutti fuori!"

Le guardie iniziarono a spingere i cortigiani fuori dalla Hall come fossero del bestiame in un campo, ma il Re non prestò attenzione. Afferrò entrambi i lati della camicia del Duca e la tirò, strappando i bottoni, e lo trovò lì; nascosto con cura tra la canotta e la camicia satinata, un pezzo di stoffa con la cucitura rossa. Ingordigia.

Si alzò in piedi, stringendo la stoffa nel pugno, e digrignò i denti. Marciò dalla guardia più vicina e la afferrò per il colletto, avvicinando il suo corpo al suo. "Cercate nel palazzo. Chiunque sembri sospettoso, prendetelo per un interrogatorio." ordinò Felipe. "E nessuno lascia la propria camera quando sarà buio. Voglio gli uomini di turno tutta la notte, appostati ad ogni corridoio." lasciò l'uomo dalla sua presa di ferro e lo guardò affrettarsi attraverso la folla di gente, scomparendo per comunicare il messaggio del Re.

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"Voi non capite, devo occuparmi della Principessa." disse Beth alle guardie fuori dalla sua camera.

"La Principessa può occuparsi di se stessa da sola per stasera."

Beth sospirò pesantemente e incrociò le braccia al petto. "Perchè non mi scortate alla sua camera? Così saprete dove sto andando."

"Nessuno lascerà la propria camera, my lady. Sono gli odini del Re."

"E il Re non verrà servito dai suoi servi? Devo credere che si preparerà da solo per la notte?" chiese Beth, sollevando le sopracciglia.

"Mi dispiace, my lady, ma non posso dirlo, e non posso permettervi di lasciare la vostra camera."

Beth strinse la mascella e ritornò nella sua stanza, sbattendo la porta come una bambina. Si gettò sul suo letto e fissò il soffitto. Una sensazione sgradevole nel suo stomaco la inondò mentre pensava alla Principessa che si era intrufolata nel passaggio dei domestici dopo l'assasinio del Duca, e temeva il peggio.

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Mentre camminava lungo i corridoi vuoti, Magdalena si strinse la fascia argentata intorno al dito sottile, cercando di calmare i nervi. Rimuginò sulle parole che Harry le aveva detto mentalmente. Era come un copione di una commedia che aveva bisogno di memorizzare, come i passi del ballo in maschera, ma non era tutto così semplice.

"Fermatevi!" si fermò. La profonda voce echeggiò nello stretto corridoio, provocandole i brividi lungo la schiena. Un uomo alla fine del corridoio aveva la mano sull'impugnatura della spada, pronto ad attaccare. "Dite il vostro nome." ordinò.

Lei ricordò ciò che Harry le aveva detto, quindi si schiarì la gola. "Principessa Magdalena," disse con sicurezza. "C'è qualche problema, sir?"

L'uomo nell'uniforme di una guardia le si avvicinò e socchiuse gli occhi mentre esaminava i suoi lineamenti. Avendo stabilito che fosse davvero la Principessa, si inchinò. "Scusatemi, vostra Altezza Reale. Il Re ha importo un severo coprifuoco, nessuno dovrebbe vagare per il palazzo ora." ci fu un breve silenzio. "Dove siete diretta?"

"Devo vedere il Re." disse lei. "Gli eventi di oggi mi hanno scossa e vorrei parlare con lui."

"Avete il suo permesso?" domandò la guardia.

"Non ho bisogno del suo permesso. Sono sua sorella."

La guardia annuì. "Certo, vostra Altezza. Volete che vi accompagni?"

"Non sarà necessario." replicò lei. "Buenas noches (buona notte)."

Si allontanò dalla guardia con le mani incrociate, nascondendo l'arma infilata sotto la manica dell'abito, e dirigendosi verso la camera di suo fratello. Mentre si avvicinava alle doppie porte, le due guardie si misero sull'attenti, spostarono le mani sulle loro spade. Lei si fermò davanti a loro e gli fece un piccolo sorriso.

"Vostra Altezza Reale." disse duramente uno di loro. "Cosa ci fate fuori dalla vostra camera?"

"Sono venuta a vedere mio fratello. Lasciatemi passare, per favore." disse lei, facendo un passo avanti.

L'altra guardia allungò il braccio, bloccandole l'entrata. "Ho paura che non possiate, Principessa."

"Non pensate che una sorella abbia il diritto di vedere suo fratello dopo che il suo promesso sposo è stato brutalmente ucciso?" chiese Magdalena. "Pensate che io sia una minaccia alla sua vita? Di mio fratello?" le guardie si scambiarono un'occhiata prima di farsi di lato e aprirle le porte. "Grazie," disse mentre li superava.

Nella camera di presenza, Magdalena si fermò in silenzio, gli occhi scannerizzarono la stanza. Le fiamme arancioni scoppiettavano nel focolare, illuminando la stanza che altrimenti sarebbe stata buia. Sentì le porte essere chiuse, un tonfo provenne da dietro di lei, ed entrò ulteriormente, facendosi strada verso la camera privata.

Dal ciglio della porta, sbirciò dentro trovando suo fratello addormentato sul suo letto, il corpo coricato sotto una valanga di trapunte. La luce argentea della luna brillava nella stanza, illuminando il volto austero di Felipe. Magdalena entrò nella stanza e si avvicinò al suo fianco, fissandolo. Nella sua mente, la voce di Harry le parlò e la persuase a prendere l'arma dalla manica.

Come Harry le aveva detto, tirò fuori la piccola arma e la agguantò con forza. Fissando suo fratello, deglutì e affondò i denti nel labbro inferiore, radunando il coraggio di completare il compito. "È la volontà di Dio." sussurrò a se stessa, persa nello stordimento della sete di sangue.

Appena premette il metallo freddo contro la pelle di Felipe, lui aprì gli occhi, connettendoli immediatamente con quelli di sua sorella. Come se il tempo si fosse fermato, entrambi trovarono difficile muoversi, rigidi nelle loro posizioni. Finchè una lacrima non scese dall'occhio di Magdalena e si schiantò sulla pelle fredda di Felipe, che ruppe la pausa e lui prese l'arma dalle sue dita.

Magdalena si lasciò scappare un singhiozzo mentre barcollava all'indietro, sbattendo contro un tavolo e mantando in frantumi una caraffa di cristallo col vino. Il suono del vetro in fratumi attirò l'attenzione delle guardie, che marciarono nella camera trovando Felipe mezzo vestito che fissava sua sorella con sguardo incredulo sul volto.

"Elena?" disse, interrompendo il silenzio che era calato nella stanza.

"Lussuria," disse, tirando fuori dalla tasca del suo abito il pezzo di stoffa. Lo guardò, la visione sfocata per le lacrime calde che le riempivano gli occhi. "Sareste stato la lussuria."

Seven [h.s. - italian translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora