v

1.1K 64 10
                                    

N/A: buon Natale to everyone

Con un vasetto di inchiostro e un pezzo di pergamena posati con cura sulla scrivania accanto a lei e una piuma in mano, Beth affondò i denti nel labbro inferiore mentre cercava di trovare le parole giuste per esprimere le sue emozioni. C'erano diversi percorsi che poteva prendere, ma voleva che la lettera fosse perfetta. Lo scricchiolio della porta seguito dai passi di due ragazze, comunque, fermarono brevemente il suo treno di pensieri. Lei guardò oltre la sua spalla, nonostante già sapesse chi fosse entrato, e fece un sorriso tirato per salutare le altre dame da compagnia.

Clara spalancò gli occhi infastidita quando Victoria le voltò le spalle per trovare un libro tra i tanti scaffali della libreria. Il sorriso di Beth passò dall'essere falso a sincero mentre ridacchiava delle azioni di Clara, comprendendo la sua frustrazione nei confronti della giovane donna orgogliosa. Clara riprese il libro di poesie che aveva preso dal suo nascondiglio nella sezione linguistica  e prese posto su una delle sedie vicino la finestra, adiacente a dove era seduta Beth.

Victoria, avendo trovato un libro a distrarla, si lasciò cadere su una sedia vicino al fuoco. Per un momento, calò il silenzio, e Beth pensò che sarebbe stata in grado di scrivere la lettera a Andrew, ma non durò a lungo. Victoria sospirò pesantemente e sollevò lo sguardo dalle pagine per fissare la nuca di Beth.

Clara alzò lo sguardo e aggrottò la fronte per il comportamento strano di Victoria, improvvisamente affascinata da Beth. "C'è una ragione per la quale siete estasiata dalla nuca di Beth, Lady Victoria?" chiese con tono acido.

Victoria spostò lo sguardo su Clara. "C'è una ragione per la quale vi preoccupate di farvi gli affari miei?"

"Beh, è giusto, dal momento che voi ci preoccupate tanto di farvi gli affari di chiunque altro." replicò Clara.

Beth si voltò per guardare Victoria negli occhi. "Cosa vi piacerebbe che vi dicessi?"

Victoria si passò la lingua sulle labbra arrossate e raddrizzò la sua postura. "Dovrete sapere qualcosa del misterioso gentiluomo di cui la Principissa è rimasta rapita."

"Sfortunatamente, non so cosa intendete." rispose freddamente Beth, senza battere ciglio.

"Misterioso gentiluomo? Avete letto William Shakespeare?" chiese Clara ridendo.

"Non mi permetterei di leggere tali storie. Mio padre disprezza i suoi lavori." disse Victoria, sbuffando.

"E voi dovete fare come vostro padre comanda, dopotutto." mormorò piano Beth.

Sebbene le parole di Beth fossero state dette a bassa voce, Victoria le sentì chiaramente. Lei si alzò dalla sua sedia, chiudendo il libro e avanzando verso Beth, socchiudendo gli occhi mentre la guardava. "Voi state nascondendo qualcosa, Lady Beth, ma lo scoprirò a tempo debito. Non preoccupatevi."

"Siete stata assunta per servire la Principessa da poco tempo e senza molta considerazione." replicò Beth con tono calmo. "Ricordatevi che potreste essere congedata e rimpiazzata molto facilmente."

____

Felipe riusciva a concentrarsi a malapena. I suoi occhi vagavano sulle parole scritte sui documenti posati sulla sua scrivania, ma il suo cervello non riceveva le informazioni. Sospirando frustrato, si alzò dalla sedia e camminò verso l'ingresso della sua camera di presenza. Aprì le porte e guardò il corridoio vuoto.

"Ho mandato una lettera a Mistress Sofia, chiedendole di unirsi a me a pranzo." spiegò a una delle guardie appostate alla sua porta. "Andreste per favore nella sua camera e vedere perchè ci impiega così tanto? Ho bisogno di parlarle immediatamente." aveva la coscienza pesante da quando avevano discusso la mattina precedente, allontanandolo da ogni suo dovere.

Seven [h.s. - italian translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora