Chapter seven: Let Me Love You

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Arrivata a casa mia madre mi sgridó per aver fatto tardi, ma le mentii dicendole che io e Jughead ci eravamo messi a parlare e mi ero distratta.
Non doveva ancora sapere la verità, Jug non avrebbe voluto.

Mi buttai sul letto a peso morto, ero stanchissima. Non volevo pensare a nulla, erano successe troppe cose quella sera.
Anche se avessi voluto fermarmi e riflettere, da dove avrei dovuto cominciare?

Suo padre era pericoloso?

L'uomo voleva la sua vendetta?

Jughead cosa avrebbe fatto?

E poi...ci amavamo?

Non sapevo nemmeno cosa provavo io, come potevo pensare poi a noi due?
Soffocai tutte le voci nella mia testa, era il momento di riposare. Perché è proprio di notte che i nostri pensieri diventano paranoie; è di notte che abbiamo paura; è di notte che pensiamo alle cose più assurde da fare.
È come se ci trasformassimo nei mostri di cui avevamo paura da piccoli, che credevamo si nascondessero sotto il letto.

POV'S JUGHEAD

Era ormai da 10 minuti che mio padre mi urlava in faccia.
《COME HAI POTUTO LASCIARE CHE LEI VEDESSE TUTTO CIÒ RAGAZZO?!》
Non lo sapevo neanch'io.
Non l'ascoltavo nemmeno.
Tutto ciò di cui m'importava è che Betty fosse al sicuro.
Ma come potevo, proprio io, innamorarmi di lei?
No, non avrei lasciato che succedesse. Non potevo.
《ASCOLTAMI RAGAZZO!》sbraitó lanciando l'ennesima bottiglia di birra contro il muro.
Gli importava solo di se stesso; mi lasciava solo ogni giorno e si preoccupava di me soltanto quando ne aveva bisogno.
Il mio corpo si riscaldó, il sangue scorreva velocemente nelle vene, la rabbia si accumulava dentro il mio cuore. Gli diedi un pugno.
<Non sei un bravo padre> gli dissi con le lacrime agli occhi.
E me ne andai a dormire.

POV'S ELISABETH

Non feci molta fatica ad alzarmi la mattina seguente, avevo dormito davvero tanto.
Mi andai a fare una doccia calda e i muscoli si rilassarono, la mente si liberó e la mia pelle ridivenne morbida.
Grazie a mia madre mi ricordai di prendere la copia stampata dell'articolo "speciale", che avremmo dovuto presentare al preside io e Jughead oggi.
Mentre ero sulla strada per scuola, una voce chiamó il mio nome:《Ehy B!》
Ero felice di rivedere Veronica, sentivo che stavo trascurando la nostra amicizia e così le dissi.
《B non devi preoccuparti. So che hai tantissime cose per la testa, comunque sono passati pochi giorni da quando ti sei trasferita. Ho un'idea! Che ne dici di un pigiama party da me stasera? Solo noi due!》
Risposi subito di sì, ero entusiasta.

《Jones, Grande...quest'articolo è una gioia per gli occhi! Avete fatto un ottimo lavoro insieme. Non è che vi andrebbe di far parte del giornalino scolas...》
non fece in tempo a finire la frase che sia io che lui rispondemmo subito di no.
Camminavamo per andare in classe, quando decisi di chiedergli una cosa:
<Com'è andata con tuo padre?>
Gli leggevo la tristezza negli occhi, mi dispiaceva un sacco.
《Poteva andare sia meglio che peggio. Non devi preoccuparti》
<Invece si che mi preoccupo! Tutto quel casino è successo a causa mia e già hai tantissimi problemi a cui badare per conto tuo, poi si aggiunge questo>
Mi prese il viso fra le sue mani fredde ed ebbi i brividi, ma non per la temperatura di esse...
《Betty, va tutto bene, okay? E poi...》tolse le sue mani dalle mie guancie e mi guardò con una faccia perplessa.《Vado》
Fu questa la sua ultima parola.
Non ci capivo più niente.

Prima di andare a casa di Veronica decisi di fare una passeggiata, poiché ero restata tutto il pomeriggio sul divano.
Questa volta però, controllai bene prima una mappa e mi avviai di pomeriggio.
Decisi di visitare una parte storica di Riverdale.
Mentre camminavo vidi un ragazzo che, camminando, si voltava spesso a controllare qualcosa...o forse qualcuno.
Aveva un'aria familiare e dal ciuffo di capelli corvini capii di chi si trattava: Jughead.
Andai subito verso di lui, chiamandolo. Lui si girò di scatto e cercò di nascondere una busta dietro la schiena.
Peccato per lui, avevo già visto cos'era.
<Jughead...cosa stai facendo?>
《Betty devo farlo per forza, è urgente》era molto agitato.
<Allora sei tu che ti crei tutti questi problemi>
《Come fai a sapere di tutti i miei problemi》la sua non era una domanda. Voleva che glielo dicessi e basta, ma sapevo che già aveva intuito.
《Elisabeth, io non sono un bravo ragazzo. Faccio le mie scelte, ma non è detto che siano sempre libere. Se sai di tutti i miei problemi, sai anche che presto sarò costretto a farlo》
<Jughead io tengo a te>
《Anch'io Betty, ed è proprio per questo che non puoi entrare nella mia vita. Ti causerà solo problemi》
Nella mia testa stava scoppiando un uragano.
Io lo volevo nella mia vita.
<Jughead, lascia che io ti ami.
Non sei bravo, ma è tempo che io ti ama>
Lui si avvicinò a me, prese i miei fianchi tra le mani e tutto d'un fiato disse《Ti amo》
poi mi baciò.

*title song: Let Me Love You
-Ariana Grande*
•frase della canzone scritta nel capitolo:"non sei bravo,ma è tempo che io ti ama" (You are no good but it's time I love you) e "lascia che io ti ami"(let me love you)

//Spazio autrice//
Salveeee :) Scusate se questo capitolo è uscito più lungo del solito e la parte più bella è stata alla fine, ma ho deciso che il bacio lo descriveró nel prossimo capitolo (che pubblicherò sempre stasera)
Eeeh nulla #bughead is real🐍♡

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