Kris correva tra gli alberi il più velocemente possibile.
Sentiva i rami che cercavano di barricargli la strada, i rovi che uscivano dai cespugli graffiargli il corpo.
Ma non si sarebbe fermato, ne sarebbe tornato indietro.
Dopo quella che aveva fatto, si meritava di restare da solo, in esilio, lontano da tutti, per sempre.
Alla fine il ragazzo si fermò sotto un vecchio ciliegio ormai spoglio, facendo evidenziare i grossi rami nodosi, che creavano quasi un riparo.
Sentiva la testa che scottava, il respiro mancare e il cuore stesse per schizzare fuori dal petto.
Per di più la visuale era offuscata, quindi sarebbe stato inutile continuare.
Ad un certo punto sentì un rumore provenire dal suo stomaco, poi una forte nausea, prima di espellere tutto quanto dietro ad un cespuglio.
Quando finì, sentì una sensazione di libertà, come se si fosse tolto un grosso peso dal suo corpo.
Si sentiva più leggero.
Mentre si immergeva nei suoi pensieri, una voce lo riportò alla realtà:
" Che brutta situazione, vero Kris? "
" Sta zitto "
Rispose Kris mentre si puliva la bocca con un fazzoletto.
" E ora che si fa? Hai ferito un innocente, non potrai più tornare a casa.
Sei solo, propio come me..."
" Vattene "
Sussurrò il giovane spingendo via la strana ombra che si stava avvolgendo intorno al corpo di Kris.
" Sai che non posso, sono attaccato a te tramite la tua anima."
Ghignò l'ombra tirando fuori un piccolo cuore nero dal petto dell'umano.
" So I tuoi piani, e non ho intenzione di aiutarti."
Ribattè Kris girandosi dall'altra parte.
" E cosa intendi fare, tornare indietro?!"
Stette zitto.
Nessuno disse una parola, solo il vento riusciva a rompere quel silenzio inquietante.
"Tutti quanti ti odiano Kris, e tu ne sei cosciente."
"..."
" Se non ti fidi di me, di chi ti puoi fidare? Nessuno ti conosce bene quanto me"
Ancora silenzio, l'ombra fece uno sguardo annoiato prima di ricominciare.
"OH bhè, io ti volevo solo aiutare, ma se non vuoi, sta pure qui, ti volevo fare sentire più forte..."
Colpito e affondato.
Quella cosa aveva colpito il tallone d'Achille di Kris.
Sapeva che sentirsi debole lo faceva imbestialire, quindi era in trappola.
"ASPETTA!"
La creatura si girò, sorridendo.
"Vedo che alla fine hai ragionato mio caro."
L'ombra si avvicinò, e gli porse la mano.
"Vieni con me, e nessuno ti farà più del male."
Kris guardò la mano.
Non voleva stare al suo gioco, ma non aveva scelta.
Appena venne a contatto con la mano, la creatura sorrise ed entrò nel corpo di Kris.
"Ora basta giochetti."
Disse il giovane con un ghigno sulla faccia.
"Sono stufo di trattenere questa rabbia"
Alzò il coltello alla luce della luna, facendo risplendere la lama.
"Questa volta compreso un vero e propio genocidio."
ANGOLO AUTRICE
Ciao
Ecco il nuovo capitolo
Buona lettura e buon rientro a scuola!
Chan_ry