Continue? Deltarune [ Finito ]

[9]

"KRIS!"
Asriel continuava ad urlare il nome del fratello, nel tentativo di sentire la sua risposta.
Goccia di sudore scendevano dalla sua fronte, l'ansia si era preso possesso del suo corpo.
Non riusciva a pensare che a Kris, al suo sguardo quando colpì il povero cittadino.
Si ricordava perfettamente.
Neri.
I suoi occhi erano completamente neri.
No, quello non era Kris, non avrebbe mai fatto male a nessuno, neanche sotto tortura.
È vero, aveva "giocato" con tanti animali da piccolo, ma non avrebbe mai aggredito una persona.
La notte stava calando, e la visuale cominciò a diminuire con la luce, mentre il freddo di stava prendendo a poco a poco tutta la foresta.

Asriel cominciava ad avere freddo, ma quello fu l'ultimo dei suoi problemi.
Doveva trovare Kris.
Si sentiva uno schifo, gli aveva promesso tante cose, e lui ci aveva pure creduto, mentre invece non si era mai fatto vivo in questi anni.
Si sentiva uno schifo. Per davvero.
Si strinse i pugni tanto da fargli male.
Kris non meritava tutta quella sofferenza.
Si era promesso che lo avrebbe rallegrato, quando è stato il primo a dargli dolore e tristezza.
Ad un certo punto vide una sagoma.
"Kris!"
Asriel abbracciò il fratello, ma lui lo spinse via, puntandogli il coltello.
"Kris?"
"Il tuo amato fratellino non c'è più..."
La voce corrotta del ragazzo rendeva l'atmosfera inquietante.
"Sì è davvero stufato di dover giocare sempre da solo."
Kris continuava a girare attorno al maggiore.
"Che hai fatto a mio fratello?!"
"Solo adesso ti importa di lui?
Mi sembra strano, fino a qualche ora fa era solo un'ombra per te."
La faccia di Kris cambiò in grosso ghigno.
" Ma puoi rimediare, che ne dici di fare un giochetto tutti insieme?"
Tutto intorno di fece nero, Asriel e Kris cambiarono da colorati a bianchi, come spettri, l'unica cosa colorata era il contorno dell'anima di Kris, rossa, che delimitata un piccolo cuore nero.
"...cosa sei tu veramente...?"
Il ragazzo fece una risata al dir poco malata prima di far vedere i due occhi neri, gocciolanti.
"Puoi chiamarmi...PLAYER"