Il gruppo di Chantal

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Come ogni mattina mi posizionai lo zaino in spalla e bussai alla casa della mia migliore amica aggiustandomi il cappellino di lana.
Non vedevo l'ora di vederla, era bello stare con lei a ridere e a scherzare e a prendere in giro quegli stupidi dei ragazzi popolari.
Sua madre, una donna veramente bella su cui qualche volta qualche sega mi era scappata, mi venne ad aprire.
I suoi capelli neri e i suoi occhi verdi come la figlia mi guardarono.
"Ciao Zane" mi mordicchiai il labbro inferiore ammirandola.
"Salve signora" la salutai cercando di assumere un tono autoritario e non da bambino arrapato.
"Vai pure ragazzo, e sveglia mia figlia! Due minuti sennò non vi accompagno!"
Esclamò ridendo, annuii e andai verso la stanza di Kay.
Era una di quelle stanze da ragazza perfetta, rosa e bianca.
Tipo quella delle Barbie.
Era tutta in ordine, spalancai la porta e le lanciai il sacchetto con il cornetto in faccia, come facevo ogni mattina.
"Sveglia dormigliona" Esclamai, guardai le nostre foto con un sorriso.
Kayla ed io eravamo migliori amici da sempre.
Kay sbadigliò e farfugliò Un unica parola che mi fece ridere:
"Cibo"
Mi sdraiai sul suo letto comodissimo, la guardai scostandole un ciuffo di capelli ribelli color caramello.
"Tua mamma ha detto che se non scendi entro due minuti, dobbiamo andare con il bus e sai quanto è noioso andare con il bus" odiavamo vedere i perfettini che facevano gli scemi, finsi un conato di vomito.
"Potremmo prenderlo oggi! So che il gruppo di Chantal lo prende sempre"
Chantal era l'Ape regina del gruppo delle ragazzine popolari.
Era veramente bella, mi ero segato molte volte su di lei in effetti.
Ma non era nostra amica per niente al mondo.
Non ci avevamo mai parlato.
Inarcai un sopracciglio.
"E da quando ti interessa?" Esclamai ridendo guardandola negli occhi.
Kay alzò le spalle.
"Forse dovremmo provare ad essere più...normali" rispose come se fosse una cosa normale da dire, trattenni una risata, sembrava davvero seria ma sapevo che scherzasse.
Almeno speravo.
"Stai male oggi eh" Risposi e le cominciai a fare il solletico, mi piaceva farla ridere e infatti fu così.
Scoppiò in una fragorosa risata.
"Okay okay hai ragione, è una cosa stupida"
Risi annuendo.
"Molto stupida, Kay" Ammisi facendole la linguaccia "Dai, alzati"
Kay si alzò di malavoglia lasciandomi intravedere il su corpo che cambiava ogni giorno di più.
I seni.
Il sedere.
Menomale che fossimo solo amici, sennò ci avrei provato spudoratamente con lei.
Ma la consideravo come una sorella.
Ma gli occhi mi funzionavano per bene e infatti la guardai attentamente mettendomi le mani dietro alla testa e sorrisi.
"Hai studiato?" Chiesi, non eravamo molto studiosi, ci divertivamo solo a ridere e a scherzare e infatti i professori si lamentavano sempre.
"Più o meno" rispose infatti facendomi ridere, la guardai leccandomi le labbra.
"Puoi vestirti, piccola. Non mi scandalizzo" dissi facendole un occhiolino divertito, tra qualche secondo mi lancerà un cuscino in faccia chiamandomi pervertito e mi manderà fuori.
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Kay si cominciò a spogliare e la guardai ansimante, non mi ero mai aspettato che si spogliasse davanti a me.
Non dovevo nemmeno eccitarmi così tanto, dato che l'avessi già vista in costume da bagno.
Tossii per camuffare il mio gemito.
"Non pensavo lo avresti fatto sul serio"
"Che c'è, all'improvviso ti scandalizzi?"
Non riuscivo ad interpretare il suo tono e poco mi importava in quel momento.
Me la stavo immaginando proprio nelle posizioni che vedevo nei porno.
"No no, non sei il mio tipo" Risposi spavaldamente alzando le spalle.
"Bene. Ci muoviamo?" Chiese dopo essersi vestita, indossava un jeans ed una maglietta a mezze maniche, si infilò la giacca, mi alzai dal letto.
"Certo piccola" Esclamai facendo il saluto militare.
Kay rise e mi abbracciò.
"Ti voglio bene" sussurrò come una bimba, sorrisi e la strinsi a se, le feci l'occhiolino baciandole una guancia.
"Ti voglio bene Kay"
Mi prese per mano e mi trascinò fuori dalla sua camera facendomi ridere. "Eccovi ragazzi, stavo per andarmene" esclamò sua madre con un sorriso che avrebbe fatto invidia al mondo intero. Andiamo pure in auto" disse e si incamminò fuori, il suo sedere sculettava o era soltanto una mia impressione?
O un sogno che diventava realtà?
Trattenni un gemito ma ammisi:
"Tua madre è davvero figa."
"Che schifo! Non parlare così di mia mamma" esclamò inorridita.
Se avesse solo immaginato ciò che pensavo di sua madre le sarebbe venuto un colpo al cuore alla mia cara migliore amica.
"Ma è una bellissima donna! Non posso farci niente!" Esclamai roteando gli occhi e salii in auto.
"Ma non può piacerti mia madre, è come se ti piacessi io!" Rispose salendo in auto.
"Ma tu hai la mia età e ti considero come mia sorella! Tua mamma invece a quarant'anni ed è veramente gnocca! Non sono l'unico che lo dice!" Spiegai come se volessi uscire da quel casino in cui mi ero mischiato con le mie mani.
La madre di Kay rise.
"Grazie Zane eh!" Aveva ascoltato la nostra conversazione.
Volevo solo sprofondare negli abissi e non uscirne mai più.
Tossii e restai in silenzio imbarazzato.
*Kay mi guardò leggermente male.
"Pervertito" mi disse e non parlammo più per il resto del tragitto in auto.
Riecheggiava soltanto la musica.

Appena la signora parcheggiò esclamò:
"Eccoci ragazzi"
Kay uscì dalla macchina, io guardai sognante sua madre e le sorrisi.
"Grazie signora!" Esclamai uscendo dalla sua auto e misi un braccio intorno alle spalle della mia migliore amica, un gesto che facevamo sempre, lei si appoggiò a me.
"Ciao mamma!" La salutò, facendola sorridere.
"Ciao tesoro di mamma!" E se ne andò.
Così cominciammo a camminare e in lontananza vidi Chantal con il suo gruppetto di amiche e i due maschi popolari, che facevano foto con la bocca a culo di gallina.
"Guarda li i coglioni che si fanno le foto a culo di gallina" Esclamai ridendo.
"Sembra che si divertano" rispose guardandoli, la guardai confuso e poi alzai le spalle.
Sembravano solo delle Barbie e dei ken che volevano avere mi piace su Instagram.
"Mah, a me non sembra" risposi infastidito.
Kay alzò le spalle e così mi misi a sedere sul muretto vicino alla scuola e presi una bottiglietta di coca cola.
Ne bevvi un sorso lunghissimo.
"Posso?" Domandò Kay alludendo alla bottiglietta, annuii passandogliela e in quel momento passò Louis, il ragazzino più popolare della scuola.
Tutte le ragazze gli andavano dietro.
Biondo.
Occhi azzurri.
Giocava a basket.
Passò davanti a noi e per la prima volta sorrise a Kay.
Pensai che lei gli dicesse qualcosa, ma con mia grande sorpresa lei ricambiò.
Appena lui se ne andò, guardai la mia migliore amica inarcando un sopracciglio.
Lei lo seguì per tutto il tragitto che fece fino ad andare da Chantal.
Presi una barretta di cioccolato a latte dal mio zaino e cominciai a mangiarla chiedendole curioso:
"Perché lo fissi?"
"Mh? Non lo stavo fissando" disse come se avessi visto male, ma sapevo ciò che avessi visto.
"Si che lo stavi facendo Kay" Ammisi alzando le spalle e bevendo un sorso di coca cola.
"Non è vero" rispose un po' infastidita.
Mangiai mugolando:
"Hm hm" ridacchiai e scesi dal muretto, le misi un braccio intorno alle spalle, lei sbadigliò così le chiesi:
"Sonno?"
"Un po'."
Stavo per dire qualcosa ma Luis si avvicinò a noi sorprendendomi.
"Ciao Kay" la salutò con quel suo sorriso snervante.
"Hey" ricambiò il saluto la mia migliore amica, lasciandomi un po' perplesso ma non dissi niente.
"Chantal ed io volevamo..." lo bloccai esclamando:
"Non sa parlare lei? È troppo stupida?"
Luis mi guardò male:
"Ma che vuoi? Levati tu. Volevamo invitarti alla nostra festa di compleanno." sorrise a Key, così scoppiai a ridere.
Kay sorrise come una stupida, poi guardò me.
"Zane è invitato?"
Luis era titubante ma annuì con un sospiro nervoso.
"Allora ci saremo" esclamò felice la mia migliore amica.
Louis le sorrise e le baciò una guancia e se ne andò dalle altre.
"Bleah! Lavati con la candeggina" dissi schifato, Kay rise.
"Esagerato"
"Comunque io non voglio andarci" misi in chiaro, non volevo andare ad una festa dove tutti mi stavano antipatici.
"Perché no?" Domandò confusa, la guardai malissimo.
Ma cosa le prendeva?!
"Ma seria? Ci stanno antipatici da sempre."
"Lo so, ma pensavo che sarebbe stato divertente andare ad una festa una volta tanto" rispose guardandomi negli occhi.
Mi incantai nei suoi occhi stupendi.
E borbottai un semplice "Hm"
"Dai, proviamoci" mi supplicò, così sbuffai guardandola negli occhi.
Kay mi tirò un colpetto.
"Ti fidi di me?" Chiese sorridendomi.
"Certo" Ammisi sospirando.
"Allora dai, facciamo un salto alla festa, se ci divertiamo restiamo"
Le sbaciucchiai la fronte annuendo.
Kay sorrise.
"Vamos piccola" esclamai e lei annuì rispondendo con un piccolo tono di voce "Andiamo"

Entrammo in classe e ci mettemmo seduti ai nostri soliti posti, mi misi le cuffie, cominciai ad ascoltare la musica e mi addormentai.
Come ogni volta fui svegliato da Kay appena arrivò la prof.
"Uffa" borbottai infastidito.
"Già" rispose, così le sorrisi.
Kay ascoltò la lezione mentre io la fissai per tutto il tempo.

ANGOLO AUTRICE:
BELLA A TUTTI RAGAZZI!
BENVENUTI IN UNA NUOVA STORIA, SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E SPERO CHE VI ABBIA FATTO SORRIDERE.
SE SIETE ARRIVATI FIN QUI VI RINGRAZIO!
UN BACIONE!❤️
Fatemi sapere anche quali giorni vorreste che pubblicassi.
Deciderò due giorni 😊
Ringrazio la mia supporter! Ti dedico il capitolo, ANNA!

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