five

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L'ultimo sole stava definitivamente scomparendo dietro le colline tinte di arancione, mentre sul lungomare della città di Busan si poteva percepire il calore dei raggi che contrastava con la brezza serale che tirava dall'oceano.

Jimin era seduto su una panchina, ad osservare l'orizzonte infinito e le persone che camminavano sulla spiaggia.
Il giorno precedente era stato diverso dal solito, così aveva deciso di trascorrere quella domenica pomeriggio a far sbollire tutto il rancore.

Una ferita era rimasta aperta sul suo cuore, da quando aveva visto il ragazzo con cui aveva vissuto una delle giornate più intense dell'ultimo periodo baciare la sua presunta fidanzata.
Non capiva come mai non gliene avesse mai parlato, però allo stesso tempo comprendeva, d'altronde si conoscevano da pochissimo e non aveva il dovere di spiattellargli subito i suoi segreti.

Dall'altro lato, aveva mentito ai suoi amici ad era anche stato colto in flagrante.
Non aveva nessun motivo per raccontare falsità al suo gruppo, soprattutto perché loro erano i primi che si sarebbero potuti immedesimare nella sua situazione, essendo sempre stati in grado di farlo, ma si sentiva sporco, diverso dal resto della popolazione, e non era ancora abbastanza abituato e pronto a confessare la verità.

Sperava che qualcuno lo avrebbe accolto per quello che era davvero, e se il mondo non fosse stato così ingiusto nei suoi confronti, non avrebbe dovuto inventare mille scuse e costruire infondati castelli di bugie per coprirsi.

Aveva ingannato una ragazza che non aveva alcuna colpa, Chaeyoung, pur di apparire bello e normale agli occhi della gente.
Se avesse posseduto anche solo una minuscola parte della forza che possedevano le altre persone, sarebbe stato libero di respirare ed andare oltre.

La sera prima, appena tornato a casa, aveva ricevuto una serie di messaggi in cui la rossa gli dava dello stronzo, del codardo e del bastardo, per poi scusarsi e ricominciare con insulti di ogni genere.
Aveva visualizzato senza però rispondere, e si odiava da solo per questo.

Mentre fissava con occhi tersi la chat, pensò che come minimo doveva mandare un messaggio per farsi perdonare.
Tenette premuto il dito sul microfono e registrò un messaggio vocale.

"Hey. Scusa se ti rispondo solo ora ma ieri è successo un po' un casino. Comunque ho saputo che la festa ha spaccato e che hanno fatto rotolare Hoseok dalle scale. Mi dispiace di essermelo perso."

Fece una breve pausa per poi riprendere a parlare.

"Poi se vuoi ti racconterò più nei dettagli. Fammi sapere."

Lasciò la pressione del dito ed il messaggio venne consegnato nell'immediato al destinatario.

Jimin sorrise e si soffermò ad osservare la foto profilo di Chaeyoung. Era una ragazza molto carina, aveva delle labbra simmetriche, un naso non troppo grosso e dei lunghi capelli folti.
Nonostante ciò, non gli faceva provare assolutamente nulla.
I suoi coetanei si sarebbero fatti in quattro pur di conquistare la fiducia di una persona come lei.

Sebbene non sentisse le farfalle nello stomaco, doveva farsela piacere, per non farla soffrire, per non deludere la sua scuola, la società e la sua famiglia.
Doveva assolutamente trovare un modo per guardarla alla stessa maniera in cui guardava Yoongi, e perché no, per finirci a letto.

Spinto dalla curiosità e dalla convinzione, aprì una scheda del browser e sulla barra di ricerca digitò le parole:

Come eccitarsi per una ragazza se si è gay

I risultati della ricerca furono molto vari; chi diceva di ubriacarsi ed andarci a letto, chi suggeriva di immaginare fosse un maschio, chi  invece era più crudo, e consigliava semplicemente di puntare subito agli uomini senza fingere.

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