-Da piccola tua mamma e tuo padre mi diedero in adozione-
Disse tutto d'un fiato. Era pallida e sentivo la sua voce spezzata.
-All'età di dodici anni... io scoprii dove abitavano e tornai. Ero così felice, e pure loro lo erano. Io però avevo tutti quei problemi...- e scoppiò in lacrime. Le presi la mano.
-Io non sapevo che fare- singhiozzò - e loro mi cacciarono di casa- pianse e si strinse con forza al cuscino - loro non mi volevano, non volevano una figlia piena di problemi..-
In quel momento mi alzai e presi il suo frullato, e glielo porsi. Lei sorrise.
Amavo quel suo sorriso, Dio!
Era pieno di forza e speranza, quello che animava le lovatics, quello che ti faceva esplodere il cuore!
-Così cercai forza nella musica. E anche grazie alla mia migliore amica, io riuscii a guarire- bevve un po' - ma io non riesco a scordare il loro odio. Quando seppi che c'eri tu, ero determinata in un modo assurdo, implacabile, a trovarti. E ti avrei portata con me. Ero pronta a dare forza ai miei fan, a essere quel punto fisso di forza. Quello che vedi per dire "andiamo avanti". E fui felicissima poi, di vederti al mio concerto..
Il sole era raggiante. E anche il nostro legame.