Aflame.

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Il fresco della sera mi faceva venire i brividi ogni volta che Demi si tirava la coperta per il freddo.

-Demi la coperta-

Allora la sua presa si allentava. Dopo cinque minuti tirava di nuovo perchè, non lo so.

-Demi la coperta-

La sua presa si allentò.

Tentai di addormentarmi. Demi tirava di nuovo.

-Demi la coperta- dissi con l'ultimo briciolo di pazienza che mi era rimasto.

E subito la sentii sbuffare. Ma poi lasciò la coperta.

Afferrai il telefono. Erano le due di notte, la finestra era aperta, il cielo era luminoso, le stelle sbrilluccicavano come diamanti da 24 karati. Non che io li avessi mai visti però. La luna splendeva. Si sentiva una leggera musica di discoteca, e i grattacieli splendevano di mille luci colorate.

Ecco che Demi tirava.

Eh no, stavolta tirai con uno strattone la coperta.

Poi ci fu un  BUM.

Avevo fatto cadere Demi a terra!

- Aiaaaa, Sei una grandissima..s-t-r-o...- disse con voce grave. Io scoppiai a ridere intimandole un -ha ha, te lo meriti!-

Poi si alzò, col suo ciuffo disordinato e le sue lentiggini. E col pigiamino a elefantini.

Si buttò sul letto.

Non appena iniziai a prendere sonno, mentre le mie palpebre si iniziavano a chiudere...il mio telefono cinguettò.

CIP,CIP.

Allungai le mani e faci rotolare il telefono fra le mani. Accendei lo schermo che mi fece chiudere gli occhi.

Messaggio da mamma.

Come da mamma? 

Ci clicco su.

-Chiama i pompieri ora!-

Che cosa era succeso oddio!? Mi metto a sedere, e scuoto Demi con forza.

-Mamma e papà, incendio, pompieri, ora!-

Demi si mette in piedi subito, corre al telefono di casa e chiama i pompieri, accende le luci e beh..inciampa pure, dato che sento un lieve tonfo.

- AHII-

Rido, ma ero nervosa. Con frenesia, butto i panni sul letto e metto un pantaloncino e una felpa, le infradito e corro giu, con i panni di Demi in mano.

Okay, so di non essermi vestita proprio bene, ma chissenefrega?

Demi abbassò la cornetta, infilò la camicietta rosa e le scarpe, mezza col pigiama, e corremmo fuori il palazzo, afferrammo il primo taxi e in fretta e furia arrivammo all'abitazione dei miei genitori.

O in quello che restava.

Era incenerita, a terra, piena di fiamme che mi bruciavano il viso.

Mia madre stava su una barella, e i pompieri spegnevano l'incendio.

Corsi da mia mamma.

-Ma papà?- dissi senza fiato.

Demi aveva in viso la disperazione pura.

All'insegna di...Demi Lovato!. (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora