Era lì che mi guardava ero nel più completo panico.
Molte persone pensano che io sia una persona menefreghista, un po' superficiale, ma non é così, tengo molto ai sentimenti e per me sono cose molto importanti.E rideva, rideva, sembrava che il sole in quel momento riflettesse il suo sorriso.
Mi portò a fare un giro, il "più bello" che avessi mai fatto, mi portò nel suo posto preferito, in una piccola stradina isolata dal resto del mondo.
Il sole intanto calava e lui aspettava solo quello.
Lui non è mai stato timido con le ragazze, si era creato una specie di maschera in cui era un persona molto "volgare", ma io lo conoscevo a fondo, e non era così.
Si era ormai fatto tardi e mia mamma mi mandò un messaggio solo per avvisarmi che dovevo partire di casa.
In quel momento mi sentivo molto Sandy nel telefilm "Grease",io quella sdolcinata e lui il "finto duro".
Tornai con i piedi a terra.
Mi si avvicinò dolcemente e io mi sedetti sul marciapiede.
Si inginocchió davanti a me e fece il suo solito sorrisino ebete.
Con estrema leggerezza mi prese in braccio e mi guardò dritto negli occhi.
Ci baciammo. Provai un brivido mai conosciuto prima.
Lui era solito a baciare tante ragazze, come se fosse una cosa dovuta, ma in quel momento quel bacio lo cercava.
Lo fissai dritto negli occhi diventando tutta rossa e lui cadde sul marciapiede.