"Non posso più di liberarmi da questa bugia,ormai mi appartiene."
Cammino con noia in questi viali di una città che ho sempre odiato senza un motivo preciso forse perché non ho fatto mai amicizia o forse perché la gente é noiosa e senza uno scopo preciso;é solo colpa dei miei genitori che mi trovo ancora qui li ho supplicati tante volte di farmi tornare nella mia città di nascita ma la loro risposta è sempre stata negativa e quindi ho perso le speranze.Dopo 1 ora passata a girovagare senza una meta precisa torno a casa i miei come sempre non ci sono,mi siedo sul divano a guardare la televisione e neanche dopo 1 secondo la spengo non essendoci programmi interessanti come sempre;prendo il cellulare e scorro sulla home di instagram finché non mi ritrovo a leggere un annuncio di una scuola di danza che cerca dei ballerini per una gara internazionale l'unico problema e che la scuola si trova a Busan la mia città natale,vorrei tanto tornarci penso.Dopo 4 ore passate da solo a casa tornano i miei e adesso mi ritrovo a cenare con loro,"Jimin perché hai quella faccia triste" mi domanda mia madre "Sai benissimo il motivo mamma,è inutile che continui a domandarmelo" rispondo,notò lo sguardo di mia mamma che assume uno sguardo rassegnato;appena finito di mangiare mi alzo dalla sedia per andare in camera neanche il tempo di muovere un passo mio padre mi ferma "Jimin io e tua madre dobbiamo dirti una cosa" mi giro verso di loro e aspetto che mi dicano cosa vogliano ancora da me,"Io e tua madre abbiamo deciso di tornare a Busan per andare a trovare i nostri parenti resteremo li 9 mesi poi torneremo qui per poi tornare a lavorare" la mia bocca si spalanca e i miei occhi diventano lucidi dalla felicità dopo tutti questi anni posso tornare nella mia città nella mia vecchia casa e chissà incontrare di nuovo i miei vecchi amici,dalla felicità abbraccio forte mio padre e mia madre non potevano darmi una notizia migliore di questa "Quando partiremo?" "Domani pomeriggio subito dopo aver mangiato,comincia a preparare la valigia" risponde mia mamma,non la lascio neanche finire che corro subito in camera e dal sotto il letto prendo una valigia di dimensione medie al cui interno comincio a mettere tutto ciò che mi serve per questi 9 bellissimi mesi;dopo 2 ore chiudo la valigia e la metto fuori alla porta,dopo aver passato qualche ora a leggere decido che è l'ora di andare a dormire domani sarà una lunga giornata,mi addormento quasi subito cosa mai accaduta da quando mi sono trasferito."Jimin svegliati vieni a mangiare tra poco dobbiamo partire" la voce di mia madre mi sveglia da un lungo sogno,un sogno che speravo di non fare mai più volevo dimenticare le sue labbra, prendo il cellulare controllo l'orario e mi rimango scioccato quando leggo l'orario che segna 12:30 non ho mai dormito cosi tanto,mi alzo e la prima cosa che faccio e andare in bagno e lavarmi la faccia esco dal bagno e vado in cucina e mangio un panino prima di correre in stanza per decidere cosa indossare,scelgo una tuta semplice nera giusto per rimanere comodo prendo le ultime cose che ho rimasto in camera ed esco prendendo la valigia e trascinarla fino a raggiungere la macchina la porgo a mio padre che poi mette nel cofano,salgo nel sedile posteriore e aspetto che mio padre mette in moto la macchina e appena vedo che la macchina esce fuori dal nostro viale per poco non mi metto a piangere forse dopo tanto tempo posso tornare ad essere felice.Dopo quasi 2 ore passati a dormire mi sveglio e mi accorgo di essere quasi arrivato nella mia vecchia casa i miei occhi guardano tutti i minimi particolari della mia città e solo adesso mi sono accorto di quanto veramente mi sia mancata,la macchina si ferma davanti la mia vera casa che è rimasta sempre la stessa e la prima cosa che faccio e prendere le chiavi dalla mano di mia madre e correre verso la porta per poi aprirla,finalmente odore di casa mi guardo intorno e ogni cosa che vedo e che tocco mi riportano a dei ricordi che faranno sempre parte di me,mio padre mi porge la mia valigia che trascino in camera appena entro in camera lascio la valigia a terra e mi lancio sul mio letto e rimango cosi per 5 minuti poi decido di alzarmi e di sistemare i vestiti nel armadio e le scarpe sotto il letto,esco dalla mia camera e vado in cucina Mamma posso uscire?","Jimin dobbiamo andare prima a casa di tua nonna e poi quando torneremo potrai uscire tranquillamente" risponde,emetto un piccolo sbuffo e aspetto che finiscono di preparasi per poi avviarci a casa di mia nonna.Neanche il tempo di varcare la porta che delle braccia mi circondano la schiene e il mio petto viene spinto verso una persona più bassa "Jimin tesoro mi sei mancato tanto"mia nonna mi accoglie cosi col suo sorriso sincero che mi è mancato tanto"nonna mi sei mancata anche tu tanto" toglie le braccia dalla mia schiena e saluta con tono caloroso anche mia madre e mio padre entro in cucina e seduto su una sedia vedo mio nonno che legge il giornale della settimana come ha sempre fatto le vecchie abitudini non cambiano mai;passiamo metà della giornata a casa di mia nonna e verso le 20 torniamo a casa,mangiamo un panino essendo che nessuno di noi ha intenzione di cucinare;"Adesso posso uscire?"domando "Si ma torna presto, prendi le chiavi perchè adesso io e tua madre andiamo a dormire"risponde mio padre senza neanche guardarmi,prendo le chiavi e chiudo il portone e comincio a avviarmi verso il centro,vecchi ricordi mi scorrono nella mente mentre osservo vari negozi e bar ricordo quando io e vecchi amici entravamo nei negozi e provavamo dei vestiti senza mai comprarli mi mancano tanto ma so che se gli scrivessi mi manderanno al diavolo e me lo merito dopo averli abbandonati senza che loro sapessero della mia partenza non gli lasciai neanche una lettera o un messaggio non so neanche il perché non lo feci forse per paura o per il dolore. Arrivo davanti al mia vecchia scuola di danza da li e cominciata la mia passione per il ballo che ogni anno e sempre aumentata di più stranamente era ancora aperta,entro senza esitare e rimasto tutto uguale anche il vecchio bancone consumato,mi avvicino e riconosco subito Alisia la direttrice del centro appena si accorge mi guarda in modo strano come se non mi conoscesse ma poi pian piano i suoi occhi si spalancano e poi diventano quasi lucido si alza di scatto dalla sedia e corre ad abbracciarmi e sento le sue lacrime che scorrono sulla mia maglia "Jimin non ti aspettavo pensavo che non tornassi mai più" dice la stringo a me "Ma ora sono qui mi sei mancata anche tu tanto" toglie le mani dalla mia schiene e mi guarda "Come va ?" domanda "Adesso finalmente bene mi sento di nuovo a casa" rispondo "Immagino che vuoi fare un giro per le stanze prego vai pure io continuo a compilare delle scartoffie"mi dice indicandomi il corridoio che porta a 4 sale di ballo,la saluto e mi incammino vecchi ricordi si impossessano di me la prima sala e dedicata al classico ricordo quando mi mettevo ad osservare le bambine ballare e speravo che da grandi diventassero delle ballerine perfette,osservo le altre stanze fino a ritrovarmi nell'ultima dove sento provenire della musica pop mi avvicino al vetro e per poco non cado a terra, all'interno della sala trovo Jungkook uno dei miei più cari amici che ho abbandonato lo guardo con gli occhi spalancati mentre lo guardo ballare,è migliorato tantissimo e sempre stato bravo sicuramente meglio di me e cambiato molto anche fisicamente e molto più muscolo e i suoi capelli sono più corti e di colore nero,rimango a guardarlo senza muovermi non ho il coraggio di entrare nella stanza e salutarlo ho paura della sua reazione e per mia fortuna non mi nota,decido di andarmene saluto Alisia e mi avvicino alla porta pronto per uscire ma una voce mi ferma,la sua voce "JIMIN!sei veramente tu ?" rimango immobile come un sasso lo sento avvicinarmi,mi afferma il braccio e mi fa voltare verso di lui i miei occhi incontrano i suoi profondi come sempre,e con mia assoluta sorpresa dai suoi occhi cominciano a scendere lacrime incontrollate e dopo poco mi rendo conto che anche io sto piangendo dopo neanche un secondo ci ritroviamo a terra ad abbracciarci forte avevo bisogno di lui ne ho sempre avuto il bisogno .Passiamo una decina di minuto cosi,"Jimin perchè mi ha fatto questo" mi dice mentre continua a piangere "Mii dispiace tanto Jungkook mi sei mancato tanto" "Anche tu Jimin anche tu mi sei mancato" ci alziamo da terra e mi trascina dentro la sala mi fa sedere a terra e lui si siede di fronte "Mi devi delle spiegazioni" e la prima cosa che mi dice,gli racconto che mi sono dovuto trasferire e non ho mai avuto il coraggio di salutarli "Hai sbagliato tanto Jimin ci potevi scrivere" risponde guardandomi male "Si hai ragione non ne ho avuto ma il coraggio mi dispiace"gli rispondo guardandolo "Ho sofferto tanto,ma adesso sei qui e non mi importa cosa è successo ormai mi è passato" mi risponde avanzando verso di me porta la sua mano sulla mia guancia e fa scorrere la sua mano dal basso verso l'alto sul mia guancia finchè le sue mani non toccano le mie lebbra e le guarda fisse come se volesse che le mie labbra toccassero le sue e forse infondo anche io lo voglio ,non è il primo bacio che ci diamo lui ci ha sempre provato con me ma io non sono mai stato sicuro di voler stare con lui perchè sapevo che il mio cuore apparteneva ad un'altra persona,ma adesso non mi importa più,porto la mia mano dietro al suo collo e lo spingo verso di me le nostre labbra si toccano giusto per un secondo perchè una persona spalanca la porta e la sua voce rimbomba per tutta la sala "Che ci fai qui razza di stronzo".