Incontro

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Ci alziamo come se niente fosse ma ci rendiamo conto della vera difficoltà solo quando dobbiamo affrontare il problema... il bagno.
Essendo la più veloce delle tre, anche se ho dovuto fare a botte con Camille, riesco ad entrare prima io ed in 5 minuti sono lavata.
Mi vesto con dei leggings di pelle ed un maglione marrone lungo, ho sempre tenuto molto al mio guardaroba e alla scelta dei vestiti.
Nel giro di 20 minuti scendiamo in mensa a fare colazione e come al solito io e Camille ci rimpinziamo mentre Claire è occupata a farci video e a stalkerare Luke, sopratutto ora che siamo a LA.
Passiamo in segreteria e ci iscriviamo ai corsi.
Io opto per fotografia, modellismo, musica e letteratura inglese.
Claire per lingue, letteratura inglese e tedesca e Camille per letteratura con noi, matematica e francese.
Entriamo in aula con un po' di anticipo e prendiamo dei posti decenti. Per fortuna la prima che abbiamo è letteratura inglese, forse l'unica materia umanistica per cui io sia leggermente portata. Dietro delle semplici opere ci si possono nascondere delle emozioni che possono essere capite solo da chi sa leggerle,comprenderle e soprattutto averle provate.
La lezione comincia e inizio a prendere appunti da subito. Siamo nel pieno della lezione quando qualcuno entra.
Un ragazzo.
E ovviamente con la fortuna che ho è il ragazzo di ieri.
E OVVIAMENTE l'unico posto libero è quello vicino a me.
Con i ragazzi sono un casino, che Dio me la mandi buona sta volta, e non testa di cazzo.
- Nathan si sieda subito, non abbiamo tempo da perdere- dice la professoressa con la loro solita area di superiorità.
Si avvicina e quando mi nota rimane un attimo perplesso.
-Ma tu sei...- mi dice stringendo gli occhi.
-La sfortunata di ieri sera? Si sono io- dico cercando di non alzare troppo la voce.
-Piacere io sono Nathan- mi porge la mano e subito ricambio.
-Piacere, Lisa. Lizzie per gli amici- dico diventando tutta rossa.
-Orgoglio e Pregiudizio?- dice fissandomi. Cavolo ci si potrebbe perdere in quei occhi.
- SI- rispondo in coro Camille e Claire scoppiando a ridere e si aggiunge anche lui.
Un po' mi offendo, non capivo se volesse prendermi in giro oppure no.
Evidentemente se ne accorge perché subito recupera con -Mi piace moltissimo-
-Cosa?- chiedo senza guardarlo e faccio finta di prendere appunti.
-Tutto, orgoglio e pregiudizio, il tuo soprannome, anche il tuo nome...- e pensando che io non l'abbia sentito aggiunge un "e te".
Mi giro di scatto e lo guardo.
-Cos...Cos'hai detto?- cerco di ricompormi ma mi risulta difficile visto che nessuno mi aveva mai che gli piacevo. Non in quel modo soprattutto.
-Ehm.. niente- fa il vago.
-Ti ho sentito- gli dico con un sorriso.
- Si insomma ho detto che ti trovo carina- dice imbarazzato.
- Beh grazie, nessuno me l' aveva mai detto prima se proprio ti interessa-
Cerca di non darlo a vedere ma è tutto rosso in faccia ed è rimasto un po' scosso dalla mia affermazione.

Le ore passano e quando finalmente finiscono io, Claire e Camille ci ritiriamo nella nostra stanza per una seduta di yoga bella tranquilla...ma chi voglio prendere in giro? Inutile dire che appena arrivati in stanza metto la musica a palla e cominciamo a ballare come delle dementi. Poi il modo di ballare di Claire è indescrivibile, una via di mezzo tra una scimmia impaurita,un koala e un bradipo.
-Ragazze ho avuto un idea- urla Camille sopra la musica.
Gli facciamo cenno di continuare.
-Andiamo a ballare sta sera?-
-E tu vorresti portare a ballare Claire?!- chiedo un po' spaventata e un po' divertita dalla cosa.
-Si daiii- insiste.
-Va bene, allora so io dove portarvi- dico prima di alzare la musica e mettermi a ballare un finto lento con Claire mentre Camille salta sul letto peggio di suo fratello, che per la cronaca ha 4 anni.

Chiamiamo un taxi che ci porti alla discoteca.
Ne ho scelta una a Beverly Hills, d'altronde le cose o si fanno per bene o non si fanno.
Finiamo di prepararci nel momento esatto in cui arriva il taxi.
Nel viaggio parliamo e ridiamo come al solito.
-Allora? Siete pronte?- dico prima di scendere.
-Certo!-
-Bene, bevete quanto volete, divertitevi, ballate ma non sparite- dico mentre entriamo nella sala.
È una sala grande, tutta buia e con le solite luci da discoteca. La console del Dj è in fondo, un corridoio laterale porta ai bagni ed infine ci sono delle scalette che portano di sopra. Sarà sicuramente una di quelle sale da vip.
Ci lasciamo subito trasportare dalla musica e balliamo per due ore buone quando però decido di bere un po'.
- Ragazze vado a bere, volete qualcosa?- chiedo continuando a ballare.
-Si grazie, delle cose forti però-
-Si signore!- rispondo e poi mi avvio al bancone.

Decido di prendermi una birra, solo per il gusto di avere in bocca un po' di quel sapore.
Prendo i due super alcolici e mentre mi giro per tornare da Claire e Camille vado a sbattere contro qualcuno, che subito mi prende per non farmi cadere.
-Oddio scusami- dico mortificata mentre raccolgo le mie cose.
-Non preoccuparti- dice il ragazzo.
Quella voce...
-T-tu sei Calum Hood!- quasi urlo dallo stupore.
-Ehm si... vedo che la mia fama mi precede- dice con quel bellissimo sorriso.
- Beh si, sai com'è, quando hai sentito centinaia di volte le canzoni, la voce si riconosce- dico sorridente.
È perfetto. È Calum Hood, il neo-zelandese che sembra uscito dalla fabbrica degli orsacchietti ma con quegli occhi nocciola pieni di luce che possono diventare serissimi.

All'improvviso mi viene in mente una cosa... se c'è lui forse ci sono anche gli altri.
Mi guardo in torno per cercarli e vedo una chioma di capelli biondi e ricci...
O CRISTO SANTO.
E ora chi glie lo dice a Claire.
-Vieni ti faccio conoscere gli altri- mi dice Calum.
-Ok! Però aspetta, posso andare a prendere le mie due amiche?-
-Certo, ti accompagno-
Ci facciamo spazio tra la folla e quando arriviamo da Claire e Cam quasi non gli prende un colpo.
Niente quasi, Claire è completamente caduta a terra.
-Claire ma dai! Le figure di merda proprio sta sera devi farle?- gli dico mentre Cal scoppia a ridere e io cerco di aiutarla a rialzarsi.
-Dai venite- dice Cal ancora sorridendo.
-Ceh tu mi stai dicendo che mi stai portando a conoscere Luke sonostafigoehodellebracciaenormi Hemmings?- chiede Claire ancora incredula a Calum.
-Noi di solito lo chiamiamo Lucas rompicoglionimafighisismo Hemmings, ma si, te lo sto per far conoscere-
Ed in un attimo Claire è tra le mie braccia e scoppia a piangere.
-Claire, forse non hai capito, non puoi metterti a piangere ora, fatti coraggio e andiamo a conoscere quei figoni, sono 3 anni che aspetti-
-S-si hai ragione- dice sorridendo ma vedo che sta ancora tremando.
Gli asciugo le lacrime e andiamo.
Quando arriviamo quasi non mi sembra vero.
Luke Hemmings, Ashton Irwin, Michael Clifford e Calum Hood qui davanti a noi...

Cominciamo subito le presentazioni e poi cominciamo un po' a ballare e un po' a chiacchierare. Cerco di non fargli troppe domande per quanto riguarda la vita popolare, d'altronde sono ragazzi anche loro e vorranno passare una semplice serata.
Io e Calum stiamo ballando vicino quando mi rendo conto che è tardissimo e che dobbiamo decisamente tornare al campus.
-Cal, scusaci ma dobbiamo proprio tornare al campus ora-
-Vi accompagno, conoscendo gli altri vorranno stare un altro po'-
-Ma no, non ti devi scomodare- comincio a dire ma lui mi interrompe subito.
- No, mi fa piacere- dice facendo scivolare una mano sul mio braccio. Mi vengono in brividi da quel gesto semplicissimo.
-Bene, vado ad avvertire le altre-
-Io non disturberei Luke e Claire però- dice con un sorrisetto indicandoli.
Ha ragione, sono tutti concentrati a ballare e ridere.
Non potrei mai interromperli.
Vado a chiamare Camille e poi andiamo al campus con Calum.

Quando arrivo in camera, chiudo la porta e subito comincio a parlare a ruota libera di Calum con Camille ovviamente.
Inutile dire che andiamo avanti così tutta la notte.

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