POV RICHARD
Prendo quella stupida camicia a quadri e filo dietro il bancone. Per fortuna non c'è nessuno, quindi mi metto a giocherellare col cellulare, tenendo i vari ragazzi del Clan sotto controllo. Già, pure quello mi tocca fare.
Anche se non si dovrebbe, m'infilo il cappellino e chino la testa. Spero davvero che nessuno si azzardi a presentarsi.
«Ciao, scusa, vorrei cambiare le lezioni. È ancora possibile, vero?» chiede qualcuno oltre il banco. «Oh sì, il codice è 25642.»
Questa voce l'ho già sentita, ma non ricordo dove e quando. Credo di dover smettere di bere, visto che l'effetto dei postumi dura sempre più a lungo. Alzo lo sguardo verso la fonte della voce e vedo lei.
Cazzo.
La mia bocca si spalanca tanto quanto la sua. Danielle è qui davanti a me e l'unica cosa che faccio è fissarla a bocca aperta. La gola mi si secca e il cuore mi sta battendo all'impazzata. Potrebbe essere una visione o una cosa del genere, ma ne dubito. È diversa, piacevolmente diversa. I suoi occhi azzurri sono contornati da un trucco pesante e i suoi capelli castani ora sono neri e lunghissimi. È bella, come me la ricordavo. Forse anche di più.
Stropiccio gli occhi perché la visione si sta offuscando.
Nessuno di noi parla o si muove. Il caso ci ha fatti rincontrare nello stesso modo della prima volta. «2.5.6.4.2.» balbetta leggendo sul palmo della mano. Mi ha riconosciuto? Cavolo, certo che sì, come può essersi dimenticata di me?
«Da quando in qua ti scrivi le cose sulle mani?» replico imbarazzato. Forse cerca di essere indifferente e di non agitarsi perché non c'è motivo. Io le do corda.
«I foglietti li perdo.» L'angolo della sua bocca s'incurva in un mezzo sorrisetto.
«Non può succedere che lavando le mani si cancelli?» chiedo divertito mentre digito il codice al computer. Sbuffa una risatina e distoglie lo sguardo da me. I suoi occhi sono vuoti.
«Se si cancella, vuol dire che non è importante» bisbiglia
«Danielle? Danielle Brown? Sei davvero tu? Che bello riaverti con noi» interviene il preside sbucando dal corridoio. Lei sgrana gli occhi e si volta con un mezzo ghigno infastidito.
«Preside... che... piacere rivederla» dice infine con finto entusiasmo.
POV DANIELLE
«Allora, hai finito di spassartela e fare invidia alle ragazzine con le tue scorribande amorose col rampollo di casa Carson?» Corrugo la fronte senza capire di chi stia parlando.
«Nick» s'intromette Richard. Ma che diavolo ci fa ancora qui? Non dovrebbe essere al college?
«Oh, be', non è come sembra.» Già. Ma come deve sembrare vista da loro quella storia? Il preside sorride e tira fuori da sotto il braccio una rivista di gossip. La apre su una pagina leggermente spiegazzata, dove c'è un articolo di ben due colonne e la foto di me e Nick, in costume da bagno, sul suo yacht, abbracciati, e un'altra immagine in cui le sue dannate mani sono appoggiate sul mio fondoschiena mentre lui tenta di baciarmi. Risale a quando i ragazzi sono venuti a trovarci e abbiamo passato la giornata tutti insieme sullo yacht. La cosa ancora più strana è che non ci sia nessun riferimento a loro. La giornata peggiore della mia vita.
Con l'indice, batte ripetutamente sulla foto, proprio sul mio sedere. Ma che diavolo vuole?
Richard se la ride sotto i baffi, mentre io sono scioccata e mi sto irritando.

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Non Amarmi
Chick-LitNon Amarmi - Tutto è come dovrebbe essere Danielle, lasciata Orlando, ritorna a Birmingham. La memoria sembra averle restituito qualche spezzone importante del suo passato, facendole capire quale sia il suo legame con il Clan. Scoprirà anche che cos...