The new Dance TAs

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Ginny sentì la sveglia suonare. Grugnì tastando il comodino alla ricerca del cellulare per far smettere quel rumore così tedioso a quell'ora del mattino.

 Grugnì tastando il comodino alla ricerca del cellulare per far smettere quel rumore così tedioso a quell'ora del mattino

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 Era solo il secondo giorno del semestre e già non ne poteva più. "Perché mi sono dovuta iscrivere all'università?" mugugnò coprendosi la testa con il cuscino. Nami glielo strappò via "Perché così avrai un buon lavoro e farai tanti soldi! Inoltre lo studio è il cibo dello spirito!" Le disse con tono vivace. Nami era in piedi già da un'ora, perfettamente vestita e truccata e piena di energie. Era impressionante quanto potesse essere ottimista una persona. "Namiya! Posso saltare le lezioni di oggi. La prima settimana non controllano mai le presenze..." si lamentò la ragazza. "E creare un così triste precedente? No. E poi oggi hai la prima lezione di danza del semestre. Vuoi davvero perdetela?" "No, hai ragione!" Rispose, mettendosi seduta e trovando nuova energia l'idea di tornare a danzare. Il ballo era stato il suo primo amore, da quando aveva indossato un body rosa per la prima volta a 4 anni, quando faceva danza classica. Dopo 7 anni di disastrosi tentativi aveva deciso di cambiare e sposare la danza contemporanea, molto più fluida ed espressiva nei movimenti. 

Ma ballare non portava il pane a casa, come diceva spesso sua madre, e quindi aveva deciso di fare una doppia laurea in danza e microbiologia, per non dover rinunciare a nulla

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Ma ballare non portava il pane a casa, come diceva spesso sua madre, e quindi aveva deciso di fare una doppia laurea in danza e microbiologia, per non dover rinunciare a nulla. "Vai a lavarti e vestirti, se non vuoi arrivare in ritardo! Avrai tempo di sognare ad occhi aperti durante chimica!" Le disse la compagna tirandola per un braccio con urgenza. "Si, eomma!"

Nami ridacchiò, mentre Ginny, goffa come sempre, usciva dalla stanza, sbattendo contro lo stipite e osservandolo come se le avesse fatto un qualche affronto.

Dopo una doccia fresca indossò i suoi amati pantaloni da yoga ed una canotta nera che nascose sotto una larga T-shirt a righe bianche e rosse. Si infilò le Birkenstock consumate, afferrò la borsa per la scuola ed una banana, per poi correre fuori in strada, cercando di non fare tardi alla prima lezione del giorno.

Dopo una lunga ora e mezza in classe di biologia, le sembrava di morire. Quel semestre sarebbe stato davvero una sfida per lei. Guardò l'orologio e decise che se voleva arrivare viva alla fine della giornata aveva bisogno di un bel caffè. 

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