CAPITOLO 2
INCONTRO
Il giorno dopo era tutto più tranquillo, il sole era appena sorto e il cielo era limpido, si sentiva solo il fruscio del vento entrare dalla finestra della stanza di Kazu che sentendone il rumore aprì gli occhi e si alzò di scatto dal letto mettendosi una mano sulla fronte.
sono a casa? e lo scontro? che è successo dopo?!
Kazu scese dal letto si vestì in fretta e uscì dalla sua stanza dirigendosi verso la stanza di Kaori, ma appena vide che non c'era nella stanza si limitò ad andare in cucina e urlò il suo nome fermandosi di botto alla sua vista.
«ti sei svegliato finalmente» Disse Kaori mentre appoggiava un vassoio con la colazione sopra un tavolo apparentemente di colore marrone che sfumava sul nero.
Kazu si sedette e cominciò a mangiare mentre guardava Kaori «Stai bene?» gli disse con voce seria «non ricordo nulla a parte quando sono svenuto nella casa abbandonata» Kaori sorrise e lo guardò «sto bene! L'importante è che siamo ancora seduti qui tutti e due insieme a fare colazione, no?» Finì la frase guardandolo negli occhi mentre sorrideva. «Hai ragione, grazie Kaori» anche Kazu sorrise e continuò a fare colazione.
«Io vado a farmi una doccia» disse Kaori mentre si alzava dalla sedia e si dirigeva subito al bagno, Kazu invece accese il televisore annoiato e cominciò a fare zapping senza trovare nulla di interessante, annoiato si alzò anche lui e salì le scale mentre si dirigeva nella sua stanza, ma appena cercò di varcare la soglia della sua stanza si fermò di botto e vide come un lampo che fece rallentare il tempo e tutte le cose attorno a lui erano diventate in negativo, poi sentì come una voce dentro la sua testa.
Alle tre in punto davanti all'obelisco, vedi di non tardare.
Appena finì la frase tutto riprese il proprio corso, anche i colori erano tornati del tutto normali, ma Kazu inizialmente era perplesso però capì subito che la voce che aveva percepito nella sua testa era del ragazzo che aveva incontrato nella casa abbandonata dei suoi genitori, ovvero lo stesso ragazzo che aveva visto combattere nel cielo contro quel demone. Cominciò subito a prepararsi e avvisò l'amica che a sua volta si vestì frettolosamente, quando ebbe finito di prepararsi stava per uscire dalla stanza quando vide con la coda dell'occhio un suo disegno attaccato alla parete della sua stanza, si fermò e lo guardò meglio, era un disegno che risaliva a pochi anni fa e raffigurava una ragazza molto simile a Kaori, ma aveva una chioma bionda e i capelli lunghi che gli scendevano quasi fino alle ginocchia e le punte dei suoi capelli sfumavano di un nero pece. «Kazu muoviti o arriveremo in ritardo!» Kazu distolse lo sguardo dal disegno e corse dall'amica che era sull'uscio della porta «scusami, possiamo andare» i due si incamminarono fino ad arrivare al parco dove c'era l'immenso obelisco. Il parco era come sempre affollato dalla gente, i due erano spaesati non riconoscendo il ragazzo misterioso, ma poi tra la folla vide vicino all'obelisco che il ragazzo era seduto su una panchina e guardava verso di loro, proseguirono fino ad arrivare davanti a lui e si sedettero. Passarono una decina di secondi quando all'improvviso il ragazzo tese una mano in avanti e ad un tratto il tempo si fermò, era molto simile al momento in cui Kazu entrò nella sua stanza con la sola differenza che i colori erano rimasti intatti, solo le persone rimasero immobili tranne loro. «Il mio nome è Ki, dubito che tu sia venuto qui senza pormi delle domande»
Kazu volse lo sguardo verso di lui, inizialmente era ancora molto confuso e gli avrebbe fatto un sacco di domande, ma al momento riuscì solo a chiedergli che cosa fossero queste strane pietre di cui gli aveva parlato quando si scontrarono con il demone. «Quelle pietre esistono fin dai tempi più antichi, venivano usati dai nostri predecessori per difendersi dagli attacchi di quelle creature, ne esistono di vari tipi, la tua ti permette di materializzare ciò che immagini». «Quindi è simile alla tua giusto? Quando hai combattuto insieme a me hai materializzato varie armi» rispose Kazu ancora più curioso di come lo era all'inizio. All'improvviso lo sguardo di Ki cambiò e gli rispose in modo seccato «Questi non sono affari tuoi» si alzò di scatto dalla panchina poi fece qualche passo e si fermò nuovamente «Devo testare la tua forza, seguimi» Kazu si alzò e fece cenno a Kaori di seguirli mentre ripensava allo sguardo di Ki, infine si incamminarono senza dire una parola. Arrivarono in un parco abbandonato e finalmente si fermarono, sembrava avessero camminato per più di un ora. «Avanti, vediamo il tuo potere» Ki mise le mani in tasca e fece un balzo all'indietro «Non perdiamo tempo, cerca di colpirmi usando il tuo potere» Kazu annuì con la testa e materializzò subito la sua spada. «Non ci andrò leggero, preparati!» Ki rise leggermente e rimase fermo mentre Kazu si scagliava contro di lui, cominciò a schivare vari fendenti senza faticare, dopo pochi minuti Kazu cominciava a sudare mentre il suo avversario sembrava annoiato e quasi stufo dei suoi sforzi. «Vedo che non hai nessuna conoscenza in nessuna arte da combattimento e non hai ancora capito come usare la tua pietra a piena potenza» Ki guardò seriamente Kazu, sembrava un altra persona in quel momento. «Ora ti mostrerò come combattere, stavolta attaccherò anche io.» Kazu era affaticato, ma ancora non si era arreso quindi strinse la spada e si scagliò contro di lui, ma all'improvviso spalancò gli occhi, Ki si era mosso ad una velocità sovraumana, aveva lasciato solo alle sue spalle una scia creata dalla solita fiamma dal colore neutro. «cerca di imparare ad usare la pietra, ora sei solamente inutile» Ki attaccò Kazu che schivò di pochi centimetri il suo fendente e balzò all'indietro accasciandosi a terra per lo sfinimento.
«Pensavo avessi qualche qualità invece mi sbagliavo, ora ti ucciderò, non servi più a nulla»
Kazu cercava di alzarsi lentamente mentre era spaventato dall'istinto omicida del suo avversario.
Pensa...Pensa...la mia pietra ha il potere di materializzare, sono riuscito a creare questa spada senza nemmeno saperla usare..se solo avessi una possibilità di usare il tempo a mio favore...
a quel punto Kazu, dopo aver finito la frase si alzò di scatto e ripensò al momento in cui il suo avversario fermò il tempo, ma stavolta avrebbe usato il suo potere in modo diverso cercando di cogliere a suo favore il tempo stesso.
«Non è ancora finita» Kazu lasciò cadere la spada che si smaterializzò e subito dopo fece materializzare un pugnale, era dalla forma ricurva e l'elsa aveva degli strani simboli incisi su di essa. Ki guardò l'avversario con aria di sfida «non sei riuscito nemmeno a sfiorarmi con una spada e pensi di riuscire a colpirmi con un pugnale?»
Seccato, Ki si scagliò nuovamente contro di Kazu intento ad ucciderlo «non mi farò scrupoli a ucciderti» Kazu fece un leggero sorriso e tirò con tutta la sua forza il pugnale «Prendi questo!» Kazu dopo aver lanciato il pugnale puntò la mano verso di esso e, ad un certo punto, fece apparire un varco che fece sparire il pugnale e lo fece ricomparire subito dopo davanti agli occhi del suo avversario che riuscì a schivare in tempo e subito dopo si fermò sorridendo.
«Bravo, hai superato il test» Gli disse Ki. Kazu non riusciva a credere di essere riuscito a colpire finalmente il suo avversario e, sfinito, si sedette per terra.
«Ora vai a casa ti contatterò io, tu cerca di allenare il tuo potere» Kazu e Kaori tornarono a casa e si rinchiusero entrambi nelle loro rispettive stanze.