Caro diario;
Ci innamoriamo, finiamo in quello stato di catalessi costante, apparentemente senza fine. Restiamo con i sensi intorpiditi,aspettando risposte a domande non formulate, segrete, quelle domande che rimangono sulla punta della lingua, come nuotatori sul blocco di partenza. In sostanza innamorarsi vuol dire diventare ciechi e sordi, vuol dire non vedere i difetti, esaltare i pregi, spegnare le orecchie e non ascoltare nè capire nulla. Innamorarsi vuol dire morire e rinascere, rinascere in un corpo zuppo d'amore, quel sentimento di cui molti ne hanno il timore e di cui pochi hanno la fortuna di capire il vero significato. Amare è qualcosa di soggettivo, privato e personale. Non esiste un modo per amare. C'è chi ama e lo urla, lo dice al mondo intero, incanta ogni persona che incontra con il luccichio dei suoi occhi, quel luccichio che si vede e si riconosce solo negli occhi di chi sa amare e non ne ha paura, non ha paura di donare il suo cuore a qualcun altro. C'è invece chi ama di nascosto, da lontano, con timore, timore di mostrare anche solo uno spiraglio del suo cuore, timore di non essere ricambiato, di non essere abbastanza, di non meritare l'altro, quando in realtà non esiste essere migliore di qualcuno innamorato.
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Diario di una ragazza in costruzione
Short StoryUna ragazza e la sua storia raccontata attraverso le pagine del suo diario. Una ragazza e le sue sensazioni, le sue emozioni. Una ragazza che è LA ragazza, quella che è in ogni corpo, quella in cui ci si identifica, quella che è chiunque ma allo ste...