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Caro diario;
Mi accorsi di non piacermi. Ogni volta che passavo davanti allo specchio abbassavo lo sguardo cercando di sfuggire almeno ad un giudizio, il mio. Sapevo che l'unico modo per sopravvivere era amarmi ma non ce la facevo. Bisognerebbe alzarsi la mattina e innamorarsi di un altro pezzo di se, di qualche altra parte del proprio corpo, magari di qualche imperfezione, di qualche difetto. Ma davvero abbiamo difetti? Le cicatrici, le smagliature, la cellulite, i chili di troppo sono davvero difetti da nascondere? I corpi partoriti dai media e dalle pubblicità distorcono il nostro pensiero, portandoci ad odiarci, portandoci a cercare il cambiamento verso quei canoni che ci vengono imposti da una società in cui si esaltano i corpi e non le menti, una società che vorrebbe tutti uguali, tutti figli dello stesso stampo. Bisognerebbe amarsi, per quelli che si è, amarsi senza riserve, senza se e senza ma. Perché, infondo, se non ci amiamo noi, chi potrà mai farlo?

Diario di una ragazza in costruzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora