10 ~ Confesiones

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Marco

Questa ragazza mi aveva completamente stregato.
Era una calamita, più mi avvicinavo a lei più sentivo il bisogno di volerne ancora, di sentirla mia a tutti i costi. Forse l'espressione corretta per esprimere tutto quanto è che mi sento legato a lei come se ci conoscessimo da una vita.
In macchina ogni tanto quando non se ne accorgeva la guardavo, pensavo a tutto il tempo passato a fantasticare su di lei, a vederla come un'utopia che non si sarebbe mai realizzata... e invece lei se ne stava lì di fianco a me, nel sedile della mia auto mentre stavamo andando a cena.
Non era programmato, ero rincasato presto dagli allenamenti e ho pensato subito ad andar da lei e fare qualcosa piuttosto che starmene con le mani in mano, infondo sarebbe stata qui a Madrid solo due giorni, non potevo lasciarmi scappare un'occasione del genere.

Avevo chiamato qualche ora fa un mio amico che lavorava nel mio ristorante di sushi preferito, da quanto ho potuto vedere in questi mesi ama la cucina giapponese, perciò ero convinto di non sbagliarmi.
Juan mi aveva riservato un tavolo piuttosto appartato, nessuno doveva vederci entrare e uscire, tantomeno seduti da soli ad un tavolo.

<<Molto carino questo posto, non ci ero mai stata>> dice guardandosi intorno abbastanza sorpresa

<<Io ogni volta che sono libero vengo qui con i miei amici o con mio fratello e mio padre, è il sushi bar più buono di tutta Madrid>>

<<A Torino la moglie di Marchisio ha un ristorante di sushi quindi diciamo che siamo sempre lì, anche quello è ottimo! Poi ci ritroviamo tutti, siamo sempre una tavolata enorme>> mi dice sorridendo

Ha gli occhi che si illuminano ogni qualvolta parla della sua squadra, dei suoi amici, e forse un po' la capisco.

<<Da quel che ho visto sei appassionata al calcio, è perché ti ci sei ritrovata dentro o lo seguivi anche prima?>> le chiedo una volta che il primo piatto di uramaki era stato poggiato sul tavolo

<<Beh in realtà prima di conoscere Paulo mi era totalmente indifferente, al contrario di mio padre e mia sorella, due Juventini sfegatati... poi però man mano che ci frequentavamo ho iniziato a conoscere i ragazzi, l'ambiente e poi è andato tutto da se, quei colori mi sono stati cuciti addosso senza che neanche me ne accorgessi>>

Sapevo che avrei potuto fare una domanda un po' scomoda visto il suo passato, difatti quando ha pronunciato la prima frase si è mossa un po' nervosa sulla sedia, poi però ha cambiato sguardo

<<Non c'è nessuna possibilità quindi che io un giorno ti veda sulla tribuna del Real.... magari con la mia maglia addosso, vero?>> azzardo a dirle sperando di non aver corso troppo con la mia sfacciataggine.

La vedo guardarmi un po' perplessa e subito dopo farsi una grossa risata.

<<Mai nella vita. Mai. Tieni bene a mente queste parole, non succederà, d'altronde sei il nemico>>

<<Beh, dai però non è detta l'ultima parola; sono riuscito a trovarti, a conoscerti, e guarda caso siamo a cena insieme... eppure sono il nemico no?>> la guardo stampandomi sul viso un sorrisetto sornione

Riesco a lasciarla un attimo interdetta, mi stupisce come questa volta non abbia la risposta pronta,

<<In questo caso allora direi che sei stato proprio fortunato quella sera ad attirare la mia attenzione, se avessi visto la maglietta che indossavi e il tuo nome stampato dietro neanche ti avrei guardato. Probabilmente sarei venuta dritta a prenderti a sberle, hai dato il colpo di grazia alla serata direi>>

La cena continua in maniera a dir poco sorprendente, tra una portata e l'altra riesco a conoscere lati di lei che non avrei mai immaginato come la sua simpatia, ho riso per quasi tutto il tempo, non la facevo una persona così spigliata e ora riconosco il motivo per cui tutti nell'ambiente non hanno occhi che per lei.
Ogni tanto le sfuggiva qualcosa sulla sua precedente relazione e riesco a capirla in parte, hanno avuto una grande storia, tanti bei momenti poi buttati all'aria da quel mentecatto.
Non mi capacitavo proprio come gli sia potuto passare per la testa di tradirla, ha tutto ciò che un ragazzo potesse desiderare, è di una bellezza disarmante, ci sa fare con le persone, è solare, simpatica, piena di valori e con la testa sulle spalle.
Pero, quello che apprezzo di più di lei è il suo essere vera. In questo mondo ci si può trovare davanti la gente peggiore, dai falsi agli arrivisti, gli arroganti, i volta faccia.... lei invece era esattamente come la vedevi, non aveva problemi a dire ciò che pensava, non aveva un secondo fine, era libera e indipendente, forse questa é la cosa che mi ha stregato più di tutte.

Lo Que Necesitas // Marco AsensioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora