Quella sera ci eravamo salutati normalmente, non volevamo dare nell'occhio, avrei preferito mi avesse detto qualcosa piuttosto che lo sguardo profondo che prima di andare via mi aveva riservato.
Avevo letto una leggera nota di malinconia però, forse anche lui come me era dispiaciuto... cosa potevamo aspettarci in fin dei conti? Io sarei partita la mattina dopo e chi sa quando ci saremmo rivisti.<<Lola, dai per piacere mi ascolti? È una cosa seria!>> mi richiama all'attenzione un Patrick disperato che da lì a poco si sarebbe strappato anche i capelli.
Andava avanti e indietro per quel soggiorno parlando a vanvera di questa tizia che aveva conosciuto e bla bla bla<< Scusa Bro, ma davvero mi viene difficile prenderti sul serio. Poi, l'avrai vista due volte e già si è accollata come una cozza! Che sia una bella ragazza non c'è dubbio, ma sai quante ne passeranno ancora e ancora? Te lo dico io, TANTE, quindi lascia perdere>>
Già il fatto che ci fosse un'altra donna nella sua vita oltre sua madre mi faceva innervosire, se poi questa tizia già pretendeva di entrare così dal nulla nel suo mondo, non aveva ancora capito con chi aveva a che fare.
Non sanno cosa sia una relazione seria, soprattutto con un calciatore, e già pensano a fare le WAGS... ah povero mondo.
Io sarò anche possessivamente gelosa di Patrick, ma per lui ci dovrà essere il meglio... e, probabilmente, per la concezione che ho neanche esiste.<<Ci sono uscito, mi trovo bene, ci sta che non la conosca bene ma secondo me dovrei anche provarci. Guarda Manuel, lui e Tess stanno da Dio insieme, poi anche io dovrei iniziare a mettere la testa a posto>>
<<Patrick io credo che non dovresti correre, tutto qui. Non vorrei che ci rimanessi male quando otterrà il suo attimo di visibilità e poi ti lascerà, prendi in conto questa cosa perché sicuramente sarà così>> forse ero stata troppo dura con lui, però è così che funziona e sono in questo mondo da abbastanza anni per poter parlare
<<Sai che ti dico Lola, non è perché Paulo ti ha tradita e ti ha lasciata che tutte le relazioni degli altri finiranno di merda o non dovrebbero neanche iniziare. Non siamo tutti come te, non ci piangiamo addosso e viviamo aggrappati a qualsiasi appiglio di un passato che non ritornerà. Cresci Lol, cresci e guarda in faccia la realtà!>>
Non avevo mai visto Patrick così arrabbiato.
Non lo avevo mai sentito dire queste cose, non con questa veemenza almeno.
Avevo sentito quel che restava del mio cuore, che a fatica stavo cercando di ricomporre, spezzarsi nuovamente.
Non avevo detto una parola, mi ero alzata dal divano, avevo preso le mie cose e son filata dritta in macchina.
Avevo fatto quella strada talmente tante volte che ormai potevo guidare ad occhi chiusi, non mi accorgevo neanche del tempo che passava, non credo di aver rispettato di un minimo il limite di velocità, ma quello che mi premeva più di tutto era mettere piede in casa mia.Patrick aveva ragione, nonostante quella ragazza non mi piacesse, io non avevo nessun diritto di tarpargli le ali, dovevo lasciarlo vivere la sua vita.
Aveva usato delle parole pesanti contro di me, dettate dalla rabbia sicuramente perché ero fermamente convinta che in occasioni normali non mi avrebbe mai parlato in questo modo, però era la verità che mai avrei ammesso a me stessa.
La relazione più importante della mia vita, quella che speravo durasse in eterno, era fallita e io non potevo far altro che andare avanti.Il pomeriggio seguente avevo appuntamento a Vinovo per incontrare Mariano, doveva occuparsi del rinnovo del contratto di Paulo e poi partire immediatamente per l'Argentina, per una questione di tempistica mi aveva chiesto di raggiungerlo lì.
Il cancello principale della struttura ormai si apriva automaticamente allo scannerizzare la targa della mia auto, il problema vero era quello di trovare un parcheggio nei posti dedicati allo staff tecnico, ogni giocatore aveva un posto fisso che per ovvie ragioni non poteva essere occupato. Ricordo che le prime volte ho dovuto spostare la mia auto cento volte prima di trovare un parcheggio che non fosse di proprietà privata di un calciatore o del mister.Una volta entrata nell'abnorme struttura mi dirigo svelta nella sala meeting che Mariano e Paulo avevano occupato per parlare in separata sede delle loro cose, busse alla porta e ad accogliermi c'è il calore della mia persona preferita nel mondo.
<<¡Princesita! Que lindo verte>> le sue braccia mi tengono stretta mentre come suo solito mi lascia un bacio in fronte
<<Mi sei mancato un sacco, mi dispiace tu debba ripartire subito>>
Mariano era mio fratello.
Dal primo momento in cui ci eravamo conosciuti quattro anni fa siamo diventati inseparabili, abbiamo un legame che nè io nè lui sappiamo spiegare, un qualcosa di unico.Saluto successivamente Paulo, ci stava guardando e aspettava che qualcuno in quella stanza considerasse anche lui.
<<Allora, com'è andata a Madrid da Àlvaro e Alice?>> mi chiede
<<Molto bene, una sera siamo andati anche a cena con alcuni compagni di nazionale di Àlvaro, tutti giocatori del Real>> alzo gli occhi al cielo per cercare di rendere quantomeno credibile il mio vecchio disprezzo per i Blancos
<<E chi c'era a questa cena?>> mi chiede sospettoso
<<Beh, oltre noi tre ci stavano Isco, Lucas Vasquez, le loro compagne e...>>
<<Non so vogliamo prenderci anche un caffè con i biscotti? Io tra un'ora e mezza ho un aereo, perciò MUOVERSI!>> mi interrompe Mariano mettendo alcune carte sul tavolo
Avevamo parlato per un quarto d'ora buono solo risguardo la promozione della mia linea di abbigliamento sportivo, era appena uscita la collezione invernale e avrei dovuto partecipare ad alcuni eventi lancio che si sarebbero tenuti in Italia e all'estero.
<<C'è anche la Spagna?>> questa domanda mi è venuta fuori di getto e in un contesto propriamente fuori luogo visto che entrambi i fratelli Dybala non riuscivano a capire il punto del mio discorso
<<Si... o almeno credo, mi devono far sapere con sicurezza. Comunque, tornando a noi hai anche due servizi fotografici, ho contattato l'agenzia e ti proporranno loro qualcosa, hai tu l'ultima parola perciò non farmi pentire di tutta la libertà che ti do!>>
Mariano era un ottimo agente, e il fatto che mi conoscesse come le sue tasche mi dava anche carta bianca sulla maggior parte delle decisioni.
Era il mio business, il mio lavoro e non avrei permesso a terzi di trattarmi come un burattino.
Ho approfittato dell'uscita di scena frettolosa di Marian per evitare che Paulo mi facesse domande su ciò che senza pensarci avevo detto prima, l'ultima cosa che volevo era che lui venisse a conoscenza dell'unica cosa che avevo tenuto solo per me nell'arco di tutta la nostra relazione.
Appena lasciatami la porta alle spalle, mi dirigo velocemente verso il vociare così familiare dei minuti post allenamento. I ragazzi erano nella saletta antecedente agli spogliatoi che scherzavano tra di loro, mi sarei volentieri fermata come al solito, ma purtroppo casa mia chiamava.
Dal mio ritorno da Milano praticamente non avevo alzato un dito, il mio appartamento era sottosopra, per non parlare della mia camera da letto con ancora le valigie semi disfatte del viaggio in Spagna.
Non avevo ancora notizie di Patrick, non si era degnato neanche di chiedermi scusa dopo quella sfuriata, e io certamente non avrei fatto il primo passo, non stavolta.Nel mentre la mia testa elaborava con fatica l'idea che nei prossimi minuti avrei dovuto alzare il culo dal divano e mettere un po' in ordine, il campanello di casa suona.
Non aspettavo nessuno, in più non avevo ordinato neanche del cibo, solitamente i miei amici non si presentavano a casa mia senza dirmelo, quindi la mia mente pensava fosse Patrick venuto da Milano per parlare.
Rimango tanto delusa quanto sorpresa quando mi ritrovo davanti quello che credo sia un fattorino con un gigantesco mazzo di rose bianche.
Chiudo a fatica la porta col piede e porto i fiori sul tavolo per guardarli meglio.
Noto un bigliettino sempre bianco ma con dei riporti dorati, una cosa davvero davvero raffinata, soprattutto non riconducibile a nessuna delle mie conoscenze.
Lo apro delicatamente per paura che si possa strappare, e subito, tutti i miei dubbi vengono chiariti."La Rosa Bianca nel linguaggio dei fiori indica semplicità, purezza ed eleganza, mi sembrava perfetta per te.
Ti aspetto-Marco"
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Lo Que Necesitas // Marco Asensio
Romance// Spin Off della mia storia su Paulo Dybala "...Speak Now"// > (Claudio Marchisio) > (Lionel Messi) > (Patrick Cutrone) > (Àlvaro Morata) > ...