Avevo imparato in fretta a farmi trovare sempre impeccabile da quattro anni a questa parte.
Sapevo che al fianco di Paulo, un minimo passo falso mi sarebbe costato caro; cattiva pubblicità e risentimenti da parte dell'opinione pubblica.
Non mi ero mai permessa neanche uno sgarro, Lola non fare questo, Lola non fare quello, devi fare attenzione, e altre mille regole che cercavo -e cercavano- di impormi.
Mi ero resa conto che al di fuori di casa mia non ero più una persona, ero un automa.
Per la prima volta nella mia vita ho mandato al manicomio tutto, ho voluto seguire l'istinto e al diavolo qualsiasi conseguenza.
Mi era stata data un'altra possibilità, si era aperta davanti a me una via alternativa a quel limbo da cui non riuscivo più a trovare uno spiraglio di luce.
Erano le dieci del mattino e io ero su un aereo diretto a Madrid.Pensavo a cosa avrei fatto o sentito nel preciso istante in cui lo avessi visto, se fosse stato un bene o un altro dei miei colpi di testa, so solamente che in quelle ore di volo non ho pensato ad altro che ai suoi occhi.
Lui era lì fuori, all'uscita riservata che mi aspettava, esattamente come me lo immaginavo.
Il suo corpo statuario appoggiato allo sportello della sua Audi bianca immacolata, che guardava distrattamente il cellulare nell'attesa che mi facessi viva.
Non so esattamente per quanto sono rimasta a guardarlo sperando che non si accorgesse di me, benché non vedessi l'ora anche solo di poterlo sfiorare, quell'immagine non avrei voluto perderla per nessun motivo al mondo.
Vado a passo accelerato verso di lui che al rumore delle ruote della mia valigia sull'asfalto porta l'attenzione su di me.Stretta tra la morsa delle sue braccia sussurro un <<finalmente>> appena accennato
Prende immediatamente il mio bagaglio e lo posiziona nel retro, e una volta entrato in auto sfreccia verso casa sua.
<<Com'è andato il viaggio?>> mi domanda poggiando la mano sulla mia
Non mi aspettavo francamente tutta questa audacia, però come dico sempre, questo ragazzetto qui non smette mai di sorprendermi
<<Abbastanza tranquillo... solo, non vedevo l'ora di scendere>> gli sorrido stringendogli più forte la mano
<<Sono molto curiosa di vedere casa tua>> dico sentendo la macchina rallentare ed entrare in un vialetto
<<Non ti aspettare di certo il lusso sfrenato a cui sei abituata, é una casa moderna ma normalissima>>
<<Il lusso sfrenato, come lo chiami tu, è l'ultima cosa di cui mi accorgerei>>
Scuoto la testa sorridendo e dopo un paio di minuti scarsi l'auto entra in un garage piuttosto grande dove vi sono parcheggiate altre tre macchine.
<<Vieni, da questa parte>> prendendomi la mano fa strada verso una scaletta che presumo porti all'ingresso di casa
Casa sua è esattamente come l'aveva descritta, molto semplice, minimal e sui toni del bianco.
Mi guardo un po' intorno incuriosita e l'occhio mi cade proprio su una parete attrezzata contenente tutti i suoi cimeli calcistici e non.
Qualche istante dopo riesco a vedere i restanti ambienti della casa, la sua camera da letto, le stanze che appartengono a suo padre e suo fratello che a detta sua al momento si trovavano a Mallorca e non sarebbero tornati prima della settimana prossima, poi i due bagni e la cucina.<<Questo lo adoro!>> afferro ridendo il mini Asensio peluche con la divisa della Nazionale Spagnola
<<Dio, non mi somiglia per niente>> si copre per un istante il viso con una mano mentre libera il pupazzetto dalla mia presa
Continuo a far scorrere lo sguardo su tutti i trofei in scala ridotta che ha conquistato nel corso degli anni, peccato che indugio maggiormente su uno in particolare, la coppa campioni 2017.
<<Una serata magnifica quella di Cardiff, vero?>> sento le sue braccia che lentamente si allacciano sotto il mio seno e la sua testa appoggiata alla mia spalla
<<Eh si, qualcuno poi però ha deciso di dare il colpo di grazia>> lo spingo leggermente senza fargli però perdere la presa
Mi fa voltare con una mossa rapida bloccandomi con la schiena alla parete
<<Avrebbe potuto concludersi ancora meglio se qualcuno non fosse sparita...> sussurra a pochi centimetri dal mio viso
Ero bloccata dal suo corpo statuario, un calore assurdo mi stava arrivando al cervello e l'unica cosa che vedevo e pensavo era lui.
Bramavo il suo tocco più di ogni altra cosa, aspettavo che quei secondi diventassero istanti per far in modo che finalmente annullasse tutte le distanze tra me e lui.<<Non è mai troppo tardi per le cose belle>>
È andata così.
Io che faccio sparire il vuoto tra di noi con un'audacia che non pensavo di avere, e lui che si abbandona totalmente alle mie labbra.
Stringo con più forza le mani attorno al suo collo e lo accarezzo, il groviglio nel mio stomaco si faceva sempre più leggero lasciando spazio a delle sensazioni che non provavo da tempo.
Non aveva alcuna intenzione di staccarsi da me, il contatto tra il muro freddo e il mio corpo surriscaldato mi aveva fatta rabbrividire, l'ennesimo sussulto l'ho avuto quando con uno scatto abbastanza rapido ha fatto scendere le mani dai miei fianchi alle cosce tirandomi su.In mancanza di aria mi stacco lentamente, lo guardo negli occhi, non ho mai visto uno spettacolo più bello di questo in vita mia.
Le sue iridi sembrano incandescenti, hanno un luccichio che non avevo mai incontrato in nessuno, probabilmente neanche in Paulo.<<Se ti va, possiamo andare fuori a pranzo. Però se sei stanca, insomma, non fa nulla possiamo rimanere qui tranquillamente>> ed ecco che la sue parte timida e impacciata si impossessa nuovamente di lui
<<Pranzare fuori sarebbe perfetto>> gli sorrido sincera
<<Conosco un posto abbastanza appartato poco fuori dal centro, almeno siamo sicuri di star lontano da occhi indiscreti>>
Mentirei se dicessi di non avere un'ansia allucinante, nessuno era a conoscenza del mio break di due giorni, in più sapevo di rischiare l'esposizione mondiale.
Già potevo immaginare i titoli di tutti i giornali, stento a credere che qualsiasi persona di Madrid perderebbe l'occasione di immortalare l'esclusiva; io ero io, lui era la stella del Real, tutti in città lo conoscevano.
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Lo Que Necesitas // Marco Asensio
Romance// Spin Off della mia storia su Paulo Dybala "...Speak Now"// > (Claudio Marchisio) > (Lionel Messi) > (Patrick Cutrone) > (Àlvaro Morata) > ...