Le stanze piene

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Trovo la musica nei tuoi passi
e più nel silenzio precario del buio,
mentre mi abbracci insieme al cuscino
che in altre notti è un posticcio me stesso.
E quando cammini
il rumore dei passi
si sente spaiato
dalle altre voci,
e le dita mie che iqueiete
mantengono il tempo finché non torni.
È bello girare per casa
e trovarti di fronte come sorpresa,
è bello seguire il labiale
di quando mi guardi e pronunci il mio nome,
per quanto mi chiami a nomignoli
che i bambini hanno fatto per noi.
Nel fumo di una sigaretta
la tua bocca sa ancora di buono:
di caffè con un mare di zucchero e fragola acerba dopo che ha piovuto.

La fiamma dei passeriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora