AEROPORTO DI MILANO MALPENSA.
LUNEDÌ 15 GENNAIO 2019
ORE 08:30
•Mattia.
Odio gli aeroporti, c'è sempre troppo caos e troppe attese. Il mio aereo ha due ore di ritardo, non dormo da 24 ore, arriverò a Napoli così stanco che andrò direttamente a letto. Come se non bastasse, ci sono intorno a me: una donna che continua a litigare con suo marito, una mamma che cerca di calmare suo figlio, che corre e salta su tutti i sediolini e continua ad urlare la frase "Io sono Superman" e per finire c'è una ragazza che non smette di fare avanti e indietro mentre parla al telefono, sembra la tipica trentenne con una testa da ragazzina e il fisico da donna e sicuramente non le mancano i soldi guardando il suo cappotto elegante e la sua borsa nera di marca. Ammetto che è molto bella, ha i capelli lunghi e neri, è magra e le sue belle e giuste forme risaltano grazie ad un top nero aderente con un po' di pancia fuori e un jeans chiaro che le arriva all'ombelico, è alta al punto giusto, di bella presenza, ma le donne troppo sicure di se mi danno un po' sui nervi e sicuramente anche lei fa parte di questa categoria. Non sembra una simpaticona, se la smettesse di urlare e lamentarsi contro quel telefono, farebbe un piacere al mio mal di testa.Sento il mio telefono squillare, è mia madre:
-"Pronto mamma."-
-"Amore, dove sei? Partito?- usa sempre modi dolci quando parla con me.
-"No mamma, sono ancora in aeroporto, il mio aereo ha 2 ore di ritardo."-
-"Tienimi aggiornata, mi raccomando."-
-"Va bene, a dopo."-
-"A dopo."-Finita la chiamata, vedo venire verso di me la ragazza che stava urlando poco fa al telefono e si siede al posto libero accanto al mio. Ma dico io, con tanti posti proprio vicino a me doveva sedersi?!
Per sbaglio mi cade il telefono dalle mani, mi abbasso per prenderlo e noto che fa lo stesso anche lei e infatti ci scontriamo, il mio mal di testa non troverà mai pace, potrà solo peggiorare.
-"Scusami, davvero scusami!! Ti sei fatto male?"- si scusa mentre si tocca il punto della testa che ha sbattuto contro la mia.
-"Ma no, tu cosa dici?"- le rispondo infuriato.
-"I-io non volevo..."- la sento imbarazzata.
-"Fa malissimo. Le incontro tutte io le stupide."- dico.
Mi risponde anche lei arrabbiata ora: -"Senti ma quante storie fai? E poi che modi.. volevo solo prenderti il telefono. Tutti uguali voi uomini"-.
Noi uomini?! Ma si rende conto della testata che mi ha dato?! Ok Mattia, stai calmo ed evitala. -"Hai ragione, ciao."- le dico e mi alzo per allontanarmi.Finalmente l'aereo è arrivato, sono seduto vicino al finestrino in attesa che decolli. Sono da solo, speriamo di non fare altri brutti incontri. Non finisco nemmeno di pensarlo ed eccola sedersi al mio fianco, di nuovo lei, non ci credo... è uno scherzo?! Ditemi di si.
-"Hei, sei tu."- mi dice sorridendo.
-"Si sono io, cerca di non causare altri danni"-
-"Ma dai, smettila. Non volevo, te l'ho detto. Per farmi perdonare ti ho lasciato stare al mio posto vicino al finestrino."-
-"È il mio posto!"- le faccio notare.
-"No, io prendo sempre il posto vicino al finestrino."-
-"Già, ma questo è il mio, forse hai sbagliato e non è questo il tuo posto"- la vedo prendere il suo biglietto, prego e spero che abbia sbagliato sul serio.
-"No"- dice lei -"Guarda"- e mi mostra il biglietto.
-"Avevo ragione, il tuo non è il posto vicino al finestrino, ma purtroppo è questo qui accanto al mio"-
-"Senti basta, non lamentarti"-
"-Mi lamento, non ti conosco e già non ti sopporto, ho un mal di testa atroce e vuoi anche fingerti gentile offrendomi un posto già mio."- mi irrita questa ragazza.
-"Recuperiamo"- mi dice -"Piacere Nicole"- mi porge la mano.
-"Mattia"- le dico, porgendole anch'io la mano.
Sorride e mi chiede come mai sono diretto a Napoli -"Ci vivo"- le dico e poi aggiungo -"Non vorrei essere disturbato ancora, sono stanco."- non risponde, ma mi guarda con quei suoi grandi occhi chiari, in modo molto dolce. È davvero bellissima, se non fosse così insopportabile, probabilmente sarei stato molto più gentile con lei.•Nicole.
Sento qualcuno che inizia a toccarmi il braccio e spingermi in un modo per niente delicato. Mi stiracchio un po' e apro gli occhi.
Dove sono?-"Ma buongiorno. Ti vuoi spostare? Siamo atterrati e vorrei scendere da quest'aereo, poi se tu vuoi continuare a dormire fai pure."-
Ah, sono in aereo e siamo arrivati...
-"Sono stanchissima."-
-"E a me cosa importa? Adesso ti sposti?"-
-"Ok mi sposto ma calmati, sei sempre così odioso?"-
-"No, sono anche peggio."-Che ragazzo presuntuoso, antipatico e viziato, penso tra me e me. Mi alzo e prendo la mia valigia dal portabagagli in alto, mentre una ragazza mi spinge facendomi quasi cadere e va via senza nemmeno chiedere scusa. Ma cosa succede oggi? Non sanno cos'è l'educazione?! Esco dall'aeroporto e non trovo nessuno ad aspettarmi, ma cosa mi aspettavo? I miei sono sempre presi dagli affari! Mi avvio verso un taxi per tornare finalmente a casa e vedo quel ragazzo antipatico, Mattia, entrare in un'auto nera con i finestrini oscurati. Chi sarà mai questo ragazzo per viaggiare a vetri oscurati?
Dopo 45 minuti di traffico arrivo finalmente a casa, mi sfilo le scarpe, mi spoglio per immergermi immediatamente nella mia grande vasca da bagno e ci resto per un bel po'. Ora voglio solo rilassarmi.
SALVE. SIAMO DUE RAGAZZE A CUI PIACE SCRIVERE. QUESTO È IL NOSTRO PRIMO CAPITOLO, SPERIAMO VI SIA PIACIUTO❤️
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•Come l'acqua dentro il mare•
RomanceTu mi ricordi una poesia che non riesco a ricordare, una canzone che non è mai esistita e un posto in cui non devo essere mai stato. 15Gennaio2019 #122° Wattpad 1/1/2019 #27° Viaggio 6/2/2019 #108° Wattpaditalia 23/2/2019