Non credevo che sarei arrivata a dirvi parte di ciò che vi avrei voluto dire prima di aver scritto ancora qualche parte di questa sorta di diario, ma è successo, e se è successo ora un motivo ci sarà. È quando le cose sono spontanee che succedono nella maniera più vera e sono convinta che sia il destino ad aver voluto questo.
È successo tutto così in fretta, ho vissuto un momento di trance senza freni inibitori in cui mi sono ritrovata sulla tua spalla, C., a parlare come se fossi un fiume in piena e non avevo più paura, non so come. Ero molto provata e non avevo più paura di essere giudicata, fraintesa o sembrare inopportuna perché tu non ti eri fatta pensieri ad affidarti a me. Così non l'ho fatto neanche io.
E io sono così, fatta di ansie, ripensamenti e rimuginamenti continui che mi portano a non essere naturale. È stato uno shock emozionale, come se il mio cuore non fosse più stato capace di sopportare tutto quello che è accaduto stasera e le tue lacrime abbiano rappresentato solo il permesso per la caduta delle mie.
Però sì, come ho detto nel capitolo dedicato a te, sei riuscita ancora una volta a sorprendermi e ti ricorderò sempre come la persona a cui mi sarei voluta avvicinare molto prima di adesso, nonostante tu sia più vicina di quando avessi mai notato già da molto tempo.
Poi ci siete voi, che non ho ancora nominato prima ma a cui dedicherò sicuramente una parte speciale, perché fate parte del mio noi. I., nonostante i toni non sempre tranquilli in campo soprattutto da parte mia, e B., la mia certezza per le cadute e so che tu pensi lo stesso di me, ma dei nostri vissuti, come ho detto, parlerò più avanti. Avete dato una via concreta alle mie parole, mi fate sentire capita e mi scaldate il cuore di comprensione e, se a volte mi dimentico di aver persone su cui contare, per fortuna ci siete voi a ricordarmelo. E quel vi voglio bene mezzo mangiato è stato, statene certe, il più sincero della mia vita.
Mi state facendo bene, bene come non me ne ha mai fatto nessuno prima. Siete capaci di togliere dalla profondità del mio carattere quei blocchi che mi hanno sempre impedito di avvicinarmi veramente alle persone e comportarmi di modo che rimangano. Il discorso si amplia, come la vostra importanza in me.
Infine, grazie T., per aver condiviso parte del mio peso e avermi ricordato che sono ancora meno sola di quanto già avessi capito.
Noi supereremo tutto, perché una famiglia rimane tale oltre le difficoltà.