Louis uscì di casa sbattendo la porta. Non sopportava più le urla che popolavano quella casa, era stanco di fare il 'padre' per le sue sorelle. Non capiva per quale ragione i suoi si ostinassero a non divorziare. Ogni notte era costretto ad ospitare quattro testoline bionde nel letto, suo padre ci andava davvero pesante con la mamma e le piccoline per paura che gli facesse del male,correvano tra le braccia del fratellone. Aveva fatto una promessa, le avrebbe protette sempre, e voleva mantenerla. In più ogni giorno era costretto ad andare a scuola, e sinceramente non aveva voglia di passare l'intera giornata con Steve. Che brutto nome Steve. Era il suo ragazzo, ma Louis lo odiava, non provava nessun sentimento per questo ragazzo, lo faceva soffrire e soprattutto lo sfruttava, sfruttava il suo corpo solo per godere e provare piacere. Louis si sentiva la puttanella di turno. Arrivó di fronte all'edificio cupo, era ottobre eppure il freddo era così forte che gelava le vene. Louis rabbrividì,poi sentì due possenti mani stringergli i fianchi, chiuse gli occhi e respiró profondamente,poi si voltó e tiró un sorriso prima di salutare "buongiorno" disse,il ragazzo di fronte a lui fece un sorrisetto compiaciuto, poi si avvicinó al suo orecchio e ci sospiró un "sai cosa ti aspetta dopo, vero amore?" Louis ingoió il groppo di saliva, poi annuì abbassando lo sguardo "brava la mia principessa'' disse quello prima di lasciargli un bacio casto sulle labbra. Louis era schifato da tutto questo, era costretto a stare con un ragazzo per il quale non provava alcun sentimento, o almeno non ora, non poteva ribellarsi,ci aveva già provato e l'unico risultato che ottenne fu un braccio rotto. Non sapeva di preciso perché due anni fà si innamoró di Steve, era il ragazzo più popolare e più rozzo della scuola,se voleva qualcosa la maggior parte delle volte la otteneva. Era più grande di due anni,ma era stato bocciato due volte, ed ora Louis se lo ritrovava ogni mattina di fianco a lui,a stringergli la mano, a baciarlo e a fare proprio quello che stava facendo ora. Erano nel ripostiglio del bidello, Steve affondava lentamente nel corpo di Louis,quest'ultimo ansimava di dolore. Era orribile essere sottomessi da un idiota drogato che ti usava solo per il corpo. La cosa che più faceva rabbia a Louis era il fatto di essere amato per finta, ok, forse non era il ragazzo perfetto,ma anche lui aveva diritto ad una vita non fatta solo da sesso e prese per il culo. Vennero tutti e due urlando il nome dell'altro.Mentre tornava a quella che lui chiamava casa si sentiva osservato,nel vero senso della parola,come se due occhi proprio dietro di lui lo stessero fissando in ogni suo movimento. Per togliere qualsiasi dubbio Louis si giró di scatto ma dietro di lui non vide nessuno, pensó che fosse stato un suo presentimento, quindi scosse le spalle e continuó a camminare, pochi minuti dopo, sentì dei lievi passi percorrere la sua stessa traiettoria, era come se qualcuno che non voleva farsi vedere lo seguiva costantemente. Louis inizió ad essere spaventato da tutto questo, accelleró il passo e in poco tempo arrivó a casa. Le urla si sentivano anche attraverso la porta chiusa, respiró,poi entró frettoloramente,richiudendosi la porta alle spalle. La piccola Desy sgranó gli occhi e gli si formó un enorme sorriso sul viso quando il fratello fece la sua entrata in cucina. Mangiarono in silenzio, Louis osservó sua madre, che teneva lo sguardo basso sul piatto e giocherellava con la forchetta, senza toccare cibo. Vide suo padre mangiare normalmente,come se nulla fosse,si ingozzava di cibo, come non ci fosse stato un domani. Lottie mangiava velocemente, Louis sorrise,sapeva che tra qualche minuto sarebbe corsa in camera sua,a parlare con la sua "amica". Fizzy mangiava lentamente,come le due gemelle. E poi c'era Louis,che non mangiava affatto. Si alzó dal tavolo e andó in camera,la madre alzó lo sguardo,era da un paio di giorni che non mangiava niente,voltó lo sguardo verso il Marito che rimaneva col suo sguardo duro e spento. Allora Johanna tornó a fissare il piatto,cercando una vaga spiegazione al comportamento di suo figlio.
Angolo me.
Salve gente, spero che questa storia sia di vostro gradimento.
Alla prossima ♥
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Angel.
Fantasy-Tu..tu sei un angelo?- -No...io sono il tuo angelo- Questa storia tratta tematiche omosessuali.