• Capitolo 4•

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Niall lo guardava con dispiacere, prontamente portò una mano a carezzargli una guancia, asciugando una lacrima salata, sapeva cos'era successo, sapeva tutto ciò che Louis aveva fatto, era il suo angelo custode, era suo compito proteggerlo, eppure, in quel momento Niall si sentiva piccolo a suo confronto, Louis era forte, lui aveva affrontato i problemi, lui era quel ragazzo che aveva rischiato la vita per uno stupido litigio. Niall ricordava perfettamente quell'episodio.

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Louis era stufo di tutto e tutti. Non voleva più vivere, non ne aveva il coraggio, semplicemente era stufo del mondo, degli sguardi, della gente, voleva solo andare via, ma per sempre. Si trovava sulla riva del mare, le piccole onde solleticavano le dita dei suoi piedi, si beava di quel tocco docile e leggermente freddo a contatto con la pelle, il tramonto fece sorridere Louis, un sorriso pieno di lacrime, quel sorriso che si trasformò presto in un pianto di pura sofferenza. L'acqua aveva raggiunto l'altezza del ginocchio, camminava lentamente, forse verso la speranza, perché per Louis ,quella sembrava l'unica via di fuga. Ai polsi aveva legato due corde, all'estremità di esse due pesanti macigni, l'acqua aveva raggiunto il suo bacino, le lacrime scendevano, i singhiozzi aumentavano, altri passi, altra fatica, non era facile lasciare tutto alle spalle, in questo momento sarebbe sembrato un egoista, chi non lo sarebbe stato, il suicidio era un grande atto di coraggio. Louis stava abbandonando ciò che c'era di più caro al mondo, eppure quando lasciò i massi in un sonoro "plofh" non si sentì poi così fuori posto. L'unica cosa che vide prima di chiudere gli occhi fu una luce, e poi degli occhi, quegli occhi.

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Si risvergió tre giorni dopo in un letto di ospedale.

Angolo me
Chiedo scusa per l'aggiornamento raro, mi farò perdonare, questo è un piccolo capitolo di passaggio, spero vi piaccia
A presto :)


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