Hospital

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Lucas

Dopo essere andato in questura andai diretto a casa di Anna.  Fortunatamente mi ricordo la via, per quella volta che le ho consegnato il pacco.

Grazie a dio ho una memoria fotografica...

Prendo la mia macchina e vado diretto.
Arrivato a casa di Anna busso più volte ma nessuno risponde, allora cerco delle chiavi di riserva, e le trovo sotto il tappeto.

Scontato...

Apro la porta, la chiamo varie volte, ma non risponde. Alla fine mi avvicino al bagno e sento l' acqua scorrere.
"Anna, sono Lucas, come va?"
Nessuna risposta...
"Anna?"
"Anna?!"

Niente, apro la porta e la trovo sdraiata a terra.
"Anna!"
Chiamo velocemente l'ambulanza: " Sono in bagno e c'è la mia ragazza a terra!"
" Dove si trova?"
"Via Aldo Moro 16"
" Arriviamo"

Panico, non so cosa fare, ha tutti i vestiti bagnati, e vorrei sentire se ha il battito, ma non ne sono capace. Merdaaaa... 

Arrivano dopo 5 minuti ma mi è sembrato un infinito.
La mettono su una barella e la caricano in ambulanza, mi chiedono nome e cognome; dopodiché chiedo se posso andare con loro, ma non mi fanno salire, allora li seguo in macchina.

Arriviamo in ospedale, non so cosa le fanno.
Mi hanno detto che hanno chiamato i suoi genitori che arrivano in 10 minuti.
Siamo tutti terribilmente spaventati e paralizzati.

Arriva un dottore e ci spiega la situazione, ma non lo riesco ad ascoltare. Appena finisce di parlare chiedo: " Possiamo vederla? "  era l'unica cosa che avessi voluto in quel momento.
" Per ora solo i familiari..." mi dice il dottore.

Ci rimango male, rimango lì tutta la notte, e quando non c'è nessuno sgattaiolo dentro e mi siedo vicino a lei circa 10 minuti.
È così bella anche se ha la pelle un po' più bianca e per la prima volra la vedo con i capelli sciolti dalla sua  solita coda.

Esco e rimango nella sala d'attesa e dormo.

La madre di Anna mi sveglia e mi dice che si è svegliata. Mi alzo di scatto e vado da lei.
"Anna..." la guardo come se fosse un dipinto...
" Lucas" pronuncia il mio nome con stupore, poi però mi sorride .
Vado ad abbracciarla, le chiedo come sta ma non mi risponde, mi bacia.

È solo questione di chimicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora