New York [Traduzione]

New York.

Oggi....

(Hero's Pov)

Ho sempre trovato il sonno affascinante. È incredibile come si possa sfuggire al mondo semplicemente chiudendo gli occhi e lasciando che la loro menti prendano il sopravvento.

Mi piace guardare la gente dormire, per quanto possa sembrare inquietante.

Ma mi è piaciuto guardare Jo ancora di più.

Per dirla tutta, non ero scioccato nel vederla in piedi davanti alla mia porta, è un eufemismo cruento.

Era passato tanto tempo da quando l'avevo vista, soprattutto dopo tutto quello che è successo tra noi.

Ma sono felice che lei sia qui.

L'ho tenuta mentre dormiva, con la testa appoggiata sul mio petto e le mie braccia attorno al mio busto nudo.

Si era presentata quel pomeriggio e, dopo una riunione molto intensa, ci siamo seduti sul letto a chiacchierare, a rubare un bacio qua e là, ed evitare la discussione che sapevo sarebbe venuta.

Quindi, per aiutare a fare la conversazione, un po 'facile da digerire, intendevo parlarle a cena, ma prima che potessi suggerire un posto dove andare, era profondamente addormentata. Jet lag, senza dubbio.

Si stava facendo tardi e stavo morendo di fame. Mi chino e allungo il braccio sul comodino vicino al letto il più attentamente possibile, quindi non sveglio Jo. Erano quasi le sette.

Noto comunque che ho ricevuto una chiamata persa dal mio amico Sean.

Sean ed io ci siamo conosciuti attraverso l'agenzia per cui modelled e da allora è stato uno dei miei migliori amici. Ero qui per affari, e supponevo che lo fosse anche lui.

Sposto il mio corpo da sotto Jo e le do un cuscino da tenere in mano.

Lei geme leggermente nel sonno e io devo mordermi il labbro per impedirmi di ridere.

Misi una maglietta, seguita da una felpa e il mio cappello nero. Dopo essermi infilato le mie sneakers, guardo rapidamente Jo un'altra volta, per poi sgattaiolare fuori dalla stanza.

***

Sean e io ci incontriamo in un bar a pochi isolati di distanza. Come al solito, commenta come non può più essere visto con me, visto che siamo riusciti a malapena a passare attraverso le porte senza che alcune ragazze mi raggiungessero e chiedessero un autografo.

Anna non stava scherzando quando ha detto che la mia vita sarebbe cambiata.

Ordino un panino e patatine di manzo al mais, o patatine fritte come li chiamano in America, e siedo a un tavolo più vicino al nero della gastronomia.

"Allora, come stai amico, è tanto tempo non ci vediamo" dice Sean.

"Bene" dico, con la bocca piena di cibo. Rido e tra me e me, immagino che Jo mi stia dicendo di non parlare con la bocca piena.

Lavo il cibo con acqua e annuisco. "Sì, tutto è stato fantastico amico, è pazzesco".

"Posso dirlo, sei come questa grande celebrità ora. Scommetto che ogni ragazza del mondo ha il tuo viso tatuato su una parte del corpo" ride.

"Non vorrei andare così lontano, ma tutta questa esperienza mi ha sconvolto"

"Beh, ci manchi a casa, non dimenticarti di noi una volta diventato tutto ricco e famoso"

Scuoto la testa. "Assolutamente no, sono sempre lo stesso me"

Sean guarda dietro di me. "Sì, solo con un carico di ragazze che ti seguono in giro."