Atlanta.

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4 mesi prima...

(Hero Pov)

Josephine non mi aveva detto molto, tralasciando le riprese, da quando è uscita di corsa dalla stanza poche settimane fa.

Stavo davanti allo specchio quella notte e ho cercato di farmi un'idea su cosa c'era di sbagliato in me. Mi sentivo un tale idiota, ma odiavo che la facevo sentire così a disagio.

Anna ha invitato tutti fuori a cena e poi in un club. Mi chiedevo se Jo si sarebbe presentata, o forse lei avrebbe rinunciato visto che io ci stavo andando.

Ho messo un maglione nero e dei jeans scuri. Ho cercato di pettinare  i miei capelli nel miglior modo possibile. Di solito non li tenevo così  lunghi , ma dovevo per il mio ruolo.

Quando ho deciso che ero abbastanza presentabile, ho lasciato la mia roulotte e ho incontrato Sam e Shane che mi stavano aspettando nella macchina di Sam.

"Aw, sei adorabile" mormorò Sam.

"Levati dalle palle" risposi con una risata.

La strada principale aveva dei fili di luci che collegavano da un edificio all'altro. Quando alzi lo sguardo, le luci sembravano quasi stelle.

Abbiamo parcheggiato e incontrato Anna e il resto del cast.

Il ristorante aveva uno stile industriale. L'atmosfera era buia e c'era una piccola band jazz che suonava musica d'atmosfera su un palcoscenico di mogano. C'erano alberi scolpiti fatti di diversi tipi di metallo che spuntavano da terra e nel soffitto con fili di luci avvolti attorno a loro. Il pavimento sopra era fatto di vetro, in modo da poter vedere i diversi disegni scolpiti nel legno. C'erano delle scale di ferro nere che conducono ad un bar separato e un'area lounge.

Anna ha chiesto per entrambi e la proprietaria ci ha portati in una zona scarsamente illuminata dove abbiamo preso posto e mi sono ritrovato vicino a Meadow e Swen, che erano sia produttori che attori nel film. Guardai dall'altra parte e vidi Josephine, che sembrava bellissima come sempre in una Blaise bianca abbottonata, con il  suo immancabile pantalone di  cargo verde con troppe cerniere. Era tra Shane e Sam.

In qualche modo mi sono ritrovato a desiderare che avrei voluto sedermi lì per primo.

Abbiamo chiacchierato tutti. Shane e Sam avevano questa piccola strafottenza di prendersi in giro cantando canzoni a botta e risposta, mentre Inanna faceva foto di lei, Pia e Khadijha ogni cinque minuti.

Josephine per lo più si teneva per sé. Rideva qua e là a una battuta che Dylan aveva fatto o chinava la testa quando qualcuno aveva cercato di farle una foto.

"Hey ragazzi." Ha chiamato il resto di noi, Anna. Sollevò il bicchiere di vino e sorrise. "Vorrei fare un brindisi a tutti voi, il più grande cast e famiglia che potrei mai chiedere."

Tutti applaudivano e toccavano i bicchieri insieme. "Alla nostra famiglia"

***
(Jo Pov)

Dopo aver mangiato, siamo andati in un locale in fondo alla strada. In realtà era proprio come un altro club, musica molto alta, l'odore travolgente di alcol, e troppa gente.

Dato che Hero ed io eravamo sotto i ventuno, il buttafuori ha disegnato una grossa X nera sulle nostre mani per indicare che non potevamo bere.

Comunque non ero un gran bevitore, ma ho capito che Hero non era molto contento dell'idea. Soprattutto perché l'età legale per bere in Inghilterra era dai diciotto anni.

Ho fatto del mio meglio per evitare Hero.

So che è stato infantile da parte mia, ma ero troppo imbarazzata per affrontarlo. Non dopo quello che è successo alla villa.

New York [Traduzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora