Capitolo 8

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Ricevo la chiamata di Isaac che mi chiede se ci siamo perse, mi dà altre indicazioni sulla strada mi disse che li avremmo visti subito erano proprio accanto all'uscita della strada su un SUV rosso e gli dico che ci vediamo tra poco, sento il sottofondo dei suoi amici che ridono e lo prendono in giro, sorrido a mia volta e mi sento per la prima volta leggera e con una felicità che credevo aver dimenticato, stacco la chiamata e mi volto verso Cora sorridendo –sarà una giornata spensierata –era ora amica, era da tanto che non ti vedevo così.

Alzai la musica e cantammo come due pazze non mi divertivo così da tempo ero euforica e ansiosa allo stesso tempo, come vidi la macchina mi salii un senso d'ansia e dissi –Cora torniamo indietro? –Amica basta con queste paranoie è Isaac lo conosci da tanto e poi ci sono io su parcheggia così lo salutiamo.

Parcheggiai e scesi dalla macchina, Isaac era seduto sul cofano della sua che parlava con un altro ragazzo e dal finestrino dietro spuntavano due gambe quindi c'era un'altra persona, come mi vide scese subito e mi raggiunse aveva il costume a pantaloncini blu e una maglia bianca, mi strinse a se e mi disse –finalmente ti davo per dispersa, il tuo senso dell'orientamento non è cambiato a quanto vedo , fui contenta di questa battuta perché alleggerii il mio senso d'ansia –simpatico come sempre invece tu e gli feci la linguaccia.

Il ragazzo che parlava con lui si avvicinò aveva un paio di occhiali da vista capelli neri corti e occhi nocciola e un po' troppo magro aveva il costume nero e una maglia rossa, -Piacere sono Daniel, era ora il ragazzo qui era impaziente di vederti, mi presentai e devo dire che è davvero simpatico, la sua attenzione fu subito catturata da Cora si misero a chiacchiere e a farsi battutine e da come mi guarda Cora ho intuito che le piace.

Mi ero completamente dimenticata dell'altro ragazzo quando sentii aprire lo sportello e mi voltai a guardare, scese il ragazzo più bello che avessi mai visto, capelli neri ,occhi verdi con sfumature nocciola ed era senza maglietta, perché era senza maglietta santo cielo era divino, un fisico da desiderare di morirci sopra muscoloso al punto giusto senza esagerare, e un costume a pantaloncino aderente nero , ero rimasta a guardarlo sfacciatamente e poi lui sorrise ed era il sorriso più bello del mondo, non mi accorsi di cosa Isaac mi stava sussurrando all'orecchio , ma quando mi baciò sulle labbra a stampo fu come se mi risvegliassi.

Gli tirai uno schiaffo talmente forte che gli rimase il segno –Ma che diavolo ti salta in mente? –Te l'ho chiesto non mi hai risposto pensavo andasse bene –Mi andasse bene? tu sei fuori di testa non ti permettere più ero incazzata da morire, e poi lo sentii parlare –Brava ragazza così si fa ne meriterebbe un altro questo cafone, su su daglielo, -oh guarda che non ci metto molto a farlo ma credo abbia capito.

Mi sorrise e mi accorsi che volevo vederlo sorridere sempre, poi Cora gli disse –allora cos'hai combinato al braccio certo che è una sfiga averlo rotto proprio questo periodo, e mi accorsi solo allora che aveva il braccio ingessato oddio sto impazzendo –Un piccolo incidente in moto, comunque non ci siamo presentati disse rivolgendosi a me –Mi chiamo Frederick, allungai la mano stringendogliela forse più del dovuto.

Daniel disse di seguirlo con la macchina così io e Cora tornammo sulla nostra e appena salite fui invasa di commenti sui ragazzi –Ma li hai visti, e dove cavolo si nascondevano fin ora, tutti e tre insieme sono da orgasmo. –Già sono carini –Carini? Tesoro puoi fregare chi vuoi ma non me sbavavi su Frederick, -ma che dici Cora si è il più carino secondo me, ma da qui a sbavarci ce ne vuole.

-Ma vogliamo parlare del bacio si Isaac? –Cora evitiamo, che se no come arriviamo gli do un altro schiaffo, come gli è venuto in mente sa che sono fidanzata e poi ha detto di avermelo chiesto ma io non l'ho sentito parlare e tu? –Ci credo che non l'hai sentito parlare eri intenta a fare la radiografia a Frederick e comunque ho notato che ti sussurrava all'orecchio ma non ho sentito cosa, e non puoi biasimarlo gli piaci gli sei sempre piaciuta ci ha provato.

Sbruffai e parcheggiai vicino la loro auto, scesi ci dirigemmo in spiaggia in un lido attrezzato e scoprii che loro erano lì dalla mattina –Beh potevi dirmelo vi avremmo raggiunte direttamente qui non preoccuparti tanto dovevamo andare a prendere Frederick lui non può guidare e dalla mattina non viene visto che ha il braccio rotto –ah ok. Mi tolsi i vestiti e restai in costume e Isaac mi disse –oltre la mia fatina vedo che ci hai preso gusto con i tatuaggi gli sorrisi –la tua fatina ora non esagerare comunque si ne ho giusto 4,-io ne vedo 3 mi rispose –l'altro è solo per pochi. Mi sentii gli occhi di Frederick addosso mi osservava e mi sentivo nuda sotto il suo sguardo.

Daniel fischio –wow quel tatuaggio ti sta divinamente, parlava di quello che parte dal centro della schiena un acchiappasogni desiderato e sofferto sembra vero pieno di piume blu sfumate azzurre che scendono per tutta la schiena si poggiano sul fianco per scendere fino alla parte esterna della coscia. –beh grazie Daniel.

Passammo la giornata a scherzare e ridere Daniel era troppo simpatico mi aveva preso in giro per tutto il tempo per i campanelli al costume e con Cora si erano scambiati i numeri , quando decidemmo di fare il bagno un po' mi dispiaceva per Frederick e gli dissi se vuoi ti faccio compagnia mi aveva risposto di non preoccuparmi ed andare pure che stava bene così era stato di poche parole ma ho notato che ascoltava tutto ciò che dicevamo, gli avevo notato il tatuaggio sulla schiena una scritta in arabo gli chiesi cosa c'era scritto e mi rispose mamma, ma sapevo che mentiva la prima lettera era uguale alla mia ed era una F io l'avevo tatuata sul polpaccio, non gli chiesi più nulla.

Non mi resi conto che si era fatto così tardi finché il mio telefono non inizio a suonare era Eliot entrai in panico e mi allontanai il più possibile per rispondere.

-ehy, che fai come stai? Gli dissi molto frettolosamente –male sei lontana, voglio fare la video chiamata per vedere dove sei sono uscita adesso sto andando a cena mentii –ti ho detto che voglio la video chiamata –Eliot non iniziare –sei solo una puttana l'ha sempre detto mia madre il nostro problema sei tu, tu dovresti prendere le medicine no io. Rimasi senza parole, mi accorsi di stare piangendo quando Cora mi abbracciò e mi fece entrare nel bagno del lido, presi coraggio e gli dissi –allora se mi consideri così dopo tutto quello che ho fatto per te dopo che mi sono annullata sai che ti dico vaffanculo non cercarmi più, ma la sua minaccia non tardò ad arrivare –ne sei sicura, sai che cosa potrei fare tua madre esce sempre sola e io non sono stabile non mi farebbero nulla sarebbe un incidente.

Mi si raggelò il sangue gli chiesi scusa mille volte, parlammo ancora un po' poi mi disse di andare a mangiare che stava andando anche lui e ci saremmo sentiti domani visto che dopo cena con le gocce crollava.

A me invece era appena crollato il mondo addosso avevo la consapevolezza che mi avrebbe fatto del male e lo avrebbe fatto alla mia famiglia e che non sarei uscita più da questo incubo.

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