Aprì gli occhi, ero sdraiato su un prato e avevo la testa appoggiata al tronco di un albero, mi alzai a sedere e mi toccai la testa, mi sentivo come se mi avessero dato una mazzata sul cranio, sentì una voce gridare: - ehi G, ci sei? -, alzai lo sguardo e vidi un volto famigliare, verso di me stava correndo una ragazza della mia stessa età, era Kamelia, la riconobbi dai capelli biondi e in minima parte bianchi, indossava un lungo vestito azzurro con alla fine una gonna a paracadute con sul limite dei fronzoli, per muoversi doveva alzarsela un pochino, si guardò intorno e gridò al massimo del volume: - EHI RAZZA DI BABBEO, FATTI VEDERE! HO PORTATO DA MANGIARE! -, infatti lo notai appena lo disse, portava un cestino con un panno a quadri rossi e bianchi, lei si guardò intorno, lei vidi due mani toccarle i fianchi e lei gridò un potentissimo "KYAAAAAA!" e fece un salto di un kilometro, dietro le vidi un ragazzo dai capelli bianchi sparati all'indietro, a coprirgli la fronte una bandana nera da cui spuntavano due corna curve verso le sue spalle, gli occhi di due colori diversi, uno rosso e l'altro nero, il volto in una smorfia di puro divertimento, addosso portava una camicia di seta bianca e dei pantaloni di pelle nera con alla vita una cintura di stoffa dorata, a cui era attaccata una spada di legno dalla lama ricurva, ai piedi due sandali di legno; si piegò dal ridere e disse: - per mio padre, non te ne sei accorta-, lei ritornò e poggiando il cesto a terra gli sferrò un pugno gridando: - IMBECILLE! -, lui colpito cadde a pancia a l'aria e disse rialzandosi: - scusa, ma era troppo bello fartelo-, lei poggiò le braccia sui fianchi e disse furiosa: - te e i tuoi scherzi! Ricordati di chi sono figlia-, lui ridendo: - lo so, lo so, ma non mi importa-, lei sorridendo gli porse la mano e disse: - vabbè ti perdono, ma solo perché sono una principessa misericordiosa-, lui sedendosi a gambe incrociate: - se, se, misericordiosa? Ma dai-, lei gli porse la mano aiutandolo ad alzarsi, lui la prese e alzandosi si pulì i vestiti dicendo: - vedo che non ti manca la forza-, lei seria: - ehi mi stai dando del maschiaccio? -, lui massaggiandosi la guancia con la destra sorrise rispondendo: - noooo, hai solo una forza spropositata-, lei sorridendo: - meglio che stai zitto che sennò te le do- e guardandosi intorno disse: - ehi ma dove Rin? -, il ragazzo serio: - ah si, è andato a pesca- e mettendosi due dita in bocca fece un potentissimo fischio, si sentì un potente battito d'ali e un ruggito, vicinò a loro atterrò un figura grande quanto un cane, era la loro "piccola idra", solo che le scaglie sulla sua schiena erano diventate scure; velocemente l'essere magico si gettò sul ragazzo e con le teste iniziò a leccarlo con contentezza, lui cercò di scostarselo di dosso mentre ridendo diceva: - dai, su, bello, lo so, lo so! -, Kamelia cercando nel cesto disse: - ehi Rin, se lo lasci andare ti darò del buonissimo tonno pinna gialla-, lui si girò con una contentezza in tutti gli occhi e lasciando andare il ragazzo si mise seduto, lei tirò fuori un gigantesco pesce e lo lanciò alla bestia dicendo: - bravo, tutto per te-, l'animale lo prese e iniziò a sbranarlo con le teste; la ragazza aiutò l'altro e disse: - beh mangiamo? -, lui sorridendo: - si, allenarmi mi ha messo un certo languorino-; prepararono la tovaglia da picnic e sedendosi iniziarono a mangiare, lei tirò fuori dei panini, qualche bottiglia di succo di frutta e altra roba che mi fece venire un pochino di fame; mentre si rilassavano lei disse: - G, comunque una cosa perché ti alleni ogni volta che arrivo io? -, lui sorridendo: - per essere il più forte-, lei: - però tu sei già forte, sei capace di usare la magia, combattere con diverse armi, che altro vuoi? -, lui guardando verso l'alto disse sorridendo: - semplicemente so di non essere il più forte, al mondo esistono persone o esseri che sono capaci di battermi senza battere ciglio-, lei non capì e lui: - semplicemente non voglio altro che diventare forte come mio padre-, lei sorridendo: - non mi hai mai detto di tuo padre-, lui triste: - non è stato, come posso dire, sempre presente, anzi non l'ho mai visto ma da ciò che raccontano dicono che sia potentissimo-, lei ridacchiando: - mi piacerebbe conoscerlo-, lui con voce bassa emise una qualche parola che non sentì; lei però spingendosi le gambe al petto e cingendole con le braccia disse con un tono triste: - comunque G, ti ricorda la nostra promessa? -, lui addentando un panino la guardo confuso e lei: - quello che ci siamo fatti da bambini-, lui capendo rispose: - ah, certo, quello che saremmo rimasti sempre insieme-, lei stringendosi: - e se io o tu non ci vedessimo più, tu ti ricorderesti di me? -, lui serio: - che succede? – e vedendole una lacrima disse con ancora più serietà: - che succede? – e accarezzandole la guancia: - sono sempre io G, se c'è qualche problema puoi sempre parlarmene-, lei guardandolo con una tristezza abissale negli occhi: - è che...è che ultimamente a casa le cose non stanno andando bene-, lui confuso: - che intendi? -, lei: - si presentano sempre più nuovi pretendenti per la mia mano-, lui ridacchiando: - imbecilli, perché solo la tua mano quando possono averti tutta-, lei seria: - fai il serio, loro vogliono solo il trono-, lui: - ma non ci sono i tuoi fratelli? Arthur e come si chiama l'altro? -, lei sorridendo appena: - si, ma loro non vogliono sottostare alle idee di mio padre e dall'altra parte lui non gli ascolta-, l'idra avvicinandosi fece dei piccoli ruggiti e il ragazzo disse: - comunque qual è il motivo di tutte quelle truppe che si muovono verso est? -, lei: - è per via di uno dei pretendenti, l'ho rifiutato e lui vuole scatenare una guerra, Arthur ha mandato le sue truppe migliori in difesa-, lui: - ah, quindi qualcosa di facile-, lei scosse la testa: - ha detto che se non mi offro di sposarlo, non si fermerà; secondo alcuni all'interno del castello ci sono delle spie-, il ragazzo si alzò e stringendo i pugni serio: - allora io e Rin ti difenderemo, quel tizio o chi per lui osasse solo avvicinarsi diventerà cibo per cani! -, lei guardando il cielo tingersi del colore dell'ambra disse triste: - ora mi toccherà tornare a casa- e dando un bacio sulla guancia al ragazzo: - ci vediamo domani- e se ne andò dalla strada da cui era venuta; l'idra si avvicinò al ragazzo e gli spinse contro la coscia destra il muso, lui l'accarezzò e disse: - che c'è bello? Sei preoccupato? -, lui fece un piccolo ruggito e lui: - Kamelia è al sicuro, le guardie lì sono forti, le ho affrontate quella volta al bar-, lui però ruggì nuovamente insieme a tutte le teste e lui:- va bene, staserà voleremo lì a fare la guardia, ma ti assicuro che non succederà niente; al mondo ci sono tanti pazzi che dicono che faranno cose tremendo, quello è solo uno dei tanti; non avranno problemi-, lui scosse le teste e il ragazzo: - e va bene, terremo d'occhio il castello- e guardandolo sorridendo: - ma se ho ragione mi dovrai portare sulle spalle e sentendo ciò tutto divenne luminoso e io venni accecato.
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Il Cavaliere del Crepuscolo: La Furia Del Cielo
Viễn tưởngL'oscurita guardò il guerriero:-non puoi cancellare chi sei, tu ed io siamo la stessa cosa e possiamo conquistare il mondo; niente più Landshade, solo un mondo perfetto con noi come unico dominatore- Ma lui rispose:-potrei accettare, ma dopo mi pre...