- Crono??- Abby e Percy non riuscivano a credere alle parole dei loro compagni, specialmente il ragazzo. Aveva visto la fine di quel Titano con i suoi occhi, Luke si era pure sacrificato..
Ma allora perché.-Ha cercato di attaccarci!- urlò spaventata Piper, ancora tra le braccia del suo ragazzo.
- Amico, cerca te, ed è furioso- aggiunse Jason, guardando negli occhi il figlio di Poseidone.
-Oh Dèi, allora era questo che mia madre intendeva..- tutti si voltarono a guardare la figlia di Hecate, che nervosamente si stringeva le mani al petto.
- Abigail, cosa stai dicendo- la ragazza corvina si irrigidì, quando Percy era così serio non era un buon segno.
- Era ciò che dovevo riferire a Chirone per conto di mia madre-
-In effetti anche Chirone ne ha parlato con Nico qualche giorno fa- la interruppe Hazel, mentre tutti gli sguardi erano adesso puntati su di lei. - Ho sentito di sfuggita che ne discutevano, Nico era stato avvertito da nostro padre che l'essenza di Crono era rimasta nel Tartaro e qualcuno vi era sceso appositamente per risvegliarla. Adesso Crono è riuscito a scappare, sta riunendo gli altri fratelli titani per lo scontro finale, per l'ultima vendetta contro i semidei. Poi mio fratello è partito, in assoluta segretezza, per una missione, non so altro- concluse Hazel, guardando preoccupata la figlia di Hecate.
-E quando pensavate di dircelo?- si accigliò Frank.
- Non volevo allarmare nessuno, non sapevo niente di questa faccenda- cercò di giustificarsi Hazel.
- Quindi il sacrificio di Luke non è servito a nulla!- Percy era furioso, Abigail non l'aveva mai visto così adirato, così spaventato.
Doveva prendere in mano lei la situazione.- Ci serve un piano e subito. Frank e Jason, voi sistemate le armi e distribuitele; Piper, devi contattare Chirone in qualche modo e spiegare la situazione al campo, in modo che si tengano pronti; Hazel, tu cerca di capire se in questo maledetto hotel c'è qualcuno, dobbiamo scoprire in che posto ci siamo cacciati; Percy, richiama i Pegasi, ci servono pronti-
- Abby, hai idea di chi sia Crono? Se è tornato in forze e al suo fianco ha altri Titani non abbiamo alcuna possibilità di successo!- Percy si era lasciato andare completamente al panico e la sua paura stava agitando anche gli spiriti degli altri.
Nico le aveva raccontato quanto Percy avesse sofferto a causa di quel Titano, di come era riuscito a formare con estrema facilità un enorme esercito di alleati, di come si era impossessato del corpo di Luke con l'inganno.
Solo quei racconti le facevano tremare le gambe, ma non poteva darsi per vinta.
Non avrebbe ceduto niente a quel Titano.- Percy, lo so che sei terrorizzato all'idea di rivivere la stessa situazione, ma io non ti riconosco più. Non sei il Percy Jackson che ho conosciuto, quello che si rialza sempre, quello che non conosce la parola "mollare", il ragazzo che combatte anche quando tutto è perduto.
Adesso abbiamo bisogno di quel Percy Jackson adesso. Quindi alza il culo e preparati a combattere- Abby venne raggiunta dagli altri semidei, che si avvicinarono ai bordi del letto. Jason le mise una mano sulla spalla e le sorrise.- Abby ha ragione. Saremo anche in sei semidei, ma vedi che semidei! Abbiamo un figlio di Poseidone, uno di Giove, uno di Marte, una figlia di Plutone, una di Hecate e...una...di Afrodite- Jason guardò, sghignazzando, la sua ragazza, che assunse un'aria imbronciata.
- Ehi, biondino, che vorresti dire? Anche le figlie di Afrodite sanno combattere- replicò Piper, incrociando le braccia al petto.
Percy guardò tutti i suoi compagni, uno alla volta e sorrise.
Credeva in loro e loro si fidavano di lui, sapevano che li avrebbe portati alla vittoria.
E lui non li avrebbe delusi.
Avrebbero lottato e avrebbero vinto.
Il figlio di Poseidone mise una mano al centro, come era solito fare.
La risposta fu immediata: si ritrovò altre cinque mani sopra la sua, tutte pronte a combattere.
Era il loro destino e lo sapevano.- In nome degli Dèi - sussurrarono insieme, ognuno rivolto al proprio genitore divino, sperando li aiutasse in questa ulteriore impresa.
- Ora mi duole bloccare il nostro entusiasmo da supereroi, ma conciata in questo stato pietoso non posso prendere a calci nessuna chiappa titanica, quindi fate come vi ho detto e andatemi a prendere un cubetto di ambrosia!- brontolò la figlia di Hecate.
Jason sorrise e andò immediatamente a prendere ciò che la ragazza aveva richiesto.
Appena Abby mise in bocca quella sostanza straordinaria fu come se tutte le energie fossero ritornate dentro di lei, rimarginando ogni ferita dello scontro precedente.
Quella sostanza riusciva sempre a lasciarla senza parole.- Bene, non perdiamo più tempo e muoviamoci.
Abby guardò l'amuleto di sua madre e si ritrovò a pregare in silenzio per la salvezza sua e dei suoi compagni.
Eppure qualcosa dentro di lei sembrava annegare quella sua speranza.___________________________
Salve people! Scusatemi se il capitolo è breve, ma è abbastanza tardi e domani devo svegliarmi presto, ergo dovrei dormire :D
Colgo l'occasione per augurare Buon compleanno al semidio più "sad, cute but sassy" che conosca, auguri al nostro Nico di Angelo, il nostro figlio di Hades preferito :3 (tssskk mi sono resa conto che il 28 è già passato, essendo scattata da poco la mezzanotte, MA NON FA NULLA CIAO :D...)
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•In the name of Gods•
FantasyUn particolare catturò la sua attenzione: una figura, con la schiena appoggiata sul massiccio tronco del salice, le dava le spalle e sembrava non averla sentita. La ragazza corvina cominciò ad avvicinarsi molto lentamente, cercando di non far rumore...