Prologo

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"I fallimenti sentimentali sono dovuti al fatto che gli uomini vogliono andare a letto con la zoccola e svegliarsi accanto alla vergine" (Efraim Medina Reyes)

Sono una fallita.

Mi chiamo Laura Cancelli, 39 anni, da quattro sono CFO (Chief Financial Officer) della filiale italiana di una importante azienda informatica americana ...e una moglie tradita.

Io ho fatto di tutto affinché mio marito, compagno di liceo e primo amore della mia vita, nonché primo -e unico- uomo con cui ho fatto sesso dall'età di 17 anni, fosse fiero di me e della mia carriera, e potesse dedicarsi a una vita da Peter Pan mai cresciuto dedicandosi ai suoi hobby preferiti, il golf e la vela; ho anche accettato la sua richiesta di non riprodurci per non dover gestire fastidiosi marmocchi...

Eppure lui, il mio ora ex-marito e noto alle mia amiche come «il fedifrago», nel suo ruolo di potere -è Amministratore Delegato di una importante società editrice- mi tradiva da sempre con chiunque, tra le aspiranti scrittrici, si mostrasse disponibile e fosse almeno apprezzabile fisicamente.

Ma questo, la sera del rientro da San José, California, nel mezzo della Silicon Valley, dopo la sudata nomina, io non lo sapevo ancora. E non l'avrei probabilmente mai scoperto se non avessi anticipato il rientro di un paio di giorni e trovato il fedifrago in una piuttosto scomoda posizione di Kamasutra con la sua segretaria, di 15 anni più giovane di lui, appena uscita dalle superiori.

Io sono brava a mantenere una facciata impassibile di fronte a quasi tutto. Un Direttore Finanziario, che mastica numeri e fogli Excel da mattina a sera, è una persona razionale e deve poter trattare con i componenti del CdA, o i grandi capi negli States, con sicurezza e distacco. La mia promozione l'ho sudata partendo dalla gavetta, appena dopo la specializzazione in Financial Management, nel ruolo di controller dei costi e dei ricavi di una piccola divisione dell'azienda. A poco a poco ho scalato e sono arrivata quasi in cima.

Il mio obiettivo era quello di diventare AD della filiale, ma quella sera tutto è cambiato.

L'abitudine a mostrare una maschera sul lavoro è diventata parte di me, quindi anche quella sera ho indossato la faccia da manager, nonostante gli urli della ragazzina e i suoi pianti, mentre il fedifrago continuava a dire «Non è come sembra...»  - come se pensasse di poter sostenere che fosse un colloquio di lavoro-.

Sono andata nella stanza che utilizzo come studio quando lavoro a casa, ho aperto il primo cassetto della mia scrivania di design, ho preso il contenitore della Walther calibro 4.5, la mia pistola da tiro a segno, e sono tornata in camera.

L'ho puntata contro il fedifrago, la ragazzina invece mi faceva solo pena..., e li ho cacciati di casa in deshabillé, buttando poi i loro abiti dal balcone e intimando a lui di non farsi più vedere a casa mia.

Già, la casa in cui abitavamo, e tuttora abito, è mia. L'ho ereditata dalla nonna materna, una De Giussani, ultima discendente della famiglia di marchesi dello stesso nome, con passate proprietà in tutta la Brianza e castello di residenza estiva in Valle d'Aosta.

La mia casa è a San Siro, una delle zone più belle di Milano, dove ci sono parecchie ville e villette d'epoca, e molte, come la mia, in stile Liberty.

Purtroppo questa casa è l'ultima rimasta dell'eredità del primo marchese, le diverse generazioni di eredi hanno via via dovuto vendere i possedimenti per motivi economici. Quello che rimpiango maggiormente è il delizioso piccolo castello valdostano, in una valle laterale, minore e poco nota ma bellissima. Peccato, vivere in un castello come una principessa è sempre stato il mio sogno di bambina.

Ma... sto divagando.

Vi stavo raccontando del fedifrago. L'evento della cacciata da casa mia è avvenuto quattro anni fa.

Ho 39 anni e mi sento una fallita, perché non sono stata capace di tenermi un uomo che mi aveva accompagnata nella mia crescita di donna per quasi vent'anni. E mi ritengo una fallita perché, nonostante ne sentissi il desiderio, non sono stata capace di impormi per avere un figlio.

La mia vita negli scorsi quattro anni, e un incomprensibile futuro che mi aspetta da una settimana a questa parte, ve li racconto nei prossimi capitoli.

***Fine Prologo

Eccomi qui, con una storia nuova. Niente Alice Allevi e Claudio Conforti in questa storia. Voglio provare a inventare qualcosa di solo mio. Ci riuscirò? Non lo so, quello che è certo è che la mia fantasia sta già galoppando.

Il genere di questa storia? E' una storia d'amore, un romanzo storico, un fantasy, un viaggio nel tempo... e forse molto altro ancora.

Spero vi piaccia. Questo è solo il prologo, come antipasto.

Continuerò se mi dite che vi attira, e soprattutto, dopo il termine di "Alice Allevi, Medico Legale. Boston,MA" (https://www.wattpad.com/story/166498572-alice-allevi-medico-legale-boston-ma)

Irlanda - Un viaggio nel passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora