Capitolo 3

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I bordi erano sfilacciati, poteva dire che le pagine erano rugose e vecchie, e le suscitavano solo ulteriore curiosità mentre camminava verso casa.  E anche se il suo viso è praticamente sepolto nel calore del suo cappotto, riesce ancora a guardare attraverso la sua sciarpa, respiri nervosi vengono trasportati in aria. E la curiosità che bolle dentro di lei raggiunge il limite.

Sfoglia le prime pagine, gli occhi vitrei promettono di leggere solo la prima pagina.

Lentamente, apre la copertina, godendosi il suono scoppiettante che fa.

La prima pagina è composta dalla scrittura graffiante e ghirigori che sembrano disegnati da un bambino di sei anni. Un senso opprimente di ansia invade la mente di Rose e lei scatta, chiudendo il taccuino e ridacchiando tra sé come una scolaretta.

No, Rose, no. E’ privato.

Rose pensa dentro di lei, le dita fremono per aprirlo di nuovo.  

Il cielo è dipinto sulla parte superiore col grigio, folate di bianco scappano dalle nuvole oscure che incombono sopra la testa. I fiocchi di neve cadevano come piume. Sono cadute con grazia attraverso l’aria, catturati dai maglioni delle persone.

Anche le strade erano infangate, coperte dal bianco apparentemente infinito che inghiottiva la terra con il suo freddo. I lampioni fornivano una luce tiepida, rovesciandosi sulla strada appena spalata, e i fiocchi di neve erano già seppellite nelle fessure.

Rose, una ragazza con i capelli castani e occhi che spesso riflettevano il verde, si fermò in mezzo alla strada, osservando il turbinio di gente che passava. Le sue dita arrossate stringevano la superficie liscia del taccuino che teneva, come se stessero cercando di soddisfare la loro curiosità.

I fiocchi di neve calavano più velocemente ora, come pioggia battente dalle loro nuvole scure.

L’oscurità della notte è cresciuta, l’aria sempre più fredda, e il silenzio denso è stato afflitto da sussurri sfocati, inoltre, stranamente, la strada era molto più appannata di quanto Rose avrebbe sperato. Girò la testa, i capelli le cadevano sul lato della spalla appena vide persone andare via a piedi e altri fare il contrario.

La notte aveva inghiottito il pomeriggio ormai.

Il volto di Rose si aprì in un sorriso. Amava i momenti come questi, quando le strade erano praticamente abbandonate e lei era stata lasciata da sola a vagare per sentire e la sua mente senza luce a tenerle compagnia.

Tutte le altre persone avrebbero corso velocemente per sicurezza, nelle loro case dove avrebbero trovato il loro camino o le loro candele. Rose poteva solo immaginare di sedersi accanto al fuoco. Si sarebbe rannicchiata in uno dei suoi maglioni over-size, bevendo tè caldo, e passando la notte con un nuovo libro.

Naturalmente, i pensieri del calore di un fuoco, inviarono brividi lungo la sua spina dorsale. Il vento aspro non aveva mandato nessuna sensazione di calore e confort alla pelle scoperta di Rose. Affondò il viso nel materiale spesso del cappotto, contenta del bagliore caldo delle luci della strada a tenerle compagnia.

coffee boy // hs. [Italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora