Come posso sapere come andranno le cose?
Come posso sapere che sta bene se mi chiudono fuori dalla sua stanza?
Come posso sapere se non sento la sua voce?
Come posso sapere e basta.
《Tesoro...》mi chiama mio padre.
《Taci.》ringhio tra i denti, sapendo di avere un aspetto orribile con i miei occhi gonfi e rossi, i capelli arruffati e i vestiti stropicciati.
《Vado in bagno.》dico
Vado a prendere un pacchetto di sigarette dalla borsa di mio padre, il giubbotto di pelle nero ed esco. Ormai riesco a camminare, e non ho più voglia che mi insegua come un cagnolino.
Voglio solo farmi del male, voglio solo stare come sta Peter: male.
Anzi, ce la possibilità che non stia male, ce la possibilità che non sia nulla in questo momento.
Apro il pacchetto, prendo l'accendino.
Non so come si faccia, per cui provo e basta, come ho visto molte volte fare da mio padre.
Accendo la piccola fiamma che si muove, si contorce e cambia forma come i miei pensieri, avvicino la sigaretta e provo ad aspirare, ma ingoio il fumo nero ed inizio a tossire.
Ok... Non è andata male.
Lo rifaccio per un pò di volte, fino a quando il sapore acre non inizia a piacermi, così ne accendo un altra. E un'altra ancora. Poi ancora un'altra.
Le spengo sotto il tacco nero, poi mi alzo, butto il pacchetto vuoto nel cestino, mi spruzzo del deodorante per coprire l'odore e poi metto il giubbotto in stanza e torno.
《Sei stata via tanto》
《C'era fila》
《Hai fumato?》
《No, sai che non fumo. C'era puzza in bagno, qualcuno avrà fumato li》
Esatto, non ho coscienza.
《Ci sono novità?》
《Non ci hanno detto nulla》dice Theo spuntando dal nulla.
Annuisco e sento di nuovo le lacrime pungermi gli occhi.
《Mi dispiace, piccola...》sussurra lui abbracciandomi da dietro. Colin e Cole lo seguono e si siedono di fianco a papà.
Inizio a piangere, e per un bel pò non smetto. Poi mi alzo e vado verso la sua stanza.
《Non puoi entrare, Emma》
《Ho la faccia di una a cui importa?》
《Non puoi fare sempre come vuoi tu》ringhia mio padre.
《Ce'è una persona a cui voglio bene li dentro, e per quanto ne so potrebbe essere morta... Ho il diritto di sapere》
Mi giro e apro la porta
《Avrei fatto lo stesso con te, papà...》******************************
《Peter...》
《Sta bene ora,ma deve riposare》dice un'infermiera.
Esce come se nulla fosse e io corro da lui, che mi guarda sorridente.
《Emma... Perché piangi?》
《Peter... Oh, mio Dio... Quando mi sono svegliata e... il tuo cuore si è fermato... credevo di averti perso per sempre...》continuo a singhiozzare.
《Hey,hey,hey》sussurra prendendomi la mano e appoggiandola sul suo petto. 《Lo senti? Batte ancora... Tu non ti libererai così facilmente di me》
Mi sdraio di fianco a lui, appoggiando la testa sul suo petto, come per assicurarmi che sia vero.
《Io non posso più perderti》 sussurra.
《Sono io che stavo per perdere te...》sussurro con un filo di rabbia nella voce.
《É tutta colpa mia, Emma... Se solo ti avessi dato ascolto》
《Tu volevi morire.》
《Cosa?》
《Tu volevi morire. Altrimenti non avresti resistito così tanto. Lo avresti fatto per me, saresti venuto. Ma non lo hai fatto. Volevi morire.》
《Volevo solo che avessi un motivo per rimpiangermi. Non avresti perso nulla》
《Avrei perso tutto, non lo capisci?》dico guardandolo negli occhi, tenendomi con il gomito.
(Avresti perso un ragno) muahahah *si ricompone *
《Emma...》
Metto una gamba su di lui per alzarmi e lo bacio.
E basta.
L'ho baciato.
Lui mi ha baciata.
Esistono solo le sue labbra ora.
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《Because I hate u, Peter Parker》
FanfictionSedici anni e con una casino dentro. Questa è Emma Stark. Una ragazza fragile ma che cerca in ogni modo di affrontare il mondo a testa alta, allontanandosi da tutto e da tutti, ferendo se stessa in continuazione per non ferire di nuovo gli altri...