《Emma!》
《Peter...》
《Stai bene?》
《Si...É che... Non so, mi è girata per un attimo la testa e ho la nausea》
La prendo in braccio e la accompagno fuori dallo studio, scusandomi con la bionda.
《Aspetta》fa appena in tempo a dire prima di precipitarsi al bagno.
《Emma, stai bene?》
Si pulisce le labbra con la manica del vestito e mi guarda in modo molto strano.
《Peter... Non è che...》
《Cosa?》
《No, non è possibile...》
《Mi dici cosa?》
《Ti aspetto a casa》ricevo come risposta.
Gira sui tacchi e se ne va, mentre io finisco l'intervista da solo.Dopo circa un'ora entro dalla porta principale laccata della villa, poggiando le chiavi sulla mensola dell'atrio.
《Emma?》
《Sono qui》risponde dalla sua stanza.
Salgo le scale e la sua figura appoggiata alla porta mi fa pensare al primo giorno che l'ho vista e a tal proposito i suoi vestiti sono i medesimi, mancano solo i guanti di pelle. Non li indossa più da moltissimo tempo.
《Stai-》deglutisco, improvvisamente agitato《stai bene?》
Sorride 《Non penso di essere mai stata meglio... Vai in cucina》
《Perché?》
《Devo mostrarti una cosa》
Annuisco e scendo, entrando ingenuamente nella stanza.
Sul tavolo di marmo una scatola lunga di velluto rosso é impacchettata perfettamente, come se aspettasse solo me.
《Che cos'è?》le chiedo.
《Aprila》continua a sorridere, incrociando le braccia sul petto.
La apro con cautela, tirandone fuori il contenuto. All'inizio non comprendo ma poi collego tutti i pezzi.
Mi giro verso di lei《Sei...》
Annuisce《Sono incinta...》
《Oh, mio Dio!》la sollevo per poi farla poggiare sulla superficie liscia del piano di lavoro. Le lascio un tenero bacio e la guardo.
《Lo vedi che sei bellissima quando sorridi?》sussurro sulle sue labbra《ultimamente non lo facevi molto spesso》
《Forse perché non avevo capito chi ho accanto...》sorride.
Le poso una mano sulla coscia e un leggero gemito le sfugge, facendomi sorridere. Salgo lentamente sul fianco e i suoi baci diventano più intensi. 《Peter...》sospira.
La prendo di nuovo in braccio e la porto in camera da letto.
《Ti amo, Emma...》******************************
Steve
Sono nel luogo in cui lui é morto, lasciandomi solo per sempre.
Nei miei sogni lui mi ripete di vivere per lui, di fare tutto quello che lui non ha potuto fare...
Ma io non ce la faccio...
Stringo la nostra foto al petto, mentre lacrime silenziose mi bagnano il viso.
《Ti prego, non farlo...》 dice lui da sopra la mia spalla.
《Vattene...》
《Sai bene che non lo farò...》
《Così rendi tutto più difficile》
《Non farlo》
Metto la foto nella tasca della giacca e trovo la forza fi guardarlo.
I suoi occhi sono spenti e non hanno quel colore violaceo di quando è felice, la pelle é pallida e le braccia abbandonate lungo i fianchi.
《Dovevi prenderti cura di Emma. E di Peter. 》
《Avevi detto che se le persone fossero morte per colpa sua si sarebbe sentito in colpa lui... Ma se fosse morto lui ti saresti sentito in colpa tu, no?》
Annuisce, abbassando lo sguardo
《Tu però ci hai lasciati qui... Da soli, senza più una guida, senza più un padre, senza...》sospiro《Volevo sposarti. Volevo avere una vita insieme a te. Ma tu non sei più qui e l'unico modo per riunirci é questo...》sussurro con le lacrime agli occhi, avvicinandomi allo strapiombo.
Allargo le braccia e nel bel mezzo del mio volo la mano di Tony mi raggiunge.
Insieme. Per sempre.******************************
《Peter!》urla Emma accanto a me, svegliandosi ansimando.
《Ehy, sono qui... Cos'hai?》sussurro accarezzandole i capelli.
Ansima per diversi minuti, sfregandosi le mani e continuando a spostarsi i capelli dagli occhi, mentre io continuo a massagiarle una mano sulla schiena.
Si porta una mano alla pancia.
《Il bambino...》
《Cosa?》chiedo rizzandomi a sedere.
《Se anche lui avrà i poteri... Thanos ci perseguiterà...》
Sospiro e chiamo Steve per chiedergli consigli.
《Pronto?》
《Steve?》
《Non sono Steve, sono Roger. Di chi è questo telefono?》
《C-Come Roger? Il telefono é di Steve, appunto, sai dov'è?》
《Probabilmente è il tipo che ha avuto l'incidente.》
《Scusi?》chiedo sempre più preoccupato.
《Si, abbiamo trovato un uomo in fondo allo strapiombo-》 chiudo la telefonata senza lasciarlo finire.
《Allora?》mi chiede lei.
《Steve... Ha avuto un incidente...》
《Eddai Peter, dimmi cosa ti ha detto》
《Non sto scherzando》dico senza però riuscire ancora a crederci《ha avuto un incidente》
《Ma... É in ospedale ora?》
《No, lui é... É morto.》
Questa volta non piange, probabilmente perché nemmeno lei riesce a crederci.
《Lui era il mio secondo padre...》sussurra.
《Era anche un pò il mio. Così come Tony, anche se non lo meritavo. Lui mi è sempre stato accanto, ha fatto da padre a entrambi...》
《Ora non ho più nessuno-》
《Ora hai me》la interrompo.《E giuro che cercherò di proteggerti da tutto è da tutti.》la bacio
《Sarò un po come un terzo padre》rido.
Mi bacia, sorridendo.
Ora le cose iniziano a complicarsi...
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《Because I hate u, Peter Parker》
FanficSedici anni e con una casino dentro. Questa è Emma Stark. Una ragazza fragile ma che cerca in ogni modo di affrontare il mondo a testa alta, allontanandosi da tutto e da tutti, ferendo se stessa in continuazione per non ferire di nuovo gli altri...